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Potere economico a Roma: catene, attività, oligopoli, imperi

- di: Bruno Legni
 
Potere economico a Roma: catene, attività, oligopoli, imperi
Potere economico a Roma: catene, oligopoli e imperi
Come gli attori più ricchi e potenti plasmano l’economia della Capitale.
 
(Foto: veduta aerea di una parte di Roma).

Dal mattone alla ristorazione, dalle palestre alle grandi catene commerciali, ecco chi sono i protagonisti – italiani e internazionali – che detengono quote rilevanti di attività economiche a Roma.

Un mosaico di capitale, catene e reti globali

Roma non è solo centro politico e istituzionale: è un gigantesco laboratorio economico dove capitali italiani e stranieri si confrontano ogni giorno. La Capitale attrae investimenti in svariati settori: immobili, servizi, ristorazione, intrattenimento e molto altro. Attraverso l’analisi di visure e bilanci, è possibile ricostruire i principali gruppi economici che detengono potere in città, dalla grande edilizia alle catene commerciali, fino alle reti di locali e servizi.

Gli imperi immobiliari: chi costruisce e controlla gli spazi

Tra i settori più significativi c’è senza dubbio il mattone. A Roma operano gruppi storici che hanno modellato ampi tratti della città e delle sue periferie. Nomi come Caltagirone, Mezzaroma, Marronaro, Armellini, Parnasi, Pulcini e Toti sono associati a grandi imprese di costruzione e sviluppo urbano, vere e proprie “dinastie” dell’edilizia romana.

Storicamente, società come la Società Generale Immobiliare hanno segnato la storia urbanistica di Roma e d’Italia: fondata nel XIX secolo, è stata una delle maggiori società di costruzione e sviluppo immobiliare nazionali, con legami anche con investitori internazionali e la stessa Santa Sede.

Catene commerciali e servizi in espansione

Oltre al mattone, Roma vede la presenza massiccia di catene commerciali e marchi stabiliti nel tessuto urbano. Nel settore della ristorazione, dalle pizzerie alle formule “all you can eat”, gruppi con catene locali o nazionali hanno consolidato mercati ampi nei rioni storici e nelle zone ad alta densità turistica.

Le catene di palestre, i centri commerciali e altri servizi alla persona completano un quadro in cui pochi grandi attori riescono a intercettare consumi significativi, talvolta anche grazie a strategie di marketing e fidelizzazione sofisticate.

Potere economico e reti finanziarie

Non di sole attività reali vive l’economia di Roma. Gruppi finanziari e holding con interessi immobiliari e non giocano un ruolo centrale. Un esempio internazionale è COIMA, la società di gestione e investimento immobiliare (con un patrimonio di miliardi di euro e la gestione di fondi per investitori istituzionali) che, pur avendo sede principalmente a Milano, ha attività estese anche nella Capitale e in altri contesti urbani italiani.

Il caso dei rifiuti: un potere spesso sottovalutato

Nel panorama degli oligopoli economici romani rientra anche il controllo dei grandi servizi pubblici o para-pubblici. Una figura simbolo è stata Manlio Cerroni, imprenditore noto per il controllo di impianti di gestione dei rifiuti (tra cui la discarica di Malagrotta) e definito da molti osservatori come uno dei principali “signori” del settore, con ramificazioni anche oltre i confini italiani.

Ombre e intrecci: criminalità e economia

Nel tracciare una mappa del potere economico nella Capitale non si può ignorare la presenza di organizzazioni criminali che per decenni hanno tentato di infiltrarsi nell’economia legale. Il caso di Mafia Capitale, che negli anni 2010 ha rivelato una rete di collusioni tra funzionari pubblici e imprese private, rimane tra i più eclatanti esempi di come interessi economici e pratiche illecite possano intrecciarsi.

Simili fenomeni sono collegati anche alla presenza di clan come i Casamonica, noti per attività criminali ma con ricadute anche sul tessuto economico urbano.

Perché questa mappa conta

Capire chi detiene il potere economico a Roma non è mero esercizio giornalistico: significa decifrare chi influenza decisioni commerciali, piani urbanistici, mercati del lavoro e, talvolta, scelte istituzionali. In una città dove storia, politica e affari si intrecciano ogni giorno, la capacità di leggere queste reti è fondamentale per cittadini, imprenditori e decisori pubblici. 

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