Il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo (nella foto), questa mattina a Roma ha presentato al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, e alle altre autorità presenti la Relazione annuale 2022, che illustra l’andamento di infortuni e malattie professionali, le attività realizzate dall’Istituto sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti, i risultati economici conseguiti e gli obiettivi strategici per affrontare le sfide del futuro. Nel corso dell’evento, che si è svolto nell’Auditorium della Direzione generale Inail di piazzale Pastore, D’Ascenzo ha sottolineato, in particolare, “la necessità di pianificare efficaci e mirate strategie” per abbattere il numero degli infortuni e delle malattie professionali, consolidando “la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese con l’obiettivo comune di diffondere ulteriormente la cultura della prevenzione, per la crescita sociale ed economica del Paese”. “La cultura della sicurezza è un bene che non deve essere coltivato e alimentato esclusivamente all’interno delle aziende, ma in ogni ambito della vita”, ha aggiunto il commissario straordinario, che ha ricordato anche le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’inaugurazione del Forum della ricerca “Made in Inail” dello scorso 25 e 26 novembre, quando ha definito la sicurezza sul lavoro “un banco di prova primario per la civiltà di un Paese”.
Relazione annuale Inail: nel 2022 infortuni in aumento ma sono diminuiti i casi mortali
Nel 2022 sono stati denunciati all’Inail 703.432 infortuni sul lavoro, circa 139mila in più rispetto agli oltre 564mila del 2021 (+24,6%). Questo aumento è dovuto sia ai contagi professionali da Covid-19, passati dai 49mila del 2021 ai 120mila del 2022, sia agli infortuni “tradizionali”. Nel 2020, in particolare, l’incidenza media delle denunce da nuovo Coronavirus sul totale degli infortuni denunciati è stata di una ogni quattro, nel 2021 è scesa a una su 12 e nel 2022 è risalita a una su sei. Al netto dei contagi da Covid-19, nel 2022 le denunce di infortunio “tradizionale” registrano un incremento di oltre il 13% rispetto al 2021. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro nel 2022 sono stati 429.004, in aumento del 18,2% rispetto ai 363.074 dell’anno precedente. Circa il 15% è avvenuto “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Elevate le percentuali di riconoscimento della componente da Covid-19, pari a circa l’89% nel 2020, al 74% nel 2021 e al 70% nel 2022. È importante tuttavia tenere presente che per la definizione finale delle conseguenze di un infortunio in termini di menomazione, e a maggior ragione per quelli da contagio professionale, occorre un adeguato periodo di tempo per la stabilizzazione dei postumi. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1.208, con un decremento del 15,2% rispetto alle 1.425 del 2021. Questa contrazione è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dagli oltre 230 casi del 2021 agli otto del 2022.
Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono stati 606, in calo del 21,7% rispetto ai 774 dell’anno precedente. Quelli avvenuti “fuori dell’azienda” sono 365, pari a circa il 60% del totale (45 casi sono ancora in istruttoria). Gli incidenti plurimi, che hanno cioè causato la morte di più lavoratori, nel 2022 sono stati 19 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali. I dati del 2022 indicano anche un aumento delle denunce di malattia professionale in confronto al 2021 e soprattutto rispetto al 2020, anno in cui il fenomeno risultava ridotto a causa della pandemia. Le patologie lavoro-correlate denunciate all’Istituto sono state quasi 61mila, in crescita del 9,9% rispetto alle oltre 55mila del 2021 e in calo dello 0,9% rispetto alle oltre 61mila del 2019. Al momento è stata riconosciuta la causa professionale a circa 22mila casi, mentre il 9% è ancora in istruttoria. Le denunce riguardano le malattie e non i lavoratori ammalati, che sono circa 42mila, di cui 16.500 con causa professionale riconosciuta (quelli con malattia accertata causata dall’esposizione all’amianto sono 918). I lavoratori deceduti nel 2022 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 817, di cui 161 per silicosi/asbestosi.
