Coronavirus, parte negli USA la fase 3 di sperimentazione del vaccino

 
La corsa dell'intero mondo scientifico per trovare il vaccino contro il Coronavirus continua e oggi arriva la notizia di un nuovo e importante passo direttamente dal sito dell'Istituto di Sanità Nazionale degli Stati Uniti. È infatti arrivato l'annuncio della partenza della fase 3 di sperimentazione clinica sull'essere umano per uno dei vaccini anti Covid-19, per la precisione quello sviluppato dall'azienda statunitense Moderna in stretta collaborazione con il Niaid, l'Istituto Nazionale Malattie Infettive degli USA.

La nuova fase di sperimentazione sarà effettuata su un campione di 30.000 pazienti sani scelti su base volontaria in 89 località, nella speranza di avere risultati nel minor tempo possibile su efficacia e sicurezza.

Uno step estremamente promettente, con Moderna che ha chiarito come un vaccino contro il Coronavirus efficace e sicuro potrebbe essere prodotto in circa 500 milioni di dosi ogni anno fino ad arrivare al miliardo per l'inizio del 2021.

Lo svolgimento della sperimentazione comprenderà l'iniezione di due iniezioni (una ogni 4 settimane) ai pazienti: il 50% riceverà il vaccino mentre l'altra metà un placebo, con ricercatori e volontari che non sapranno chi ha ricevuto cosa. Dopo ogni iniezione dovranno segnalare eventuali sintomi e in caso di sospetto, sottoporsi al tampone. Se sarà positivo, il partecipante sarà mandato in cura e monitorato.

Di questo ha parlato il medico Anthony Fauci, anche gestore del Niaid, in un'intervista alla CNN: "Arrivare a una terza fase di sperimentazione per un virus che non conoscevamo nemmeno a gennaio è incredibile, senza nemmeno compromettere la sicurezza del vaccino e la validità scientifica del progetto. Il gruppo dei volontari sarà composto da persone diverse, da 18 ai 65 anni oltre che ultra 65enni. Abbiamo parlato col presidente Trump della partenza della sperimentazione: non c'è ancora nessuna garanzia che il vaccino funzioni, per questo si fanno questi procedimenti ma le premesse sono buone grazie ai dati delle prime fasi".

"La buona notizia" - Continua Fauci - "è che ci sono diversi vaccini che sono in fase avanzata di sperimentazione perché ce n'è bisogno non solo per gli Stati Uniti ma per tutto il resto del mondo".
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