Il costo del nickel vola, mettendo in allarme i produttori

- di: Redazione
 
L'attacco russo all'Ucraina sta avendo effetti devastanti sui prezzi dell'energia, ma anche su quelli di molte altre materie prime, come il rame, quasi il metallo industriale più importante, che, lunedì, al London Metal Exchange, ha toccato il suo massimo storico, a 10.070 dollari per tonnellata. Lo stesso sta accadendo allo zinco, le cui quotazioni sono vicine al record.
Ma nessuna materia prima ha registrato aumenti come il nickel, metallo che, con il suo punto di fusione molto elevato, ha una vasta gamma di applicazioni (acciaio inossidabile, monete, cavi, turbine a gas e rivestimenti).

I produttori di automobili in allarme per via del prezzo del nickel

Il nickel ha subito tali impennate del prezzo da costringere la borsa londinese dei metalli a sospendere le negoziazioni a tre mesi. Dopo avere toccato anche i 101.365 dollari per tonnellata, il nickel è sceso sino a 80.000 dollari a tonnellata.

A condizionare l'andamento del prezzo è la situazione in Ucraina, poiché la Russia è il terzo produttore mondiale di nickel (ma anche quello che ne fornisce di più alta qualità) , dopo l'Indonesia e le Filippine, rappresentando da sola poco meno del 10% della produzione mondiale. Le oscillazioni sono tali da spingere la London Metal Exchnge a prendere in considerazione la chiusura per qualche giorno, cercando anche di adottare iniziative per affrontare il nodo delle prossime consegne.

La volatilità del prezzo sarebbe conseguenza anche delle operazioni di investitori che, aspettandosi un calo del prezzo e investendo su questa ipotesi, sono stati colti di sorpresa dagli aumenti e, quindi, costretti ad acquistare per chiudere le loro posizioni.
Il timore che il prezzo del nickel rimanga su livelli elevati è forte, perché, senza il canale russo, gli acquirenti dovranno procurarselo altrove. Le prime vittime di questa situazione potrebbero essere le case automobilistiche - già alle prese con problemi per la catena di approvvigionamento - , soprattutto quelle che producono veicoli elettrici.

Sebbene la Russia non sia il più grande produttore a livello mondiale, è comunque quello che ne fornisce di più alta qualità, un componente chiave nella produzione di batterie per veicoli elettrici.
Il maggiore fornitore russo è Nornickel (la più grande compagnia metalmeccanica e mineraria del Paese), che si ritiene rappresenti fino al 15% delle forniture globali di nickel di alta qualità.
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