Al 31 dicembre 2022 il portafoglio rendite dell’Istituto registra 632.892 rendite in gestione per inabilità permanente e ai superstiti, in calo del 2,9% rispetto all’anno precedente. Le rendite di nuova costituzione sono circa 16.700. Nel 2022 l’Inail ha fornito circa 7,3 milioni di prestazioni sanitarie per infortuni e malattie professionali, mentre le prestazioni per “prime cure” effettuate presso i 128 ambulatori dell’Istituto sono state più di 521mila. Quelle riabilitative erogate dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio, con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di riabilitazione motoria di Volterra e dagli 11 centri di fisiochinesiterapia attivi in cinque regioni ammontano a circa 150mila e hanno riguardato 3.875 assistiti. Il Centro Protesi, insieme alle sue filiali e ai suoi otto punti di assistenza dislocati sul territorio nazionale, ha erogato complessivamente 6.593 prestazioni di assistenza protesica a favore di 4.332 persone: 2.864 infortunati sul lavoro e 1.468 tra assistiti del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e privati. A queste si aggiungono 4.079 prestazioni per la fornitura di ausili per la cura e igiene personale, l’informatica, la mobilità e la domotica, che hanno interessato 3.493 infortunati e tecnopatici. In attuazione dell’accordo quadro del 2012, è proseguita inoltre l’attività di coinvolgimento delle Regioni per l’erogazione di prestazioni riabilitative in favore dei disabili da lavoro, integrative rispetto a quelle garantite dal Ssn. Grazie alle convenzioni attuative stipulate con tutte le Regioni e ai numerosi accordi contrattuali con strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, nel 2022 sono state erogate 592.754 prestazioni a favore di 16.808 persone. La spesa sostenuta, pari a circa 9,3 milioni di euro, è in aumento rispetto al 2021, a conferma di un netto miglioramento della tutela sanitaria assicurata dall’Inail ai propri assistiti.
Per quanto riguarda l’attività protesica, nel 2022 sono state introdotte componenti e tecnologie digitali innovative e adottate nuove tecniche nei cicli di lavorazione, con l’obiettivo di velocizzare la produzione, realizzando dispositivi di alta qualità e confortevoli in grado di migliorare la qualità della vita degli assistiti. È il caso, per esempio, dei sistemi di progettazione automatizzata, degli scanner digitali e delle stampanti 3D, novità assoluta per le modalità di progettazione e la resa estetica dei prodotti finiti, utilizzati nella realizzazione delle invasature per le protesi. Tramite i punti di assistenza del Centro Protesi è stato garantito un servizio di prossimità qualificato a infortunati e tecnopatici, anche attraverso accessi domiciliari finalizzati a valutare soluzioni per la mobilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche e a provvedere all’addestramento dell’assistito e dei suoi familiari all’utilizzo dei dispositivi. I risultati dei progetti di reinserimento e integrazione lavorativa dei disabili da lavoro finanziati dall’Istituto, inoltre, sono migliorati rispetto all’anno precedente, con 50 interventi personalizzati e maggiori risorse impegnate, pari a 2,1 milioni di euro. Nell’ambito della collaborazione con il Comitato italiano paralimpico (Cip), sono proseguite le attività previste dal Piano quadriennale per la promozione e la diffusione della pratica sportiva delle persone con disabilità da lavoro, con particolare riguardo all’avviamento alle discipline paralimpiche, che nel 2022 ha coinvolto 905 assistiti, all’apertura degli sportelli Cip e alle iniziative promozionali. Attraverso “Sport senza barriere”, una nuova serie di video-storie lanciata in novembre, sono gli stessi assistiti Inail a raccontare la propria esperienza di riabilitazione e reinserimento sociale grazie allo sport e ai servizi messi a disposizione dall’Istituto.
