Banco BPM: un’intesa che guarda al futuro tra esodi e nuove assunzioni

- di: Marta Giannoni

20/12/2024

Banco BPM: un’intesa che guarda al futuro tra esodi e nuove assunzioni

Dopo quattro giorni di intense trattative, Banco BPM e i sindacati hanno raggiunto un accordo cruciale per il futuro dell'istituto milanese. Un'intesa che, sebbene non cancelli tutte le tensioni sindacali, apre la strada a cambiamenti significativi nell'organico, con un bilancio tra uscite e ingressi che riflette la strategia del gruppo per i prossimi anni.

Un piano ambizioso: 1.600 uscite e 1.013 ingressi
L’accordo prevede 1.600 uscite volontarie attraverso il Fondo di solidarietà, in linea con gli obiettivi del Piano strategico 2023-2026. A queste si sommano le adesioni al pensionamento incentivato effettuate lo scorso giugno. Per bilanciare le uscite, Banco BPM ha annunciato 1.013 nuove assunzioni, incluse le 113 già effettuate nel 2024.
In dettaglio, sono previste:
• 800 contratti di apprendistato, per favorire l’acquisizione di competenze innovative;
• 100 contratti a tempo determinato, destinati principalmente a coprire assenze legate a congedi di maternità e parentali.

La posizione dei sindacati: i numeri non tornano del tutto
La Fabi, il principale sindacato della banca, sottolinea che l'accordo stabilisce 550 nuove assunzioni nel 2024, sommate a 113 già realizzate, per un totale di 913 posti di lavoro. A questi si aggiungeranno, entro la fine del 2025, altre 250 risorse con contratto di apprendistato e 100 contratti temporanei.
I sindacati confederali (First Cisl, Fisac Cgil e Uilca Uil) presentano invece una stima leggermente diversa, parlando di oltre 1.050 ingressi complessivi, includendo le assunzioni previste entro il 31 dicembre e altri inserimenti effettuati tra novembre e dicembre 2024. La questione sarà oggetto di verifica il 9 gennaio, quando banca e sindacati si incontreranno nuovamente per fare il punto.

Un premio aziendale per incentivare il personale
Tra gli accordi raggiunti, c’è anche l’introduzione di un premio aziendale misto, con 1.600 euro pagati in contanti e 2.100 euro in servizi di welfare.

Oltre le tensioni: il banco contro l’offerta di Unicredit
Sul fronte strategico, l'accordo rappresenta un importante tassello nella difesa di Banco BPM contro l’offerta pubblica di scambio proposta da Unicredit. Giuseppe Castagna, CEO di Banco BPM (nella foto), punta a rafforzare la posizione dell’istituto evidenziando il suo impegno nell’ampliare l’organico e garantire un futuro sostenibile. Secondo Castagna, una fusione con Unicredit comporterebbe inevitabilmente nuovi esuberi, un rischio che la banca sta cercando di evitare.

Un’intesa che segna un nuovo capitolo
Pur non cancellando completamente le tensioni sindacali, l'accordo raggiunto rappresenta un passo significativo verso la stabilità e la crescita del gruppo. Banco BPM guarda ora al futuro con l’obiettivo di mantenere la propria autonomia, bilanciando ristrutturazioni interne e nuove opportunità di sviluppo.

Tags: lavoro, banco bpm, accordo con i sindacati, Fabi, assunzioni, esodi, giuseppe castagna,

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