Pitti Uomo, Zoppas: "A febbraio, export a +12,7%"

- di: Barbara Bizzarri
 
Si apre il sipario su Pitti Uomo in programma a Firenze, da oggi al 16 giugno e Matteo Zoppas, Presidente di ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, a margine della conferenza inaugurale di Pitti Immagine riflette sull’importanza della moda quale volano dell’export Made in Italy: “Quello della moda è un settore che da sempre è motivo di vanto per il nostro Paese, che ha in eventi come Pitti Uomo 104 delle fantastiche vetrine internazionali, capaci di attrarre sui nostri territori in città d’arte che il mondo ci invidia, come Firenze, e decine di migliaia di operatori e buyer, molti dei quali provenienti dall’estero”.

Pitti Uomo, Zoppas: "A febbraio, export a +12,7%"

In previsione quattro giorni di moda e lifestyle che si concluderanno con una sfilata speciale nel tardo pomeriggio del 15 giugno presso la suggestiva e recentemente inaugurata Fendi Factory, polo d’eccellenza della Maison nel cuore della campagna toscana, a Capannuccia: "Sono entusiasta che la prossima sfilata uomo si tenga in una location per me così speciale, il cuore pulsante di Fendi, un luogo simbolo della creazione dove sviluppo, innovazione, formazione artigianale e produzione sono uniti sotto lo stesso tetto. Sarà un'occasione unica per vedere i nostri prodotti prendere vita proprio nel luogo in cui i nostri Artigiani li realizzano, ponendoli per quel giorno al centro della scena", ha dichiarato Silvia Venturini Fendi, Artistic Director of Accessories and Menswear del marchio.

Tema di quest’edizione, il gioco inteso come dimensione sfidante ma soprattutto creativa: Si tratta di un tema che si sposa molto bene con il clima di ottimismo con cui ci apprestiamo ad aprire i saloni - chiosa Agostino Poletto, Direttore Generale di Pitti Immagine -. Per questo ci siamo spinti a immaginare i saloni di Pitti come un grande tavolo da gioco sul quale divertirsi, ma anche puntare il tutto per tutto, scommettere su sé stessi e sulla propria strategia, considerare l’avversario e i partner, uscire dalle sicurezze, tentare qualche azzardo, essere individualisti o fare gioco di squadra. Riflettere, sparigliare, bluffare magari, mescolare, mischiare, mettere giù le carte. Insomma, il gioco ci offre moltissimi input, nella vita e nel nostro lavoro”.  

 

Un gioco serissimo, dato che il segmento menswear ha vissuto un 2022 di grandi soddisfazioni a livello di interscambio con l'estero: l'abbigliamento uomo ha generato esportazioni per 5,7 miliardi di euro, registrando un incremento del 22% sul 2021.

 

Alla Fortezza da Basso saranno presenti 825 brand, di cui il 41% esteri, tra marchi emergenti, designer affermati e progetti speciali che raccontano attraverso le collezioni Primavera/Estate 2024 dove sta andando la moda oggi. Un itinerario declinato in cinque sezioni per raccontare a tutto tondo il mondo del Menswear: Fantastic ClassicFuturo Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out, con un allestimento tutto nuovo. In più, spazio al lifestyle e all'outdoor più esclusivo, dal beachwear agli accessori per camping e walking. Atteso anche il ritorno di Pittipets.

All'inaugurazione dell'appuntamento fiorentino, Matteo Zoppas ha ribadito che “l'andamento in crescita del settore fa il paio con la vivacità degli importanti eventi di caratura globale, come appunto Pitti e le Fashion Week milanesi, per i quali ICE ancora una volta è in prima linea, sostegno delle oltre 61 mila imprese attive a livello nazionale e che occupano quasi 500mila addetti. Per le edizioni 2023, ICE ha rafforzato ulteriormente la sua collaborazione con Pitti attraverso un piano di potenziamento dell'incoming, che porterà 350 buyer e oltre 200 giornalisti, e il sostegno alla settima edizione di Young Italian Start Up Around The World”.

Zoppas ha anche sottolineato come il fashion sia uno dei comparti principali dell'export Made in Italy, grazie ad un successo che è stato costruito dagli imprenditori italiani nel tempo, con grande capacità di rinnovarsi giorno dopo giorno, velocemente e senza mai abdicare all’eccellenza che caratterizza la moda italiana, grazie anche all’artigianalità e al know-how diffuso nei distretti d’eccellenza presenti nel Paese. La moda, infatti, rappresenta il terzo comparto manifatturiero italiano, e costituisce un punto di riferimento del bello e ben fatto in tutto il mondo: "Sul totale dei 620 miliardi totali dell'export di prodotti italiani, la moda che fa 110 miliardi di euro fatturato, ha esportato 80 miliardi nel 2022 (+17,7 %sul 2021). Un trend positivo che sembra essere confermato anche per il 2023: nei primi due mesi di quest’anno il valore delle esportazioni di prodotti del tessile/abbigliamento è cresciuto del 12,7 % rispetto al 2022, sfiorando gli 11 miliardi di euro", precisa il Presidente di ICE.

“Quest’anno, per la prima volta dalla fine della pandemia, a Pitti assisteremo al ritorno dei buyer dalla Cina - continua Zoppas - nonostante un segnale anomalo di arresto su aprile delle esportazioni, ma anche all’ampliamento dei mercati di riferimento con operatori provenienti dall’Africa e da altri Paesi in via di sviluppo come Vietnam e Indonesia. Nazioni su cui ICE ripone grande attenzione poiché, accanto ai classici mercati di riferimento come Francia, Stati Uniti, Svizzera, Germania, sono e saranno strategici per permettere alle nostre imprese di ritagliarsi il loro ruolo da protagoniste nel mondo. Noi, come ICE, resteremo a fianco del fashion in generale e ovviamente del Pitti, aiutando a selezionare gli operatori che possono fare la differenza durante la fiera e gli eventi chiave del settore”.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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