Nel 2022 le aziende hanno presentato circa 27mila istanze di riduzione del tasso di tariffa per meriti di prevenzione, documentati con interventi effettuati nel 2021, con una diminuzione complessiva del premio per le imprese virtuose di circa 164 milioni di euro. Il modello di domanda di riduzione del tasso medio per prevenzione per il 2022 (OT23) è stato inoltre aggiornato per migliorare ulteriormente la descrizione degli interventi e della documentazione a corredo. In settembre è stata disposta la riduzione del 5,68% dell’importo del premio dovuto per il 2022 per le circa 340mila aziende artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2020-2021, a cui sono stati destinati 27 milioni di euro. In attesa del completamento della revisione tariffaria, nel 2022 l’Istituto ha continuato ad applicare la riduzione lineare prevista dalla legge di stabilità 2014 alle gestioni non ancora interessate dall’aggiornamento, nella misura del 15,27% dei premi e contributi dovuti dalle imprese per l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali. L’analoga riduzione per il 2023, fissata nella misura del 15,17%, sarà applicata esclusivamente ai settori per i quali è tuttora in corso la revisione delle tariffe. Attraverso il bando Isi, iniziativa unica nel suo genere in Italia e in Europa, a partire dal 2010 l’Istituto ha stanziato complessivamente oltre tre miliardi di euro a fondo perduto per sostenere le imprese nella realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Con l’edizione 2022, che ha messo a disposizione 333,4 milioni, sono stati apportati ulteriori interventi innovativi per migliorare e semplificare la procedura, anche con l’obiettivo di ridurre i tempi dell’istruttoria. Rispetto al bando precedente sono aumentate le risorse per la bonifica da materiali contenenti amianto, da 74 a 86,5 milioni di euro, mentre lo stanziamento di 10 milioni riservato ogni anno a specifiche attività delle micro e piccole imprese è stato destinato al comparto ristorazione, tra i più penalizzati dagli effetti della pandemia, che nell’ultimo quinquennio ha registrato un’elevata frequenza di infortuni. Parallelamente alle iniziative volte a sostenere le piccole e medie imprese, a partire dall’aprile 2022 l’Inail ha promosso la sottoscrizione di protocolli d’intesa con grandi gruppi industriali coinvolti nella realizzazione delle opere previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per la progettazione di azioni congiunte finalizzate alla prevenzione degli infortuni, anche attraverso la sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative. In particolare sono stati siglati accordi con Ferrovie dello Stato italiane, Aeroporti di Roma, Autostrade per l’Italia, Enel ed Eni.
Nel 2022 sono state censite circa 3.740.000 posizioni assicurative territoriali (PAT), con una lieve diminuzione (-0,17%) rispetto al 2021. L’Inail ha continuato a svolgere un’azione di controllo amministrativo per la verifica di congruità nella corresponsione dei premi di assicurazione e per il contrasto all’evasione. Le aziende ispezionate, individuate attraverso il sistema di business intelligence, che ha consentito di indirizzare efficacemente l’attività di vigilanza, sono state 9.267. Grazie ai controlli sono stati regolarizzati 43.583 lavoratori, di cui 2.234 in nero, e sono stati accertati e richiesti premi per oltre 93 milioni di euro. I 210 ispettori dell’Istituto (nel 2021 erano 223) hanno inoltre svolto un’intensa attività di supporto per l’area amministrativa, con più di 2.700 indagini relative a infortuni mortali, gravi, in itinere e a malattie professionali, anche allo scopo di agevolare la tempestiva presa in carico dei superstiti da parte dei funzionari socio-educativi.
Il 2022 ha visto l’avvio del nuovo Piano delle attività di ricerca Inail per il triennio 2022-2024, approvato dal Ministero della Salute nel mese di marzo e incentrato su proposte progettuali che affrontano i cambiamenti del mondo del lavoro indotti dalle transizioni verde, digitale e demografica, che stanno aprendo grandi prospettive di sviluppo ma comportano anche nuovi rischi, con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e di migliorare la risposta di imprese e lavoratori a eventuali crisi sanitarie e/o economiche future. A questo scopo proseguono le proficue collaborazioni con realtà di eccellenza della comunità scientifica, del mondo accademico e del sistema produttivo, finalizzate a valorizzare gli studi e a sviluppare le migliori soluzioni tecnologiche per la salute e la sicurezza sul lavoro. In particolare con la pubblicazione del bando Bric 2022, per l’affidamento di ricerche in collaborazione dirette al raggiungimento degli obiettivi programmati dal Piano 2022-2024 e al consolidamento della rete scientifica, sono stati attivati progetti con oltre 200 partner per più di 11 milioni di euro. In sinergia con il competence center Artes 4.0 è