Al via la progettazione del nuovo Ospedale di Padova: cantieri nel 2025

- di: Barbara Bizzarri
 
Ha inizio la progettazione del nuovo Ospedale di Padova: il raggruppamento temporaneo tra Politecnica Ingegneria e Architettura (capogruppo), ATI Project Srl, Cooprogetti Soc. Coop. e Techint Spa, annuncia l’avvio della progettazione di fattibilità tecnico-economica del nuovo Polo della Salute di Padova Est che si concluderà ad aprile 2023. “Grazie alla collaborazione con Comune, Provincia e Regione e Università degli Studi di Padova – ha dichiarato Giuseppe Del Ben, direttore generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova - ci apprestiamo a realizzare un Policlinico di livello internazionale, sarà una delle più importanti strutture ospedaliere e sanitarie in Italia, sostenibile e integrata. Un Polo adibito non solo alla cura, ma alla ricerca alla didattica e al trasferimento tecnologico, in cui convergeranno risorse, medici e talenti.”

Al via la progettazione del nuovo Ospedale di Padova: cantieri nel 2025

Si tratta del primo fondamentale tassello per l’effettiva realizzazione di uno dei principali poli sanitari italiani, voluto dal Comune e dalla Provincia di Padova e dalla Regione del Veneto, che, in base al cronoprogramma, sarà costruito a partire dal 2025. Nei prossimi 120 giorni il gruppo di aziende di progettazione, vincitore della gara d’appalto dell’Azienda Ospedale Università di Padova, con la consegna del Progetto di fattibilità tecnica ed economica, porrà le basi per la progettazione, definitiva ed esecutiva, di quello che sarà il più grande polo sanitario del Veneto, uno dei principali in Italia, con vocazione all’innovazione e al trasferimento tecnologico.

Il progetto prevede la costruzione di un polo della salute di oltre 192.000 metri quadrati, di cui circa 144.000 destinati alle funzioni sanitarie e di supporto - con 963 posti letto previsti e 58 primari in servizio – ed oltre 48.000 metri quadrati saranno destinati a edifici in cui si effettueranno ricerca e didattica. Inoltre, un’area verde e opere pubbliche per l’integrazione con la mobilità e più in generale con lo sfidante contesto urbano circostante.

La prima fase di fattibilità tecnico-economica prevede un team di progettazione di oltre 100 professionisti, che porteranno le loro competenze multidisciplinari a servizio della fase più importante di tutto l’iter; è infatti in questa prima fase che le idee si confrontano con i bisogni espressi e inespressi della Committenza, con i budget di spesa stanziati, con le esigenze della comunità che fruirà dell’opera, valutando pro e contro di diverse soluzioni tecniche e tecnologiche per coniugare al meglio ogni necessità. Politecnica, che coordinerà l’opera, vanta una competenza pluridecennale nella progettazione ospedaliera in Italia e nel mondo, tra cui uno dei più importanti poli sanitari in Europa come il New Zealand University Hospital nella regione di Køge (Danimarca), che sarà terminato nel 2024. “Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione di un progetto così importante, sia sotto il profilo dimensionale che simbolico, la nostra storica esperienza nella progettazione sanitaria, ulteriormente arricchita da esperienze in oltre 10 paesi al mondo negli ultimi anni di emergenza Covid – ha spiegato Francesca Federzoni presidente di Politecnica - Il nuovo Polo della Salute di Padova sarà sostenibile dal punto di vista energetico e ambientale, vivibile in quanto integrato in un contesto urbano, fruibile perché diventi luogo della comunità, in cui cura, ricerca, formazione e vita urbana convivano in uno spazio inclusivo e aperto.”

ATI Project contribuirà allo sviluppo progettuale del Polo della Salute mettendo a disposizione l’esperienza maturata in ambito ospedaliero. Luca Serri, CEO di ATI Project ha commentato: “La ricerca tecnologica sarà protagonista non solo delle soluzioni tecniche proposte ma anche nel processo progettuale, sviluppato interamente in ambiente BIM secondo i più innovativi metodi di gestione dati. Le strutture sanitarie sappiamo che ruolo determinante hanno nel sistema di welfare pubblico, per questo intendiamo l‘innovazione come capacità di restituire un’architettura consapevole e pensata per adattarsi alle sfide dei prossimi decenni nell’interesse della comunità”.

Cooprogetti Soc. Coop.  si occuperà della Progettazione Paesaggistica del Polo della Salute di Padova mettendo in campo la propria esperienza ultra quarantennale nel settore dell’ingegneria, delle opere pubbliche, della progettazione ambientale e paesaggistica: “L’impegno del nostro team di architetti, paesaggisti, esperti ambientali ed agronomi – ha affermato Elisa Crimi Direttore Tecnico di Cooprogetti Soc.Coop - sarà mirato allo sviluppo di un progetto concepito come volontà di dare vita a spazi esterni condivisi, accessibili, attrezzati, inclusivi, che favoriscano attività volti al benessere psico-fisico del singolo utente e dell’intera comunità ospedaliera. Il progetto delle aree esterne rappresenterà un atto di amore nei confronti del paesaggio e della natura verso cui si prevedrà un approccio di tutela, salvaguardia e valorizzazione affinché il progetto paesaggistico possa costituire parte attiva di un processo volto all’attenzione e alla cura dell’individuo. 

Techint Spa parteciperà al progetto mettendo a frutto l’importante know-how sviluppato nella progettazione e realizzazione di strutture sanitarie grazie alle sinergie all’interno del Gruppo Techint e all’esecuzione di progetti iconici quali il nuovo padiglione del Policlinico di Milano.

Andrea Cignoli, Amministratore Delegato di Techint Spa ha dichiarato: “La nostra consolidata esperienza nella gestione di contratti complessi e la vocazione internazionale ci consentono di individuare soluzioni progettuali di alto profilo al passo con l’evoluzione della medicina, centrate sulle esigenze del paziente e al tempo stesso in grado di garantire la miglior efficienza nella gestione operativa e sanitaria. Siamo entusiasti di partecipare alla realizzazione di quest’opera strategica e di grande rilevanza per Padova e l’Italia”.

L’affidamento della progettazione di fattibilità tecnico economica, del valore di 2,2 milioni di euro, potrà essere estesa anche alle fasi successive, ovvero alla progettazione definitiva ed esecutiva, fino alla direzione lavori per un importo complessivo a base di gara di 35,5 milioni di euro.

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