Osservatorio di Irtop Consulting: "Bonus IPO nel 2018-22 ha favorito oltre 120 IPO"

- di: Redazione
 
L’Osservatorio PMI Euronext Growth Milan di IRTOP Consulting richiede la proroga nella Legge Finanziaria 2024 del Credito di Imposta sui costi di quotazione (CDI)con uno stanziamento annuo di 15 milioni di euro e un beneficio di 500.000 euro per singola IPO, in linea con gli attuali costi di quotazione. EGM si conferma il principale canale di raccolta di capitali per la crescita delle PMI: dal 2009 ad oggi ha accolto 297 società e la raccolta in IPO è stata pari a 6,0 miliardi di euro, segno di un’evoluzione culturale a favore dell'Equity che sta interessando tutti i settori. Il 2023 ha registrato, alla data odierna, 26 IPO per una raccolta di 154 milioni di euro.

Osservatorio di Irtop Consulting: "Bonus IPO nel 2018-22 ha favorito oltre 120 IPO"

Dalla sua introduzione nel 2018 ad oggi, il Bonus IPO ha rappresentato la forma di incentivo a favore dell’impresa più adatta al modello di mercato azionario per le sue caratteristiche di immediata comprensione e facilità di implementazione: secondo l’Osservatorio PMI EGM, la misura ha fornito una spinta significativa per le quotazioni sul mercato Euronext Growth Milan che ha registrato oltre 160 IPO, principalmente di PMI.

Al 17 ottobre 2023 le società quotate su Euronext Growth Milan sono 198 per una capitalizzazione complessiva di 7,4 miliardi di euro. Il mercato ha registrato un notevole sviluppo a partire dal 2016, grazie all’effetto combinato dei Piani Individuali di Risparmio (PIR) e del Credito di imposta sui costi di IPO (CDI): +157% in termini di società quotate rispetto al 2016, +156% in termini di capitalizzazione rispetto al 2016.

Euronext Growth Milan si è evoluto incrementando l’eterogeneità settoriale e territoriale delle PMI. In termini di numero di società quotate: il Settore più rappresentato è la Tecnologia con il 24% (in particolare Technology Services 16%, Health Technology 5% ed Electronic Technology 4%); le Regioni più rappresentate sono Lombardia (42%), Lazio (12%), Emilia-Romagna e Veneto (8%).

Sulla base dei bilanci 2022, le società quotate al 31 maggio 2023 generano un giro d’affari pari a 9,7 miliardi di euro, +51% rispetto al giro d’affari generato nel 2021 dalle stesse società (6,4 miliardi di euro). Le società hanno registrato in media una crescita dei ricavi pari a +51%. Il 71% del mercato è composto da aziende con Ricavi inferiori a 50 milioni di euro. La società quotata su EGM presenta nel 2022 i seguenti dati medi: Ricavi 52,8 miliardi di euro, EBITDA 7,8 milioni di euro, EBITDA margin 15%, PFN (cassa) 6,9 milioni di euro.

Sulla base dei bilanci 2022, le società quotate al 31 maggio 2023 occupano complessivamente 33.486 dipendenti, +20% rispetto ai 27.869 dipendenti occupati dalle stesse società nel 2021. La crescita media è pari a +33%. Il peso di EGM sull’economia nazionale continua a crescere nel corso degli anni: secondo l’edizione 2022 dell’Osservatorio PMI EGM, le 175 società quotate al 31 maggio 2022 occupavano complessivamente 28.070 dipendenti. I settori che occupano il maggior numero di risorse sono: Industrial Services (388), Producer Manufacturing (374), Consumer Non-Durables (232).

Secondo le stime di Banca d’Italia sono circa 2.800 le PMI non finanziarie con caratteristiche ampiamente idonee alla quotazione prima della diffusione della pandemia. L’Equity Gap delle PMI Italiane si traduce in un ridotto livello di patrimonializzazione, una forte dipendenza dal canale bancario e una forte incidenza dell’indebitamento a breve termine. La finanza può seguire il ciclo di vita di una società e il suo percorso di crescita, concretizzando una politica efficace per aumentarne la competitività industriale.

La comparazione tra le principali Borse Europee fa emergere la necessità di dare impulso alle quotazioni in Italia per ridurre il gap sia in termini di numero di emittenti che di capitalizzazione. Permane quale ostacolo alla quotazione il relativo costo e il CDI sui costi di IPO si è dimostrato negli anni estremamente efficace. Considerato l’elevato numero di PMI nel tessuto imprenditoriale italiano, EGM ha le potenzialità per raggiungere le dimensioni che oggi esprimono (sulla base dei dati al 31 maggio 2023) mercati come AIM UK, con 800 società quotate per una capitalizzazione di 100 miliardi di euro ed Euronext Growth Paris, che conta 272 società per una capitalizzazione di 22 miliardi di euro.