stato pubblicato anche il Bando innovazione tecnologica (Bit), attraverso il quale l’Istituto finanzia con due milioni di euro progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza. Rivolto principalmente a start up, micro, piccole e medie imprese, il bando prevede la concessione di contributi alle aziende beneficiarie nella misura del 50% delle spese sostenute per realizzare soluzioni innovative con un livello di maturità tecnologica elevata, in ottica di replicabilità in ambiente industriale. Tra le attività che puntano a rendere fruibili al tessuto produttivo i risultati della ricerca scientifica rientrano i prototipi del robot umanoide ErgoCub e degli esoscheletri che nei prossimi anni consentiranno di mitigare i fattori di rischio da sovraccarico biomeccanico e di ridurre le malattie muscolo-scheletriche, sviluppati in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova. Nell’ambito del progetto Worklimate è stato elaborato un sistema di previsione dello stress da calore a uso di lavoratori, datori di lavoro e addetti alla salute e sicurezza aziendali, mentre la piattaforma web “Prevenzione in Agricoltura” è uno strumento dinamico di analisi e raccolta dei dati infortunistici a livello territoriale, che può essere utilizzato anche a supporto dei Piani nazionali di prevenzione. Grazie alla collaborazione con partner di eccellenza come l’IIT, la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, il Campus Bio-Medico di Roma, il Politecnico di Milano e l’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, è proseguito anche il programma di ricerca scientifica e sperimentazione clinica in campo protesico-riabilitativo del Centro Protesi di Vigorso di Budrio e del Centro di riabilitazione motoria di Volterra, incentrato sulla riabilitazione robotica, sulla protesica di arto superiore e inferiore, sulla chirurgia e riabilitazione, e sui sistemi di valutazione delle abilità residue della persona disabile, con un forte impulso allo sviluppo delle protesi attive di arto superiore e inferiore e alle ortesi motorizzate. Per consentire agli atleti paralimpici di disporre di dispositivi tecnici performanti continua, inoltre, l’attività di ricerca applicata alle protesi sportive svolta in sinergia con il Cip, da cui derivano effetti positivi anche nella realizzazione dei dispositivi protesici per la vita quotidiana.
In linea con gli obiettivi strategici delineati nel Piano triennale per l’organizzazione digitale 2020-2022, con il progressivo rientro dalla situazione emergenziale che ha segnato il primo biennio nel 2022 si è consolidato il percorso di trasformazione digitale dei servizi Inail verso cittadini, imprese e dipendenti, al fine di garantire un’offerta di qualità in grado di supportare la fase di ripresa post-pandemica. Con riferimento al Pnrr, l’Istituto ha centrato gli obiettivi annuali richiesti dal Ministero dell’Economia e dall’Europa con i progetti Digital Optimization, per l’evoluzione e ottimizzazione dei servizi digitali all’utenza, e Digital Workplace, per la comunicazione e la collaborazione da remoto attraverso strumenti digitali innovativi. I fondi del Pnrr destinati all’Inail consentono di raggiungere alti livelli di innovazione, sfruttando per esempio l’intelligenza artificiale per semplificare, automatizzare e rendere più efficaci le fasi di assistenza tecnico-amministrativa. Gli obiettivi in ambito informatico comprendono la riprogettazione dei siti istituzionali attraverso l’avvio di tavoli tecnici, per avvicinare il cittadino a uno scenario più fruibile e semplificato di accesso alle prestazioni, e il consolidamento di sinergie con le altre pubbliche amministrazioni, incentrate sulla condivisione del patrimonio informativo dell’Istituto in ottica open data, realizzato attraverso la Piattaforma digitale nazionale dati. Nel corso del 2022 l’Istituto ha completato anche la realizzazione dell’architettura di interoperabilità dedicata al governo degli scambi informativi da e verso altre pubbliche amministrazioni, sia con la completa integrazione dei servizi di PagoPA che con nuovi applicativi, in logica cloud, verso pubbliche amministrazioni esterne. Insieme a Roma Capitale, Inps e Istat, l’Inail è stato inserito nel progetto di customer satisfaction che, su indicazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, ha avviato la sperimentazione di un sistema centralizzato di rilevazione statistica della Customer Experience (CX) sui servizi digitali erogati ai cittadini dagli enti pubblici, dislocati in tutta Italia. L’obiettivo dell’iniziativa, che entro il 2026 punta a raggiungere il monitoraggio di un minimo di 300 servizi e a coinvolgere almeno 100 enti, è quello di ottenere un quadro chiaro della qualità del servizio percepita dal cittadino, superando gli attuali meccanismi di rilevazione autonoma delle varie pubbliche amministrazioni, non correlati tra loro e quindi non comparabili.
