Premio Biagio Agnes 2017

- di: Germana Loizzi
 
Un altro grande successo per il Premio di Giornalismo “Biagio Agnes”, manifestazione presieduta da Simona Agnes e giunta alla sua IX edizione, dal 23 al 25 giugno scorso. Per il secondo anno consecutivo la manifestazione che riunisce e celebra le grandi firme del giornalismo italiano e internazionale si è svolta nella splendida cornice di Sorrento, città delle sirene, terra dei colori e dei giardini di agrumi.

Meta del Grand Tour, viaggio per il completamento della formazione culturale, storica e letteraria, visitata tra gli altri da Lord George Gordon Byron, Charles Dickens, Johann Wolfgang von Goethe, Henrik Ibsen, John Keats, Friedrich Nietzsche, Walter Scott, Richard Wagner, Sorrento continua ad accogliere nomi celebri. Sabato 24 giugno il palcoscenico di Marina Grande ha visto alternarsi durante la Cerimonia di premiazione firme di primissimo piano del mondo della comunicazione, eccellenze dell’informazione, grandi personalità del mondo dello spettacolo.

Nel corso della serata di gala presentata dai giornalisti Rai Francesca Fialdini e Alberto Matano, momento clou del Premio, sono stati celebrati quest’anno 16 vincitori selezionati dalla Giuria presieduta da Gianni Letta, sulla base del criterio dell’eccellenza, delle esperienze internazionali di successo, dell’apporto fondamentale dato al settore della comunicazione.

Quest’anno il Premio Internazionale è andato a John Micklethwait, direttore di Bloomberg News, network mondiale di news con sede a New York e filiali in tutto il mondo. Alla Carriera è stato premiato Gianni Clerici, giornalista esperto di tennis tra i più famosi al mondo, noto per le sue telecronache innovative e per la sua verve, unico giornalista italiano inserito nella Hall of Fame. Il direttore de La Stampa Maurizio Molinari ha vinto il Premio per la Carta Stampata, per l’attenzione e la vocazione alla politica estera e ai temi economici, come testimonia la sua esperienza. Al direttore del settimanale Panorama Giorgio Mulè è stato conferito il Premio per la Stampa Periodica. Per la Radio è stata premiata Carmela Giglio, inviata del Giornale Radio Rai, per l’eccellente lavoro in campo di politica estera, di cui ha seguito i principali avvenimenti, come le presidenziali americane. Il Premio Cronaca e Attualità è stato consegnato a Mario Ajello, analista e articolista di punta de Il Messaggero, commentatore di fatti politici e culturali.

Fiorello ha ricevuto il Premio Nuove Frontiere del Giornalismo, per la trasmissione innovativa “Edicola Fiore”, format radiofonico, televisivo e web in onda su Sky Uno, con commenti sulle notizie dei quotidiani, vignette, esibizioni di personaggi famosi ed emergenti.

La divulgazione scientifica ha trovato espressione in due riconoscimenti: il Premio per la Televisione, ricevuto da Alberto Angela, per le trasmissioni culturali “Ulisse”, “Passaggio a Nordovest” e per “Stanotte a San Pietro” una delle sue operazioni di maggiore successo, con record di ascolti; il Premio Medicina e Informazione Scientifica a Carla Massi, responsabile del settore Medicina e Sanità del quotidiano Il Messaggero.

A Massimo Gramellini il Premio Giornalista Scrittore: per l’eleganza e l’incisività dei suoi corsivi e la sua nuova rubrica “Il Caffè” sul Corriere della Sera; il suo libro “Fai bei sogni” ha venduto oltre due milioni di copie.

Alla 29enne videomaker e inviata di TV2000 Caterina Dall’Olio il Premio Giovani Under 35, per le sue interviste e i reportage di cronaca, su temi di attualità, sociali e sulla criminalità organizzata.

