Qatargate: l'accordo di Panzieri con i pm fa tremare l'Europarlamento
- di: Redazione
Il fatto che Antonio Panzieri abbia accettato di collaborare con la giustizia belga, che indaga sui casi di corruzione nell'Europarlamento, è una brutta notizia soprattutto per l'assemblea di Strasburgo che si scopre - non tanto improvvisamente - fragile e, soprattutto, esposta alle tentazioni, nelle varie forme in cui essi propongano. La collaborazione di Panzieri non sarà però in grado di evitargli la detenzione, che sarà di almeno un anno. Una misura che probabilmente è commisurata alla dimensione ed al peso specifico delle ammissioni fatte dall'ex parlamentare europeo (prima del Pd, poi di Articolo Uno), oltre che alla verificabilità delle chiamate di correo che starebbe facendo. Poi tutto sta capire se il pentimento di Panzieri avrà anche ricadute sulle posizioni di moglie e figlia, per l'accusa parte integrante del sistema corruttivo, legato a mazzette che sarebbero state distribuite per indirizzare il consenso dell'Europarlamento verso alcuni Paesi (come il Qatar e il Marocco, che peraltro si dicono estranei alla vicenda) preceduti da cattiva fama in materia di diritti umani o in cerca di agevolazioni amministrative (leggi, visti d'ingresso nell'area Schengen).
Qatargate: l'accordo di Panzieri con i pm fa tremare l'Europarlamento
In ogni caso, i pm da Panzieri si attendono molto, se è vero che uno dei suoi avvocati ha detto che, dopo avere raggiunto l'accordo, ha accettato di ''raccontare tutto". E quel ''tutto'' sta facendo già tremare più d'uno. Sembra quindi destinata ad allargarsi la platea di indagati, tra i quali l'ex vicepresidente dell'Europarlamento, Eva Kaili con il compagno Francesco Giorgi, ex consigliere parlamentare di Panzieri, il deputato europeo in carica Marc Tarabella, belga, la moglie di Panzieri, Maria Dolores Colleoni, e la figlia Silvia, Niccolò Figà-Talamanca, presidente di una ong, ma che i pm sospettano di attività di lobby.
I pubblici ministeri hanno già cercato di revocare l'immunità di altri due eurodeputati di centrosinistra, il belga Marc Tarabella e l'italiano Andrea Cozzolino.
Secondo una dichiarazione del procuratore federale belga, l'ex eurodeputato (al quale è stato confiscato un milione di euro) ha acconsentito al patteggiamento in base a una legge modellata su quella italiana per i pentiti, che accettano di diventare testimoni d'accusa. In cambio dell'accordo, a Panzieri è stato chiesto di fornire dettagli su come funzionava la rete di corruzione, quali erano gli accordi finanziari con i Paesi interessati e "il coinvolgimento di persone note e sconosciute nell'indagine, inclusa l'identità delle persone che ammette di aver corrotto". Il patteggiamento è stato concesso il giorno dopo che un tribunale italiano ha accettato di estradare la figlia dell'ex deputato europeo, Silvia Panzeri, 38 anni, sospettata di coinvolgimento nello scandalo.
Lo stesso tribunale di Brescia ha stabilito il mese scorso che anche la moglie di Panzeri, Maria Dolores Colleoni, potrebbe essere estradata, ma la decisione è stata portata all'attenzione della Cassazione. La moglie e la figlia di Panzieri sono attualmente agli arresti domiciliari e negano le accuse di corruzione e riciclaggio di denaro.