Oggi la Camera dei deputati sarà il teatro di una doppia mozione di sfiducia individuale nei confronti di due esponenti chiave del governo Meloni: il ministro della Giustizia Carlo Nordio e la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Due dossier politicamente delicati, che vedranno l'opposizione schierata compatta nel tentativo di colpire la tenuta dell’esecutivo.
Sfiducia a Nordio e Santanchè: oggi alla Camera la prova del voto per la ministra del Turismo
Tuttavia, i due casi seguiranno percorsi differenti. Per Nordio è prevista soltanto la discussione generale sulla mozione presentata da Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), senza che si arrivi al voto. Diverso il destino di Santanchè: la sua posizione sarà sottoposta al giudizio dell'Aula, con le opposizioni che chiedono ufficialmente la rimozione dall’incarico.
Una giornata dal forte peso politico, che segnerà non solo la tenuta della maggioranza, ma anche il consolidamento di una strategia comune tra le forze di opposizione.
Le accuse a Santanchè e il fronte dell’opposizione
La mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo è stata depositata dal Movimento 5 Stelle, con l’adesione del Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa. Il motivo principale delle contestazioni riguarda la gestione delle sue attività imprenditoriali e il presunto conflitto d’interessi legato alla sua ex società Visibilia, che si occupa di editoria e pubblicità.
La ministra è accusata di aver occultato la crisi finanziaria di Visibilia, società da lei fondata e guidata fino al 2022, e di aver ricevuto fondi pubblici nonostante le difficoltà economiche del gruppo. Le opposizioni ritengono che il suo ruolo nel governo sia incompatibile con la trasparenza e il decoro istituzionale richiesti ai membri dell’esecutivo.
A questo si aggiungono i dubbi sulla gestione ministeriale: il settore turistico, nonostante il buon andamento delle presenze, è al centro di diverse polemiche sulle strategie adottate dal ministero. Tra i dossier più contestati vi è la promozione del portale Italia.it, costato milioni di euro e considerato inefficace.
La difesa della maggioranza e la posizione di Meloni
Dal canto suo, la ministra ha sempre respinto le accuse, parlando di un attacco politico strumentale. Durante le interviste più recenti, ha sottolineato che Visibilia non ha mai ricevuto fondi pubblici mentre lei era al vertice, e che le difficoltà finanziarie della società sono successive alla sua uscita.
Il governo, con Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, ha già fatto sapere che voterà compatto contro la sfiducia, blindando Santanchè. Giorgia Meloni ha ribadito più volte la sua fiducia nella ministra, sottolineando che non c’è alcun motivo per rimuoverla dall’incarico.
Tuttavia, la vicenda ha aperto crepe interne alla maggioranza, con alcuni esponenti del centrodestra che in privato manifestano perplessità sulla gestione del caso. Il voto di oggi sarà un test anche per misurare la coesione del governo, verificando se vi saranno defezioni o malumori.
Il caso Nordio: la giustizia al centro dello scontro
Parallelamente, l’opposizione ha portato in Aula anche il caso di Carlo Nordio, ma con una strategia differente. La mozione di sfiducia contro il Guardasigilli, presentata da Alleanza Verdi e Sinistra, non verrà votata oggi, ma sarà oggetto di una discussione generale.
Le critiche nei confronti di Nordio riguardano principalmente la sua riforma della giustizia, in particolare la proposta di separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti, che ha sollevato un acceso dibattito tra politica e magistratura. Al centro dello scontro anche la sua posizione sulle intercettazioni, con la volontà del ministro di limitarne l'uso per evitare presunti abusi mediatici.
Il tema ha diviso persino la maggioranza: se da un lato la Lega e Forza Italia sostengono la riforma, dall’altro Fratelli d’Italia sembra più prudente nel voler evitare uno scontro frontale con la magistratura. Il dibattito di oggi potrebbe quindi offrire nuovi spunti di confronto, anche se l’assenza di un voto rende il caso Nordio meno immediato rispetto a quello di Santanchè.
I numeri in Aula: la sfiducia sarà respinta?
Sul piano numerico, il governo Meloni può contare su una solida maggioranza alla Camera, rendendo altamente improbabile l'approvazione della mozione di sfiducia contro Santanchè. Tuttavia, il voto sarà importante per verificare eventuali dissensi all’interno della coalizione.
Se il centrodestra dovesse registrare assenze o voti contrari, il segnale sarebbe significativo, indicando una possibile fragilità politica. Per le opposizioni, invece, il voto rappresenta l'occasione di mostrarsi unite e compatte contro il governo, consolidando un asse comune che potrebbe rivelarsi strategico in vista delle future battaglie parlamentari.
Indipendentemente dall’esito, la giornata di oggi si preannuncia come un importante test di tenuta per il governo e per la leadership di Giorgia Meloni, in un momento in cui i rapporti tra politica e giustizia sono sempre più tesi.