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Il PIL italiano sale dello 0,2% nel quarto trimestre del 2023

- di: Redazione
 
Il PIL italiano sale dello 0,2% nel quarto trimestre del 2023
Nel quarto trimestre del 2023 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,2%, rispetto al trimestre precedente, e dello 0,5% in termini tendenziali. E' questa la stima preliminare resa nota oggi dall'Istat, che ha comunque precisato che il quarto trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2022.

Il PIL italiano sale dello 0,2% nel quarto trimestre del 2023

''La variazione congiunturale - si legge nella nota dell'Istituto - è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia nell’industria sia nei servizi. Dal lato della domanda, si stima un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta''.

Nel 2023 il Prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,7% rispetto al 2022 (nel 2023 vi sono state due giornate lavorative in meno del 2022).
L'Istat annuncia, poi, che i risultati dei conti nazionali annuali per il 2023 saranno diffusi il prossimo primo marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo.
La variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,1%.

Commentando i dati, l'Istat afferma che il risultato (cioè la crescita dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto al quarto trimestre 2022), di cui si sottolinea comunque la natura provvisoria, fa seguito al lieve aumento registrato nel terzo trimestre (+0,1%), e determina una crescita dello 0,7% nel 2023 in termini di valori reali corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati.
La stima preliminare del quarto trimestre 2023 riflette in particolare una flessione del comparto primario ed un aumento sia del settore industriale sia dei servizi. Dal lato della domanda, la componente nazionale misurata al lordo delle scorte è in diminuzione, mentre si stima un aumento della componente estera netta. A fine 2023, la variazione acquisita per il 2024 è leggermente positiva, pari al +0,1%.
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