Nell’ambito del Programma scuole innovative, che punta a riaffermare il ruolo centrale della scuola attraverso la realizzazione di strutture con elevati standard di sicurezza, tecnologici e ambientali, è stato autorizzato un investimento pari a 8,5 milioni di euro per la realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia e primaria nel Comune di Modena, per la quale è stata avviata la procedura di appalto pubblico lo scorso mese di aprile, che si aggiunge a quelle già in costruzione nei Comuni di Bagnatica (Bergamo), Borgo Valbelluna (Belluno) e Cimadolmo (Treviso). Rientra, invece, nell’asset delle iniziative di pubblica utilità, previsto dalla legge di stabilità 2015, l’acquisto dell’area edificabile destinata alla realizzazione di una nuova scuola secondaria di primo grado nel Comune di Romans d’Isonzo (Gorizia), con successivo espletamento delle procedure a evidenza pubblica per l’affidamento dei relativi lavori, per un investimento complessivo di 7,1 milioni di euro. L’Inail esprime il suo mandato a forte caratterizzazione sociale anche mediante le iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria, con un programma di interventi estremamente vasto che prevede di valutare circa 80 iniziative, per un valore complessivo di oltre cinque miliardi di euro, e attraverso gli investimenti nel settore termale e alberghiero-termale, che l’Istituto è autorizzato a valutare in ragione delle esigenze riabilitative dei propri assistiti e con finalità anche di contenimento della spesa sanitaria. Nel 2022, in particolare, l’Istituto ha acquistato lo stabilimento delle Terme di Porretta (Bologna) e ha proseguito l’istruttoria finalizzata all’eventuale acquisto delle Terme di Chianciano (Siena) e di Agnano (Napoli). Nell’ambito degli investimenti immobiliari in forma diretta, per l’asset delle locazioni passive alle pubbliche amministrazioni sono state concluse tutte le istruttorie avviate su segnalazione dell’Agenzia del Demanio ed è stato portato a termine l’acquisto del complesso di Bari già condotto dal Comando Compagnia di Bari San Paolo dell’Arma dei Carabinieri, per un investimento totale di quattro milioni di euro. Sul versante degli investimenti istituzionali è proseguito il piano di rilascio degli immobili ex Fip (Fondo immobili pubblici), per i quali l’Inail sostiene i costi delle locazioni passive. A questo proposito nel 2022 sono stati realizzati gli investimenti delle strutture ex Fip di Palermo e Catanzaro, dove sono collocate le rispettive Direzioni regionali e territoriali dell’Istituto.
Per quanto riguarda gli investimenti mobiliari, nel 2022 sono proseguiti quelli nel Fondo QuattroR, per un importo complessivo finora investito di 133 milioni di euro. In questa tipologia rientra anche l’investimento nella società 3-I Spa, la nuova software house italiana a capitale e partecipazione interamente pubblici creata nell’ambito della missione “M1C1-Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” del Pnrr, per supportare l’attuazione delle strategie di trasformazione digitale degli enti e delle pubbliche amministrazioni centrali, mettendo a fattor comune le competenze e i servizi informatici e ottimizzando gli investimenti. L’Inail, in particolare, ha versato la prima tranche di 4,5 milioni di euro della quota del 30% del capitale sociale di propria pertinenza, pari a 13,5 milioni.
I dati del preconsuntivo 2022 mostrano che si sono registrate entrate di competenza per 10 miliardi e 876 milioni di euro, circa un miliardo e 798 milioni in più rispetto al 2021, di cui otto miliardi e 774 milioni per entrate contributive, in aumento del 23,96% rispetto ai sette miliardi e 78 milioni del dato di consuntivo del 2021. Questo incremento testimonia la ripresa delle attività economiche dopo il periodo di crisi dovuto agli effetti della pandemia. Le uscite di competenza si sono attestate a otto miliardi e 266 milioni, con prestazioni economiche pari a cinque miliardi e 253 milioni, in aumento del 4,45% rispetto al 2021. Sono positivi il risultato finanziario ed economico, con riserve tecniche di circa 35 miliardi e 329 milioni di euro, coperte per il 105,8% da liquidità versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione. In coerenza con gli indirizzi formulati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza nelle Linee di mandato 2022-2026, si confermano prioritari gli obiettivi che riguardano l’ampliamento della tutela assicurativa – oltre tre milioni e mezzo di lavoratori continuano infatti a essere esclusi dalla copertura Inail contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali – e il miglioramento delle prestazioni economiche per i lavoratori infortunati e tecnopatici. Le nuove misure introdotte dal “decreto lavoro” (decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023) destinate