Pelazzi (Argenta SOA): "PNRR, tante criticità all'orizzonte per le imprese"

- di: Daniele Minuti
 
Giovanni Pelazzi, Presidente di Argenta SO, ha presentato i risultati del report realizzato dal Centro Studi della società sul sentiment riguardante il Codice degli Appalti e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (analisi che verrà poi esposta nel talk "Appalti pubblici, azione amministrativa e nuove tecnologie", in programma giovedì 8 giugno a Milano, nell'ambito del Forum Legal Next 2023 organizzato da Deloitte Legal).

Pelazzi (Argenta SOA): "PNRR, tante criticità all'orizzonte per le imprese"

Lo studio è stato realizzato intervistando un campione di circa 2.200 imprese di ogni dimensione, attive in diverse regioni italiane e nei più importanti settori per cui è richiesta la SOA.

"Per le imprese l’attuazione del PNRR presenta molte criticità all’orizzonte"
- ha spiegato Pelazzi - "e i rischi che si perda un’occasione straordinaria sono elevati: il 61 per cento delle imprese dichiara infatti che non ci sono le condizioni per poter realizzare i lavori infrastrutturali e di costruzioni previsti mentre solo il 39 per cento si dichiara ottimista. 
Ad accendere i riflettori su queste criticità del PNRR é un campione significativo di aziende, composto da una maggioranza ( il 67 per cento) che ha partecipato a gare pubbliche negli ultimi mesi.
Ci troviamo di fronte a una grande occasione per l’Italia che rischiamo di non sfruttare adeguatamente e che sta mostrando alcune criticità sistematiche che rallentano la realizzazione di opere pubbliche e impattano anche sulla crescita economica  del Paese. Criticità che però gli italiani sanno affrontare dando il meglio di sé come avvenuto con Expo.
Non tutto va male, però: per il 63 per cento delle imprese intervistate il  nuovo Codice degli Appalti può rendere più veloce la realizzazione delle opere rispetto ad un 37 per cento che pensa il contrario"
.

"IL PNRR" - prosegue il Presidente - "ha un effetto molto forte sul settore delle costruzioni: almeno nelle valutazioni originarie, secondo stime Ance-Confindustria impatta per circa 108 miliardi di euro (sui 222 totali), di cui 42,9 miliardi per i progetti in essere e 65,1 per nuovi progetti. La possibile rimodulazione delle misure del PNRR rappresenta, però, una nube all'orizzonte sulle prospettive di crescita del settore edile. Quello che emerge dallo studio e anche dal nostro lavoro sul campo - prosegue Pelazzi - "è che a richiedere le attestazioni SOA non sono solo le amministrazioni pubbliche e le realtà partecipate dal pubblico, ma anche grandi player dell’industria e grandi fondi e sviluppatori immobiliari. La SOA sta diventando uno strumento importante per attestare parte dei temi ESG".

Parlando del contesto macroeconomico, Pelazzi ha spiegato: "I dati diffusi a maggio dall'ISTAT segnalavano un lieve incremento della produzione nelle costruzioni in marzo su febbraio (+0,1%) e nel primo trimestre 2023 rispetto al quarto 2022 (+1,1%). Quindi va tutto bene? Non proprio, purtroppo. A bene vedere, infatti, i numeri dell'ISTAT raccontano un'altra storia, per cui c'è poco da esultare. L'incremento dell'attività nelle produzioni- dichiara Pelazzi - è spiegato esclusivamente da un effetto "trascinamento" ereditato dal trimestre precedente. Se si osserva infatti il livello dell'indice di produzione in marzo (137,7) si nota che è sostanzialmente in linea con quello di dicembre (137,5). Quindi l'attività, di fatto, è rimasta piatta nel primo trimestre di quest'anno e l'incremento rilevato nel primo trimestre è solo una questione aritmetica".

"C'è di più" - conclude il Presidente - "l'ISTAT ha comunicato di avere rivisto al ribasso di ben 1,2 punti percentuali la variazione della produzione industriale di febbraio, che adesso è quasi piatta a fronte di un incremento comunicato il mese scorso dell'1,5%. Sono dettagli tecnici, ma servono per capire più chiaramente il contesto nel quale opera il settore edile e bisogna conoscerli per potere decifrare meglio la realtà descritta dai numeri".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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