Ocse, Paradosso Italia: "Va avanti la crescita, arretrano i salari reali"

- di: Redazione
 
Queste sì che sono belle soddisfazioni: l'Italia è nell'Olimpo di una delle tante classifiche che, a cadenza ravvicinata, elabora l'Ocse. Solo che si tratta di quella che, parlando di salari reali (ovvero quelli che realmente alimentano le economie domestiche delle famiglie) , ci colloca in cima all'elenco dei Paesi che registrano le peggiori performance. Insomma, tanto per essere chiari, i salari reali (quelli al netto dell'inflazione) italiani battagliano con quelli di Repubblica ceca e Svezia per esseri i meno redditizi. Non si tratta di una rilevazioni che risalga a chissà quando, ma si riferisce al primo trimestre di quest'anno, a conferma di quello che si sapeva da tempo, e cioè che le dinamiche salariali nel Paese non riescono a porre le famiglie al riparo dall'aggressione della spirale del costo della vita. Quello che appare immediatamente evidente e che deve aprire a riflessioni sulla risposta che l'Italia ha dato all'emergenza pandemica è che, se rapportati a quelli dell'ultimo trimestre del 2019 (quindi alla vigilia dell'esplosione dei contagi di Covid-19) i salari reali in Italia sono addirittura arretrati del 6,9 per cento. Se può servire a definire meglio il quadro si può ricordare che, nello stesso periodo, in Germania - che pure ha una situazione complessiva dell'economia molto più preoccupante della nostra - i salari sono arretrati del 2%, quando in Francia si è invece registrato un incremento - dello 0,1% - sebbene marginale.

Ocse, Paradosso Italia: "Va avanti la crescita, arretrano i salari reali"

Facendo due conti, quindi, l'Italia in Europa è la peggiore e si trova, come detto, con la Cechia e la Svezia, in fondo alla classifica dei Paesi (38) che fanno parte dell'Ocse. Che, nell'ufficializzare i risultati delle sue analisi,
rileva che ''in molti Paesi c'è ancora spazio perché i profitti assorbano ulteriori aumenti dei salari", quindi rilanciando la palla nel campo dei governi nazionali.
Una linea che è quella del governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, ribadita nelle ultime ore in occasione dell'assemblea dell'Abi, in cui ha parlato di come il processo che consenta il recupero del potere d'acquisto sia inevitabile, ricordando come ''i cospicui profitti sin qui accumulati'' danno alle imprese ampio margine per ''assorbire la crescita salariale senza trasferirla sui prezzi finali''.

Da parte dell'Ocse, come da prassi, ci sono anche dei suggerimenti per i singoli Paesi e, all'Italia, ha riservato un invito: ''Estendere l’accesso all’Assegno di inclusione a tutta la popolazione a rischio di povertà e con limitate prospettive di lavoro permetterebbe di proteggere i più vulnerabili concentrando le limitate risorse per la formazione sulle persone più vicine al mercato del lavoro''. Un consiglio, ma a che una critica quando dell'Italia l'Ocse dice che ''è ancora indietro rispetto a molti altri Paesi Ocse in termini di occupazione femminile e giovanile, dove sono necessari ulteriori progressi, anche per coprire il numero relativamente elevato di posti di lavoro vacanti”.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 76 record
09/01/2025
Mare Group si assicura una dotazione complessiva di 23,5 milioni di euro.
09/01/2025
Il 2024 si è chiuso con un mercato dei veicoli industriali che presenta un bilancio dai to...
09/01/2025
Nel 2023 la produttività del lavoro italiana è scesa del 2,5%, segnando un calo generalizz...
09/01/2025
Nei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve emergono crescenti preoccupazioni p...
09/01/2025
Intesa Sanpaolo e Confindustria rinnovano la loro partnership con un accordo strategico.
09/01/2025
WIIT: estensione e rinnovo per 6 anni di un contratto con un gruppo italiano nei Professio...
Trovati 76 record
Il Magazine
Italia Informa n°6 - Novembre/Dicembre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli