Olimpiadi: le delegazioni arrivano alla spicciolata, allarme virus per i rugbisti sudafricani

- di: Brian Green
 
La preparazione delle Olimpiadi più ''complicate'' dal punto di vista organizzativo della Storia, condizionate come sono dallo spettro incombente dei contagi da Coronavirus, sia pure tra mille difficoltà, va avanti senza clamore. Ne è la prova il viavai di pullman che portano gli atleti stranieri al villaggio olimpico, ancora pressoché vuoto e quindi molto tranquillo. Ma l'emergenza sanitaria è evidente perché, ai festoni ed alla decorazioni che fanno bella mostra di loro nel villaggio fa da contraltare l'assenza della programmata presenza di bambini e residenti che avrebbero dovuto accogliere le delegazioni.

Il villaggio di 44 ettari ha 21 edifici, alti da 14 a 18 piani, con un totale di 18.000 posti letto per atleti, tecnici e funzionari dei singoli Comitati olimpici durante il loro soggiorno per le Olimpiadi di Tokyo.
Gli atleti, da parte loro, cominciano ad adattarsi alla routine che li poterà alle competizioni. Particolarmente apprezzata da organizzatori e residenti l'iniziativa della delegazione australiana che ha piazzato, sull'edificio che ospita gli aussies, uno striscione con scritto, in giapponese, ''grazie''.

Originariamente i funzionari dell'organizzazione aveva pensato di consentire al pubblico di interagire con gli atleti del villaggio. I residenti hanno piegato più di 200.000 gru origami, un simbolo della pace mondiale, per celebrare le Olimpiadi. Ma hanno rinunciato a consegnare le piccole gru di carta agli atleti, per il rischio di infezioni.
Ed a proposito di rischio oggi è giunta la notizia che la squadra maschile sudafricana di rugby a sette maschile è stata probabilmente esposta al nuovo coronavirus durante il loro volo per il Giappone, imponendo la cancellazione dello spostamento a Kagoshima per sostenere gli allenamenti.

La squadra (composta da 14 atleti) e sette membri dello staff è arrivata ieri sera all'aeroporto internazionale di Narita. I risultati dei loro test COVID-19 presso la stazione di quarantena dell'aeroporto sono risultati negativi. Ma almeno un passeggero che si è imbarcato sullo stesso volo è risultato positivo. Gli organizzatori hanno ritenuto che tutti i giocatori e quattro dei sette membri dello staff fossero stati in stretto contatto con il portatore del virus, in base alla numerazione dei loro posti.
La squadra, nota come Blitzboks o Springbok Sevens, doveva recarsi a Kagoshima, nella prefettura meridionale di Kagoshima, è stata trasferita in alloggi temporanei in attesa di ulteriori esami.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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