Pasqua e 25 aprile: 20 milioni di italiani con la valigia in mano

- di: Barbara Bizzarri
 
Gli italiani si confermano viaggiatori indomiti, nonostante le tensioni internazionali e le ormai consuete "incertezze" meteorologiche: è quanto confermano i dati raccolti dall'Osservatorio Turismo Confcommercio, realizzato in collaborazione con Swg, evidenziano che dieci milioni di italiani sono pronti a partire per le vacanze di Pasqua, di cui due ancora indecisi per le condizioni atmosferiche incerte, ma pronti a fare le valigie mentre altri 8 milioni e mezzo stanno programmando un viaggio per il ponte del 25 aprile. La spesa complessiva si aggira sui 3,5 miliardi, 350 euro a persona, e l'Italia resta la meta preferita nell’85% dei casi. Il 61% dei viaggiatori sceglie vacanze più brevi con due pernottamenti a destinazione, mentre aumenta dall’11% al 15% la quota dei viaggi all’estero, con Spagna, Francia e Austria tra le destinazioni preferite, indipendentemente dal numero di pernottamenti programmati.

Pasqua e 25 aprile: 20 milioni di italiani con la valigia in mano

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha sottolineato che “aprile, tra Pasqua e ponti, si annuncia in crescita per il turismo. Meteo e tensioni internazionali, infatti, non penalizzano la voglia di viaggiare degli italiani. È però necessario sostenere la capacità di spesa delle famiglie accelerando i tempi di applicazione della riforma fiscale”.

In ogni caso, il mare resta per gli italiani un'opzione prioritaria per le vacanze con il 25% di preferenze. Seguono le città d’arte scelte dal 21% e la montagna dal 15% degli intervistati. Per quel che riguarda la soluzione di alloggio, il 51% opta per un albergo o un b&b, il 30%, invece, approfitta della Pasqua per riaprire seconde case di proprietà o per andare a trovare parenti e amici. C’è tanta voglia di Sud in quel 46% di italiani che, restando nella penisola, faranno un viaggio al di fuori della propria regione: Campania, Sicilia e Puglia sono la meta scelta per tre intervistati su 10 mentre, tra le regioni del Nord, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana distanziano di poco Liguria e Veneto. 

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