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Novartis alza l’asticella sulla crescita

- di: Alberto Venturi
 
Novartis alza l’asticella sulla crescita

Novartis aggiorna le proprie prospettive di crescita e sposta in avanti l’orizzonte strategico: per il periodo 2025-2030 l’azienda prevede un ritmo di espansione del fatturato compreso tra il 5% e il 6% all’anno, a cambi costanti. Una proiezione che rafforza la narrativa di un gruppo in pieno rilancio, sostenuto da farmaci che stanno performando meglio delle attese e da una pipeline che, secondo il management, può garantire stabilità e progressione anche oltre il 2030.

Novartis alza l’asticella sulla crescita

Il mese scorso Novartis ha chiuso un accordo da 12 miliardi di dollari per l’acquisizione di Avidity Biosciences, società attiva nelle terapie mirate basate su RNA. Un’acquisizione che ha spinto il gruppo ad alzare l’outlook di crescita per il periodo 2024-2029, portandolo al 5-6% annuo. Il deal, però, comporterà un impatto negativo sui margini nel breve periodo, come conferma la stessa Novartis: la redditività attesa nei prossimi anni risentirà dell’operazione, anche se il gruppo prevede di riportare il margine operativo sopra il 40% entro il 2029. Nei primi nove mesi del 2025 il margine si è attestato al 41,2%, segno di una base solida da cui ripartire.

Le parole di Narasimhan e la strategia di rilancio

“Guardando al futuro, prevediamo di mantenere questo slancio nei prossimi cinque anni, grazie alle risorse che già possediamo e ai prossimi lanci con un potenziale multimiliardario”, ha dichiarato l’amministratore delegato Vas Narasimhan, tracciando una linea netta tra il presente e il nuovo ciclo industriale che Novartis ritiene di poter inaugurare. L’incremento delle aspettative riflette soprattutto le performance dei farmaci chiave e la fiducia nelle innovazioni pronte alla fase commerciale.

Kisqali e Scemblix trainano le nuove ambizioni
Nel dettaglio, l’azienda ha rivisto al rialzo il potenziale di vendita massimo di due dei suoi asset terapeutici più importanti. Kisqali, farmaco di punta per il trattamento del tumore al seno, mostra dinamiche di crescita superiori al previsto grazie all’espansione delle indicazioni e all’aumento della quota di mercato. Scemblix, dedicato alla cura della leucemia mieloide cronica, è invece considerato una delle principali leve di sviluppo dell’intera area oncologica di Novartis, con un potenziale multimiliardario nel lungo periodo.

Un orizzonte di crescita ma con cautela sui margini
L’annuncio di oggi conferma l’ambizione del gruppo di consolidare un percorso di crescita regolare e sostenuta per almeno cinque anni. Parallelamente, però, la società segnala che l’integrazione di Avidity richiederà un periodo di assorbimento complesso, con un impatto finanziario che si farà sentire sui margini prima che gli effetti industriali della nuova tecnologia RNA possano dispiegarsi completamente.

La sfida dei prossimi anni
Il nuovo scenario delineato da Novartis indica chiaramente un rafforzamento della strategia di focalizzazione sul core pharma, con investimenti mirati e acquisizioni selettive. La promessa è quella di una crescita più solida e prevedibile, sostenuta da una pipeline che — nelle intenzioni del gruppo — potrà alimentare le vendite ben oltre il 2030. La sfida sarà mantenere il ritmo e proteggere i margini in un contesto competitivo sempre più affollato e tecnologicamente avanzato.

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