Sanremo 2025: tanta attesa, poca sorpresa

- di: Giulia Caiola
 

Sanremo è tornato, e con lui l'immancabile rituale di commenti, analisi e polemiche. Dopo aver ascoltato le 30 canzoni in gara, la sensazione è che ci troviamo di fronte a un Festival che si muove con prudenza, senza mai rischiare troppo. È un po' come quei buffet di lusso dove tutto sembra buono, ma alla fine esci con la voglia di un panino al volo.

Sanremo 2025: tanta attesa, poca sorpresa

I protagonisti in gara:
Tony Effe, inaspettatamente romantico, sembra aver abbandonato il suo personaggio da bad boy per mostrare un lato più tenero e introspettivo. Giorgia, come sempre, è una certezza assoluta: il podio sembra già prenotato. Fedez, invece, ha scelto una strada più cupa e riflessiva, forse per allontanarsi dalle polemiche e concentrarsi su un messaggio più profondo. Ma c’è il rischio che il pubblico voglia il vecchio Fedez e non il filosofo dell’esistenzialismo in musica.

Gli outsider:
I The Kolors giocano la carta della nostalgia e citano Raffaella Carrà, garantendosi un pezzo che suonerà ovunque, dalle radio alle playlist dei supermercati. Elodie non delude e porta un brano costruito su misura per scalare le classifiche, mentre Gaia si muove su territori più freschi, con una canzone che sa di estate e leggerezza.

Dov’è l’effetto “wow”?
Questa è la domanda che ci facciamo tutti. Il Festival è una macchina perfettamente oliata, ma manca la scossa, quel brano che divide il pubblico tra amori folli e odi viscerali. Tutto suona pulito, ordinato, quasi prevedibile. Non c’è nessun tormentone alla "Occidentali's Karma" o alla "Fai Rumore". In poche parole, manca la polemica da bar, quella che accende davvero Sanremo.

Moda e spettacolo: il vero show è fuori dal palco
Se le canzoni non entusiasmano, ci pensano gli outfit e le scenografie a far parlare. Dai look futuristici ai vestiti che sembrano usciti da un mercatino vintage, Sanremo continua ad essere la passerella dell’assurdo. Siamo sicuri che se la musica non conquisterà, almeno i meme sui social non ci deluderanno.

Sanremo 2025: ci accontentiamo o pretendiamo di più?

Alla fine, il Festival rimane un rito collettivo, un evento che unisce tutti davanti alla TV per commentare, criticare e, sì, anche annoiarsi un po’. Ma forse è proprio questo il bello: si guarda Sanremo sapendo già cosa aspettarsi, come quando ordini sempre lo stesso piatto al ristorante. Quest'anno, però, ci sarebbe piaciuto un po' di pepe in più.

E mentre aspettiamo di vedere chi vincerà, possiamo almeno consolarci sapendo che ci rimangono ancora le gaffe, le polemiche sui voti e i look improbabili per intrattenerci.

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