Il Bilancio consolidato 2023 di Open Fiber si chiude con risultati positivi, che confermano la validità delle strategie e delle attività dello scorso anno: i ricavi sono infatti arrivati a quota 582 milioni di euro, crescendo di 24 punti percentuali rispetto al dato del 2022, mentre l'EBITDA è salito del 31%, superando i 234 milioni di euro (con marginalità al 40%, in salita dal 38% del 2022).
Il risultato netto arriva a 296 milioni di euro, per via dell'aumento degli oneri finanziari, indicatore non ancora significativo data l'intensità di capitale dello sviluppo infrastrutturale in corso, mentre la posizione Finanziaria Netta è negativa per 5,5 miliardi di euro.
Open Fiber: nel 2023 crescita per ricavi (+24%) ed EBITDA (+31%)
L'anno scorso sono stati investiti oltre 1,6 miliardi di euro per proseguire nella realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga nelle città, nei piccoli comuni e nelle aree industriali del Paese
A fine 2023 Open Fiber, principale operatore FTTH in Italia e tra i leader in Europa, aveva connesso in fibra ottica FTTH circa 14,6 milioni di unità immobiliari. Oltre 300 partner utilizzano la rete realizzata da Open Fiber, tra cui tutti i principali operatori italiani ed alcuni internazionali. La commercializzazione dei servizi di connettività FTTH al 31/12/2023 era aperta in 239 città grandi e medie (Aree Nere) e in 4700 comuni delle Aree Bianche, dove Open Fiber aveva realizzato a fine 2023 l’83% della copertura nell’ambito del Piano BUL (ad oggi i comuni in vendibilità sono circa 5000). Open Fiber è inoltre impegnata nella costruzione dell’infrastruttura nelle aree del piano Italia 1 Giga a lei assegnate tramite bando pubblico nel 2022.
Al 31 dicembre 2023, le linee attive sulla rete realizzata da Open Fiber erano circa 2.7 milioni, pari al 58,3% del totale degli accessi FTTH in Italia[1]. A oggi, la rete realizzata da Open Fiber è utilizzata da circa 3 milioni di clienti. Prosegue la crescita di Open Fiber anche nel segmento Business To Business (B2B), con la chiusura di importanti contratti verso il mondo OTT e dei Data Center e la connessione di 21mila scuole e 1570 strutture sanitarie. In generale, in tutti i segmenti del portafoglio B2B, Open Fiber ha registrato una crescita a doppia cifra.
Il tutto, senza perdere di vista il focus sulla sostenibilità, come confermato dall'approvazione del quarto Report di Sostenibilità che evidenzia i traguardi raggiunti nell'esercizio, come l’avvenuta approvazione del Net Zero Plan aziendale con l’azzeramento delle emissioni di CO2 al 2040 e il conseguimento di importanti riconoscimenti quali le certificazioni del Sistema di gestione dell’energia, per la Parità di Genere e per la Sicurezza delle Informazioni.
Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Open Fiber (nella foto), ha dichiarato: “Open Fiber è uno dei principali attori della transizione digitale. Con circa 8 miliardi già investiti, stiamo realizzando l’infrastruttura che consente di navigare a 1 Gigabit al secondo e usufruire di tutti i servizi digitali di ultima generazione. Abbiamo un ruolo di leader in questo processo, riconosciuto anche a livello europeo. Ora stiamo lavorando per completare i piani di copertura in particolare nelle aree rurali e industriali, per garantire anche gli abitanti di quelle zone l’utilizzo di un servizio ormai essenziale come la connettività in fibra ottica a parità di condizioni con chi vive in città”.