Le parole di Francesco: ecco il podcast che ''racconta'' i dieci anni del pontificato

- di: Redazione
 
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Francesco, sin da quando si affacciò davanti al popolo di Dio, raccolto in piazza san Pietro, in attesa di conoscere il suo nuovo pastore, mostrò il tratto caratterizzante del suo essere uomo di chiesa, ma soprattutto di parola. E lo fece nel modo più spiazzante, rivolgendosi alle migliaia di fedeli, che si aspettavano da lui ben altro messaggio, con un semplice ''buonasera''.
Come un ospite appena arrivato, come si sentiva lui, il papa che i cardinali erano andati a ''pescare'' alla fine del mondo, nell'Argentina dalle mille contraddizioni, un Paese in chiaroscuro dove Jorge Mario Bergoglio camminava per le strade cercando la gente per parlare la lingua di Dio.

Le parole di Francesco: ecco il podcast che ''racconta'' i dieci anni del pontificato

La parola come strumento, la parola come ponte. Quindi, il fatto che ora Francesco affidi ad un podcast le sue parole conferma la vicinanza con il suo popolo, quello che, ogni domenica all'Angelus, aspetta che lui sollevi gli occhi dal foglio da cui legge per parlare a braccio, che diventa il momento meno formale, ma più intenso.
Ora quindi arriva il ''popecast'', non bellissimo, ma efficace neologismo, in cui i media vaticani, cogliendo l'occasione dei dieci anni del pontificato, hanno raccolto le parole di Francesco che, riferiscono i giornalisti che raccontano quel che accade entro le Mura Leonine, ha accolto con divertita curiosità la proposta, regalando il suo pensiero con frasi di folgorante efficacia.
Lui, che sostiene con ferocia la pace, che dice ''Non pensavo che sarei stato il Papa nel tempo della Terza guerra mondiale''.

Lui, che negli ultimi temi ha sottolineato il peso degli anni, che dice che 'il momento più bello'' è stato l'incontro con i vecchi a San Pietro, per aggiungere che ''quello che non avrei voluto vedere sono i ragazzi morti per i conflitti”
Lui, che fa i conti quotidianamente con il tempo, che guardandosi indietro dice che ''La prima parola che mi viene è che sembra ieri…''.
Quel che il giornalista vaticano Salvatore Cernuzio riferisce della registrazione è il ritratto di un pontefice che, anche dopo migliaia di chilometri percorsi per raggiungere le mete dei suoi viaggi, dopo centinaia di interviste, visite e discorsi pubblici, dopo incontri in cui ha stretto la mano dei potenti della Terra e degli ultimi, non riesce a nascondere di essere incuriosito dalla ''sfida'' del microfono: ''Un podcast? Cos’è?''.
E quando glielo si spiega dice subito: ''Bello, facciamolo''.
Le parole fluiscono veloci e il tema del tempo che corre torna sempre: ''Il tempo va di fretta. E quando tu vuoi cogliere l’oggi, è già ieri. Vivere così è una novità. Questi dieci anni sono stati così: una tensione, vivere in tensione''. Gli anni che volano, e quindi non sorprende che Francesco ricordi, come il ''momento più bello'' del suo pontificato ''l’incontro in piazza San Pietro con i vecchi”, quella del 28 settembre 2014.
''I vecchi - dice il papa - sono saggezza e mi aiutano tanto. Anche io sono vecchio, no?

Ma i ricordi belli non cancellano quelli brutti, tutti legati all’orrore della guerra: ''Dietro le guerre c’è l’industria delle armi, questo è diabolico''. Un argomento che la guerra in Ucraina rende terribilmente attuale, non dimenticando i tanti luoghi del pianeta che vivono lo stesso dramma: ''Mi fa soffrire vedere i morti, ragazzi - sia russi che ucraini, non mi interessa - che non tornano. E' dura''.
Può, un pontefice che della sobrietà ha fatto la sua cifra quotidiana, chiedere un regalo per il decennale del suo papato? Al giornalista che gli chiede cosa chiedere al mondo come regalo per l'anniversario, papa Bergoglio risponde subito, senza esitare un istante: ''La pace, ci vuole la pace''.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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