Moda e sostenibilità: solo 2,7 kg di tessuti raccolti all'anno per abitante in Italia, tra sfide e opportunità

- di: Teleborsa
 
La moda, da sempre sinonimo di innovazione e creatività, è oggi chiamata a confrontarsi con una delle sue sfide più urgenti: la sostenibilità e la trasparenza. Dal primo gennaio 2025, infatti, la raccolta differenziata dei prodotti tessili in Europa è diventata obbligatoria in tutti i Paesi membri, ma l'Italia registra dati poco incoraggianti: appena 2,7 kg di tessuti raccolti all'anno per abitante a fronte di un venduto annuo di 23 kg/abitante. A confermare lo stato dell'arte, 2 italiani su 3 non conoscono il concetto di "moda circolare" anche se il 74% ha dichiarato di essere interessato alla moda sostenibile. È quanto emerge dai dati Ipsos presentati in occasione del webinar "Dal Greenwashing ai Green Claims: regole e strumenti per una comunicazione trasparente nella moda" organizzato da Erion Textiles – Consorzio del Sistema Erion dedicato alle aziende del settore tessile.

Questo dato rappresenta la grande opportunità per il settore tessile di abbracciare una trasformazione radicale, stando però attenti a non cadere nelle pratiche di "greenwashing". Infatti, questo fenomeno viene percepito dal 54% degli italiani come pratica diffusa nelle aziende. Inoltre, 1 italiano su 3 ritiene che le aziende virtuose in Italia siano meno del 30%. Non solo, il 15% ha dichiarato di aver boicottato un'azienda perché sospettata di greenwashing. Se guardiamo solo ai giovani tra i 18 e 24 anni la percentuale sale al 33%.

Inoltre, sempre secondo le indagini di Ipsos, il 22% degli italiani ritiene che molte iniziative dei brand siano finalizzate al profitto piuttosto che a un vero e proprio cambiamento sostenibile. Mentre il 20% crede che queste attività siano mirate principalmente a conquistare un target giovane.

Tra gli italiani che dichiarano il loro interesse verso la moda sostenibile, troviamo l'81% di donne, sempre più consapevoli e sensibili verso quelli che sono i temi ambientali e principali promotrici del cambiamento verso una moda più circolare. È da questo target che emerge l'interesse verso prodotti second hand e sostenibili, oltre ad una particolare attenzione alle pratiche di produzione e ai processi trasparenti.

Infine, il tema del greenwashing è stato recentemente reso noto anche dalle sanzioni dell'AGCM nei confronti di diverse aziende, rappresentando una sfida cruciale per l'intera filiera tessile. "In questo contesto" sottolinea Marta Macchi, Communications, Marketing & Sales Manager di Erion "Erion Textiles si pone come partner strategico per aiutare le aziende a navigare nel complesso panorama della sostenibilità, promuovendo un approccio concreto e orientato all'economia circolare. Attraverso soluzioni innovative per la gestione responsabile dei rifiuti tessili e la creazione di processi trasparenti e verificabili, vogliamo supportare il settore moda nel trasformare le sfide ambientali in opportunità di crescita e credibilità. Aiutiamo i nostri Soci non solo a rispettare le regole, ma anche a ispirare fiducia attraverso azioni tangibili, anche piccole, in grado di dimostrare un primo impegno per l'ambiente che ci circonda."

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