Europarlamento: l'inchiesta rischia di allargarsi, il Palazzo trema

- di: Redazione
 
Rischia di rivelarsi un verminaio, per il Parlamento europeo, quello scoperchiato da una indagine che, sebbene ancora alle prime battute, ha già terremotato l'istituzione. Al punto che il suo presidente, Roberta Metsola, parla con coraggio di ''democrazia in pericolo'' e Ursula von Der Leyen, vertice della Commissione Ue, sollecita l'adozione di un nuovo quaderno etico, come a volere blindare l'assemblea, ma anche mettere sotto tutela funzionari e ''altri'' che ruotano intorno ad essa.

Europarlamento: l'inchiesta rischia di allargarsi, il Palazzo trema

Ogni giorno arrivano novità, che - a conferma dell'ampiezza dello scandalo - continuano a sorprendere, perché apprendere che sono già venti le perquisizioni eseguite serve a fare capire che ai nomi che si conoscono se ne potrebbero aggiungere altri, non necessariamente di primo piano (quello politico), ma certo in grado di meglio definire un quadro di illegalità diffuso.
Il personaggio centrale, a dare credito alle indiscrezioni, sarebbe Antonio Panzeri, un passato da sindacalista e anche da eurodeputato (passato dal Pd ad Articolo 1), riciclatosi quindi in dominus di una ong, che, se si è ben capito, gli ha consentito di continuare a fare base a Bruxelles, con quel che ne consegue in termini di cura dei rapporti e delle relazioni che risalgono a quando sedeva tra i banchi di Strasburgo.
Ma, a questo punto, ci sono da fare dei conti della serva e considerare un aspetto di questa vicenda.

Sempre che le indiscrezioni trovino conferma e che, quindi, a elargire il denaro sia stato il Qatar, come poteva l'emirato pensare di indirizzare, a suo favore, il pensiero dell'Assemblea, ''ungendo'' solo Eva Kaili (greca, eletta con i socialisti del Pasok. che l'hanno già espulsa) e magari un altro deputato, peraltro di un Paese di relativo peso specifico?
E se, tra casa e la valigia trovava in possesso del padre, bloccato mentre stava per partire per Atene, Kaili è stata inondata di centinaia di migliaia di euro in contanti, quanto il Qatar avrebbe dovuto stanziare per farsi bello a Bruxelles?

Vediamo di essere più chiari: se devo conquistare il favore di un consesso, quale l'Europarlamento, devo mettere in conto di coinvolgere più soggetti, magari appartenenti a gruppi politicamente forti, e con un riconosciuto prestigio personale.
Eva Kaili ricade in questo profilo? Ci permettiamo di dire di esprimere dei dubbi, non per lei, quanto perché, per pilotare il giudizio di un gruppo composito, occorre un peso politico personale che lei, per quel che si capisce, non aveva o non aveva ancora. Quindi, scommettere su di lei o, come senso pratico imporrebbe, ''anche'' su di lei?

Intanto deve rispondere di accuse molto pesanti davanti alle quali, anche se lei professa la sua totale innocenza nonostante l'evidenza dei fatti contestati, sarà complicato trovare una linea di difesa efficace. Né l'aiuta il fatto che anche il compagno, l'italiano Francesco Giorgi (assistente parlamentare dell'eurodeputato Cozzolino, prima di avere avuto lo stesso incarico con Panzeri) , sia stato fermato. Intanto dalla Grecia arriva una notizia, che ne nasconde tra le pieghe un'altra che potrebbe fare riflettere: le autorità elleniche hanno congelato tutti i beni dell'europarlamentare e dei suoi parenti più stretti. Tra essi c'è anche un'agenzia immobiliare che Eva Kaili e il compagno avevano aperto appena un paio di settimane fa.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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