Pirelli, Tronchetti Provera: "Stiamo uscendo più forti dalla crisi"

- di: Redazione
 
Recuperare, entro il 2022, i valori che si erano registrati prima della pandemia; diventare, entro il 2025, leader su settori strategici, quali le specialties high value. Sono questi gli obiettivi che Pirelli si è posta, prevedendo, nello specifico, a fine 2022 ricavi tra 5,1 e 5,3 miliardi. Il target per il periodo 2023-2025 sono ricavi tra circa 5,7 e 6,2 miliardi. Il nuovo piano, con le sue articolazioni, consentirà al gruppo, come si legge in una nota, di "cogliere pienamente le opportunità offerte dal rimbalzo di mercato nei prossimi 24 mesi e di accelerare la generazione di cassa rafforzando la leadership di Pirelli nelle specialities High Value".

Pirelli prevede di rinnovare oltre il 50% dell'offerta di prodotti entro il 2025
, più di quanto previsto nel piano precedente: nel 2020-2022 saranno lanciate 24 linee (quattro in più rispetto al precedente piano). Il numero crescerà, nel quinquennio 2021-2025, fino a 44 linee totali. Importanti anche i numeri di lanci (dieci) e omologazioni (330) sia per il periodo 2021-2022 che nella fase 2023-2025 (con otto lanci l'anno e oltre 300 omologazioni).

Per quanto riguarda l'efficienza ambientale nel processo produttivo, Pirelli entro il 2025 intende ridurre del 25% le emissioni assolute di CO2 rispetto al 2015 e a utilizzare il 100% di energia elettrica rinnovabile. La carbon neutrality sarà raggiunta - questo l'obiettivo annunciato - entro 2030, sia per energia elettrica che termica. Pirelli sta uscendo molto più forte dalla crisi, ha commentato l'ad di Pirelli, Marco Tronchetti Provera.

"La pandemia ha ulteriormente evidenziato come, in un contesto in continua evoluzione, la resilienza e la reattività siano essenziali per salvaguardare il valore per tutti gli stakeholder", ha sottolineato l'ad, osservando che "la sostenibilità diventa sempre più cruciale per gestire le persone, le strategie di prodotto lungo tutto il ciclo di vita e anche la supply chain". Tronchetti Provera, in collegamento video con gli analisti, ha voluto anche ricordare che quando la crisi pandemica ha colpito le attività cinesi "abbiamo subito impostato contromisure più globali e siamo diventati più veloci nell'anticipare gli eventi". "Stiamo facendo - ha aggiunto - un uso più efficace e predittivo dei dati e riconosciamo il valore di essere più guidati dai dati". Il 2020 per Pirelli si è chiuso con 42,7 milioni di euro di utile consolidato, rispetto ai 457,7 milioni del 2019 e con un utile netto della capogruppo di 44 milioni (erano 273,2 milioni a fine 2019).
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