L'Osservatorio PMI EGM, nato nel 2014, è il centro di ricerca finanziaria curato dall'Ufficio Studi di IRTOP Consulting, dedicato istituzionalmente a Euronext Growth Milan. Think Tank sugli SME Equity Capital Markets, elabora studi e statistiche sul mercato e sull’operatività delle PMI quotate, affiancando le autorità nello sviluppo del mercato dei capitali per renderlo più efficiente in un contesto in cui il tema della finanza alternativa e delle misure governative a favore delle PMI sono sempre più rilevanti per la competitività del Paese. È il riferimento per la quotazione delle PMI, per le quali realizza analisi ai fini della valutazione ECM, grazie a un know-how verticale su financials, normativa e logiche di riferimento per la quotazione delle PMI. È la fonte primaria di informazione su EGM, costruita su un database proprietario unico per livello di dettaglio e ampiezza di dati raccolti, diffusi anche attraverso PMI Capital, piattaforma verticale su EGM.

All’interno del Comitato Scientifico dell’Osservatorio PMI EGM, IRTOP Consulting propone le seguenti misure: 
mantenere e rafforzare gli Incentivi alla quotazione: rendere il CDI «bonus IPO» una misura strutturale per le PMI; sensibilizzare le istituzioni a livello regionale sull’importanza della quotazione e introdurre nuove forme di finanziamento per le PMI; introdurre nuovi incentivi destinati al reporting di sostenibilità; promuovere iniziative di education finanziaria e di «equity culture» per gli imprenditori e per la sensibilizzazione delle tipologie di investitori poco presenti sul mercato (fondi pensione, casse di previdenza, assicurazioni).


Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting e Direttore Scientifico dell’Osservatorio PMI EGM (nella foto), ha commentato: “L’incentivo fiscale sui costi di quotazione nel quinquennio di applicazione 2018-2022 ha favorito oltre 120 IPO con un utilizzo complessivo della misura da parte delle PMI di circa 50 milioni di euro. In particolare, nel 2022 le IPO sono state 25 con un credito di imposta complessivo di 9,4 milioni di euro. La finanza privata ha sostenuto il mercato Euronext Growth Milan: dal 2019 ad oggi 297 società quotate hanno raccolto attraverso la quotazione in Borsa 6,0 miliardi di euro da investitori istituzionali per finanziare lo sviluppo. Chiediamo al Governo che prosegua il percorso di incentivazione della raccolta di capitale in equity, una misura che si è dimostrata un forte volano per l’occupazione e la crescita economica delle PMI italiane: nel 2022 le società quotate hanno registrato una crescita media dei ricavi pari a +51% e impiegato oltre 33.000 dipendenti in crescita del +20%. Attraverso la proroga del Bonus IPO nella Legge Finanziaria 2024, con uno stanziamento di 15 milioni di euro, potremo permettere al nostro Paese di proseguire il percorso di sviluppo delle PMI favorendo l'incontro tra domanda e offerta di capitali: prorogare l’incentivo è un segno di grande vision per lo sviluppo del mercato dei capitali, che rappresenta una sfida cruciale per il futuro dell’economia italiana e per la competitività delle nostre imprese in Italia e all’estero.Il DDL Capitali prevede interventi per migliorare l’attrattività del mercato dei capitali italiano e accelerare il processo di quotazione in Borsa, in attuazione al Libro Verde del MEF: i principali pilastri riguardano la governance, la semplificazione del processo di quotazione, l’ampliamento della base investitori e l’educazione finanziaria. Ai fini dello sviluppo futuro del mercato riteniamo che si debba rendere strutturale il Bonus IPO: dal confronto internazionale si evidenzia un importante gap tra il mercato EGM e l’Euronext Growth Paris pari a -28% in termini di Emittenti e -57% in termini di capitalizzazione e nel confronto con AIM UK pari a -76% in termini di Emittenti e -91% in termini di capitalizzazione. Un importante requisito per l'ottenimento degli incentivi potrebbe essere legato alle IPO sostenibili, che possano al contempo contribuire al raggiungimento degli obiettivi green cui i Governi si stanno impegnando per il futuro”.

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