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Elezioni regionali Veneto, Salvini rilancia la lista Zaia

- di: Matteo Borrelli
 
Elezioni regionali Veneto, Salvini rilancia la lista Zaia
Salvini rilancia la lista Zaia: scossa al centrodestra veneto
Il leader della Lega punta sulla forza di Luca Zaia e un esercito di candidati per spaccare il tabù dell’antimeridionalismo politico.

Una scossa strategica nel cuore del Veneto

Matteo Salvini ha acceso il dibattito politico collegandosi al direttivo regionale della Lega Veneta: l’obiettivo è rafforzare la presenza in vista delle regionali, puntando su una “forza dirompente” che non può essere dispersa. Il leader ha ribadito che l’esperienza di governo di Luca Zaia non va dispersa e che la sua “lista Zaia” va proposta agli alleati come valore aggiunto.

Numeri micidiali: quando la Lega fa le prove da Oscar

La Lega Veneta ha messo in campo 158 candidature pronte, sufficienti — secondo Salvini — a creare fino a tre liste elettorali. Un bagaglio che fornisce ossigeno e autorevolezza al partito nel panorama politico regionale.

Un dibattito tra futuri leader e rivendicazioni interne

La candidatura ufficiale del centrodestra è ancora in alto mare. In pole position c’è Alberto Stefani, vicesegretario federale e segretario regionale leghista, considerato il pupillo di Salvini. Ma i meloniani — Fratelli d’Italia — esigono il loro candidato, esacerbando lo scontro interno.

Lista Zaia: un jolly politico… o un boomerang?

Zaia ha accumulato un consenso trasversale: il suo nome sulla scheda elettorale avrebbe il potere di richiamare voti anche oltre il bacino tradizionale del centrodestra. Tuttavia, l’operazione non è priva di rischi: Fratelli d’Italia e Forza Italia temono che la “lista Zaia” cannibalizzi i loro elettori. Antonio Tajani, per esempio, ha già espresso una netta contrarietà, paventando “confusione”, ha avvertito Tajani.

Il quadro

  • Spinta politica: Salvini esalta la “forza dirompente” della Lega in Veneto.
  • Risorse umane: 158 nomi pronti per candidarsi, fino a tre liste possibili.
  • Leadership in gioco: Alberto Stefani in pole, ma scontro aperto con gli alleati.
  • Debolezze della proposta: rischio di sottrarre consenso ai partiti alleati; opposizione interna forte.

In definitiva, questa mossa di Salvini è un chiaro segnale: la Lega punta a mantenere salda la guida del Veneto, giocando con il potenziale di una “lista Zaia” che potrebbe essere sia un trampolino sia una mina politica. Resta da vedere se il centrodestra saprà coagulare le proprie energie o se la tensione interna scarseggerà in un compromesso al ribasso.

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