Cinque i Premi Speciali conferiti quest’anno: alla trasmissione Rai Uno Mattina, per i suoi 30 anni di messa in onda, per cui ha ricevuto una telefonata in diretta da Papa Francesco; al mensile di impegno sociale Scarp de’ tenis, dedicato alle persone senza dimora o che soffrono forme di esclusione sociale per ridare loro dignità con assistenza burocratica ed economica attraverso le vendite del mensile; al direttore artistico di Radio Rai Carlo Conti per la sua capacità di infotainment; a El Correo de Andalucia, secondo giornale più antico di Spagna che compie 118 anni; per la capacità di coniugare cartaceo e digitale attraverso l’uso di tecnologie avanzate; alla memoria di Ettore Bernabei, storico direttore generale Rai, scomparso nell’agosto scorso.

Il Premio Biagio Agnes ha dato spazio anche a due momenti di confronto e dibattito su temi sensibili: “Femminicidio senza fine. Aumentano i casi in Italia” e, nell’ambito della comunicazione, “Libertà d’informazione, fake news e post verità”.

Il Premio Biagio Agnes ha i Patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Campania, del Comune di Sorrento, della Federazione Nazionale Stampa Italiana, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Usigrai e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.

La Giuria del Premio, oltre al Presidente Gianni Letta, è composta da Giulio Anselmi, Virman Cusenza, Stefano Folli, Paolo Garimberti, Roberto Gervaso, Giampiero Gramaglia, Roberto Iadicicco, Paolo Liguori, Pierluigi Magnaschi, Giuseppe Marra, Antonio Martusciello, Roberto Napoletano, Mario Orfeo, Antonio Polito, Marcello Sorgi, Monsignor Edoardo Viganò e, di diritto, dal Direttore generale Rai, dal Presidente dell’ordine dei Giornalisti e dal Presidente della Regione Campania. Presidente onorario del Premio è Monica Maggioni, in qualità di Presidente della Rai.

Scheda BIAGIO AGNES

Biagio Agnes (Serino, 25 luglio 1928 – Roma, 30 maggio 2011) è stato un giornalista e dirigente d’azienda italiano, già direttore generale Rai. Ha esordito come giornalista nel Corriere dell’Irpinia e entrò in RAI nel 1958. Negli anni 1960 ha creato il telegiornale delle 13.30 con i giornalisti in video. Nel 1977 è diventato direttore per l’informazione radiofonica e televisiva regionale; nel 1978-1979 ha curato la sperimentazione della terza rete e a fine 1979 è stato il primo direttore della Testata per l’informazione regionale, di cui, fino al 1987, il TG3 era un inserto.

Nello stesso anno ha ideato il celebre magazine medico televisivo Check-up, trasmesso su Rai Uno. Nel 1982, anno in cui l’amico e conterraneo Ciriaco De Mita diventa segretario della DC, viene nominato direttore generale della Rai. Ha fatto sorgere a Roma Saxa Rubra.

Nel 1990 Agnes è diventato presidente della holding delle telecomunicazioni STET. Nel 1997 è stato presidente di Telemontecarlo. Nel 1987 è stato nominato Cavaliere del Lavoro; nel 1992 ha ricevuto la laurea honoris causa in Comunicazione e Telecomunicazioni dell’Università di Buenos Aires.

Nel 2004 ha pubblicato, insieme ad Antonio Mazza, il libro “TV. Moglie, amante, compagna” (edito da RAI-ERI, 2004).

Il 4 ottobre 2004 gli è stata conferita la laurea magistrale honoris causa in Medicina e Chirurgia dall’Università degli Studi di Parma con la seguente motivazione: “L’impegno e la dedizione costante di Biagio Agnes per promuovere i programmi di informazione sanitaria hanno rappresentato una lungimirante visione della sanità che ha permesso negli anni ai cittadini di conoscere meglio un mondo per larga parte sconosciuto”.

Nel 2006 è stato nominato direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, corso biennale post laurea riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti. Agnes è morto il 30 maggio 2011. A lui è intitolato il centro di produzione Rai di Saxa Rubra.

A lui la figlia Simona ha dedicato la Fondazione e il “Premio Biagio Agnes”.
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