alla scuola prevedono l’estensione e razionalizzazione della tutela dell’Istituto per studenti e docenti. Nello specifico, per gli studenti la copertura assicurativa, finora limitata alle sole esperienze tecnico-scientifiche o alle esercitazioni pratiche o di lavoro, si applica a tutti gli eventi avvenuti all’interno dei luoghi di svolgimento delle attività didattiche o laboratoriali o nell’ambito delle attività programmate dalle scuole di ogni ordine e grado o dagli istituti di istruzione e formazione, con l’esclusione degli infortuni in itinere. Agli insegnanti, invece, è stata estesa la stessa tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali garantita ai lavoratori dipendenti, compresi gli infortuni in itinere. Queste novità saranno attuate in via sperimentale per l’anno scolastico e accademico 2023-2024 al fine di valutarne l’impatto nello svolgimento delle attività di insegnamento e apprendimento nell’ambito del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e di quella superiore. Altra novità presente nel decreto legge n. 48 è l’istituzione di un Fondo per il sostegno economico ai familiari degli studenti vittime di infortuni mortali in occasione delle attività formative e durante i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Ptco), con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2023 e di due milioni a partire dal 2024. Per quanto riguarda il miglioramento delle prestazioni economiche che spettano agli assistiti, l’Inail ritiene fondamentale l’aggiornamento delle Tabelle per l’indennizzo del danno biologico, che consentirebbe di adeguare le prestazioni in rendita e in capitale che oggi non sono più in linea con il costo della vita. La nuova composizione degli infortuni sul lavoro, caratterizzata dall’aumento di quelli con menomazioni più lievi rispetto a quelli più gravi, evidenzia la necessità di ridurre la franchigia, che attualmente interessa tutti gli eventi con un grado di inabilità compreso tra l’1% e il 5%.
Un’altra proposta normativa formulata dall’Istituto riguarda l’innalzamento dell’importo dell’indennità per inabilità temporanea assoluta, aumentando l’attuale percentuale del 60% al 75% della retribuzione giornaliera percepita dal lavoratore, fin dal primo giorno di astensione dal lavoro. Attualmente, infatti, è corrisposta a titolo di indennità di temporanea una somma pari al 75% della retribuzione giornaliera solo a partire dal 91esimo giorno. La modifica produrrebbe effetti positivi anche per i datori di lavoro, che per contratto collettivo sono tenuti al pagamento della differenza tra la prestazione erogata dall’Inail e il 100% del trattamento retributivo del lavoratore infortunato. Formazione e informazione sono considerate leve essenziali per promuovere azioni di prevenzione mirate e diffondere una cultura della salute e sicurezza robusta e condivisa. Con il bando formazione 2022, in particolare, l’Inail ha messo a disposizione circa 14 milioni di euro per finanziare progetti destinati destinati ai lavoratori, ai loro rappresentanti per la sicurezza a livello aziendale (Rls), territoriale (Rlst) o di sito produttivo (Rlssp), e ai responsabili del servizio di prevenzione e protezione (Rspp). Tra i temi trattati dagli interventi formativi rientrano lo studio delle problematiche degli ambienti di lavoro, la raccolta e l’elaborazione delle informazioni relative a tutti i rischi, la formulazione di proposte e la partecipazione alle attività di pianificazione e gestione della salute e sicurezza del lavoro in azienda, la conoscenza e gestione dei dispositivi di nuova generazione e delle tecnologie digitali abilitanti, la riorganizzazione dei processi produttivi legata alla trasformazione digitale, l’analisi di stress, mobbing, violenze e molestie sul luogo di lavoro e le strategie per prevenirli. Per rafforzare il confronto con istituzioni, enti locali e parti sociali sulle strategie più efficaci di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali, quest’anno l’Istituto ha organizzato il Forum della prevenzione “Made in Inail”. A fare da filo conduttore alla serie di appuntamenti promossi a partire da marzo in tutta Italia è il Piano triennale per la prevenzione 2022-2024, che delinea la missione dell’Istituto in coerenza con la Strategia europea per la salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 e con l’Agenda Onu 2030, anticipando i cambiamenti determinati dalle grandi trasformazioni del mondo del lavoro: l’evoluzione demografica e l’invecchiamento, la transizione verde e digitale, la robotizzazione dell’industria e della logistica, il lavoro agile e in qualsiasi luogo, e il cambiamento climatico, che espone sempre di più i lavoratori a temperature torride ed eventi atmosferici estremi.