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Gas, aumento GNL e recupero stoccaggi migliorano prospettive a breve termine per l'Europa

- di: Teleborsa
 
Le importazioni di gas nell'UE sono aumentate di quasi il 10% nel secondo trimestre del 2025, rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso, in gran parte a causa delle importazioni record di gas naturale liquefatto (GNL). Lo afferma l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (ACER) nel suo ultimo rapporto.

I flussi di gasdotti dalla Norvegia sono stati in linea con quelli osservati lo scorso anno. L'offerta da Azerbaigian, Algeria e Libia è diminuita marginalmente, mentre i flussi dal Regno Unito sono aumentati.

Le importazioni di GNL sono aumentate di oltre un terzo su base annua, sostenute dai prezzi competitivi degli hub, dalla debolezza della domanda in Asia e dall'espansione della capacità di liquefazione degli Stati Uniti.

Nelle importazioni tramite gasdotto non si sono osservate variazioni significative, ad eccezione delle forniture russe all'UE, diminuite del 45% su base annua a seguito della scadenza dei contratti di transito attraverso l'Ucraina. Le consegne ora raggiungono l'UE solo attraverso il gasdotto TurkStream.

I prezzi medi all'ingrosso del gas sono diminuiti di oltre il 20% rispetto al primo trimestre 2025, a seguito di un inverno caratterizzato da prezzi elevati. La volatilità dei prezzi si è attenuata, pur rimanendo relativamente elevata, mentre le differenze di prezzo regionali si sono ampliate.

La variazione regionale dei prezzi spot del gas è infatti aumentata per riflettere la necessità di attrarre flussi transfrontalieri e carichi di GNL con l'inizio della stagione di iniezione di gas nell'UE e in Ucraina. L'Ucraina ha fatto maggiore affidamento sulle importazioni dai mercati del gas dell'UE limitrofi, cercando di rifornire i propri stoccaggi e compensando al contempo l'interruzione della produzione interna causata dagli attacchi russi ai suoi asset di gas.

La necessità di rifornire gli stoccaggi, la perdita dell'approvvigionamento di gas russo e i flussi successivi verso l'Ucraina hanno fatto sì che i mercati italiano e dell'Europa centrale applicassero prezzi con premi rilevanti per attrarre carichi spot di GNL (Italia) e flussi transfrontalieri dall'Europa occidentale.

Guardando ai prossimi mesi, l'ACER sottolinea che - se gli attuali afflussi di GNL e i livelli di iniezione negli stoccaggi continueranno - è probabile che l'Europa entri nell'inverno con riserve consistenti. Tuttavia, permangono dei rischi: condizioni meteorologiche estreme, interruzioni delle principali fonti di approvvigionamento o instabilità geopolitica potrebbero alterare la traiettoria. Dal lato dell'offerta, la prevista espansione della produzione globale di GNL tra la fine del 2025 e il 2026 potrebbe contribuire ad allentare la pressione.
 

 

 

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