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Sempre più vicina la Rete Unica, dopo accordo tra Open Fiber e TIM

- di: Redazione
 
Sempre più vicina la Rete Unica, dopo accordo tra Open Fiber e TIM
Il complesso cammino verso il progetto di Rete Unica, che ora sembra ad un passo dal diventare realtà, è stato caratterizzato da molte fasi, con i protagonisti spesso nelle condizioni di non potere decidere, oscillando tra un ''questo matrimonio non sa da fare'' e ''insieme per l'eternità''.
Ora il progetto è ad un passo dal concretizzarsi, sulla base dell'accordo che Open Fiber e TIM hanno raggiunto sul ''punctum dolens'' (non il solo, comunque, ma certo tra i più delicati) delle aree bianche, come vengono chiamate quelle a fallimento di mercato.

Accordo Open Fiber-TIM: si avvicina la Rete Unica

Ora, in virtù dell'accordo, Open Fiber ha ottenuto l'uso (in affitto) delle infrastrutture aeree (come pali e canaline) e delle connessioni fino a casa dei clienti. La base economica dell'accordo parla di 230 milioni di euro.
L'accordo a portata di mano ha ammorbidito la posizione del Fondo KKR (che detiene il 37,5 per cento di
Fibercop, con la possibilità di esercitare il diritto di veto). Una posizione, quella di KKR, di iniziale perplessità non sui numeri, ma sul fatto che sull'accordo si possano costruire le basi della trattative che porti all'aggregazione.

''Incassato'' l'accordo sulle aeree bianche, ora il progetto sulla Rete Unica potrebbe registrare una secca accelerazione, tanto che si ipotizza che il relativo memorandum di intesa possa essere messo su carta nei giro di pochi giorni, in una trattativa che vedrebbe sicuramente intorno al tavolo CDP (per Open Fiber) e TIM (per Fibercop), ma non necessariamente gli investitori internazionali.
Quindi Rete Unica sta per diventare realtà e questo, al di là delle alchimie finanziarie, delle strategia commerciali e delle esigenza tecniche e tecnologiche, sottolinea la bontà del lavoro che, in questi anni, i board di Open Fiber ha portato avanti sul campo e nei luoghi deputati alle decisioni operative.

La realtà dell'azienda guidata dall'Ad Mario Rossetti
(nella foto) è evidente nei suoi lati positivi. Lo raccontano i successi che sono stati conseguiti nel tempo e che hanno portato l'azienda ad essere l'interlocutore preferito di soggetti pubblici che in essa hanno trovato le giuste risposte per le loro esigenze, spesso legate a particolari condizioni geomorfologiche.
Il cammino non è stato agevole e non lo sarà in tempi immediati perché la materia della Rete Unica di per sé necessita di una visione che non può essere esclusivamente tecnologica e finanziaria.
Soprattutto perché, nell'evoluzione delle sue strategie, Open Fiber ha sempre voluto privilegiare il suo essere anche un soggetto sociale dialogante, consapevole che la connessione non si riduce solo alla possibilità di stare davanti ad un computer, quanto di interagire con il mondo esterno, cosa che in fondo è uno strumento di democrazia.
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