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Il cuore digitale del dono: Nexi presenta “Dona Italia” e accende il dialogo tra finanza, Terzo Settore e istituzioni

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Il cuore digitale del dono: Nexi presenta “Dona Italia” e accende il dialogo tra finanza, Terzo Settore e istituzioni

La Sala Refettorio della Biblioteca “Nilde Iotti” della Camera dei Deputati è apparsa, fin dal mattino, un crocevia pulsante tra passato e futuro. Gremita, senza una sola sedia vuota, ha ospitato l’evento di lancio di Dona Italia, il nuovo progetto firmato Nexi che mette la tecnologia al servizio dei donatori e del Terzo Settore. Sul tavolo, un oggetto tanto semplice quanto potenzialmente rivoluzionario: un QR-code a forma di cuore, strumento e simbolo di una nuova stagione del dono.

Il cuore digitale del dono: Nexi presenta “Dona Italia” e accende il dialogo tra finanza, Terzo Settore e istituzioni

L’indagine , presentata da Nexi con il supporto dell’Istituto Italiano della Donazione e del suo Osservatorio sul Dono, ha attratto esponenti di spicco della società civile, rappresentanti della finanza, associazioni e autorità istituzionali. In un Paese che ha fatto della generosità una delle sue cifre culturali, l’urgenza di rinnovarne le modalità di espressione passa oggi inevitabilmente dalla capacità di innovare, semplificare e digitalizzare.

Il dono si evolve: numeri e ostacoli di un cambiamento necessario

L’evento è stato anche l’occasione per presentare i dati dell’indagine condotta da Nexi in collaborazione con l’Istituto Italiano della Donazione. Il quadro restituito è nitido: se da un lato si registra un calo del 10% dei donatori nel periodo 2008–2023, dall’altro emergono segnali di apertura verso nuovi strumenti. Il 53% degli italiani ha già utilizzato almeno una volta canali digitali per le donazioni, il 42% ne apprezza in particolare la tracciabilità, utile anche in ottica fiscale.

Eppure, la resistenza all’innovazione resta forte. Il contante domina ancora durante gli eventi in presenza (43% delle donazioni), contro il 21% effettuato tramite POS o smartphone, e appena il 17% attraverso strumenti digitali veri e propri. Una realtà che stride con il sorpasso storico del digitale sul contante avvenuto nel 2024, ma che trova spiegazione nella fotografia del Terzo Settore: oltre 126.000 enti iscritti al RUNTS, in gran parte con entrate inferiori ai 200 mila euro e con competenze tecnologiche spesso carenti. Il 73% degli enti evidenzia il bisogno di formazione, il 22% segnala la difficoltà nell’utilizzo di strumenti troppo complessi.

Un QR-code a forma di cuore per semplificare e rafforzare

È in questo contesto che Nexi propone Dona Italia: un QR-code innovativo, riconoscibile e semplice da utilizzare, pensato per rendere le donazioni immediate, accessibili e sicure. “Con Dona Italia mettiamo a disposizione degli italiani e degli Enti del Terzo Settore, a partire dai più piccoli, una soluzione concreta per semplificare il gesto del donare”, ha dichiarato Paolo Bertoluzzo, CEO del Gruppo Nexi (nella foto). “Non è solo un progetto tecnologico, ma un contributo al rafforzamento della coesione sociale e allo sviluppo economico del Paese”.

L’esperienza di donazione si articola in pochi passaggi: basta inquadrare il QR-code con lo smartphone, accedere alla pagina dedicata dell’ente sulle piattaforme Nexi, scegliere l’importo e completare la transazione. Tutti gli ETS iscritti al RUNTS potranno aderire, con Nexi che si farà carico dei costi di avvio e gestione. Il servizio sarà attivo da ottobre.

Il codice potrà essere utilizzato trasversalmente: su gadget, materiali di comunicazione, pagine web, eventi fisici, campagne TV o stampa. Una chiave semplice, che intercetta le abitudini digitali consolidate, per rendere il dono un gesto quotidiano e integrato.

Osnato: “Rendere visibile la generosità attraverso strumenti moderni”

Intervenuto all’incontro, il presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Marco Osnato, ha sottolineato l’importanza di una modernizzazione del dono in chiave digitale. “Il Terzo Settore italiano conta 360.000 enti, oltre 920.000 volontari e vale circa il 4% del PIL”, ha ricordato Osnato. “Un patrimonio di coesione e solidarietà che va accompagnato nella transizione, aggiornando le modalità con cui la generosità si esprime”.

Giorgetti: “Nexi ha dimostrato di saper fare una grande cosa”

A chiudere i lavori, con un intervento che ha unito il tono istituzionale a una visione ampia del rapporto tra economia e società, è stato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Dopo un passaggio ironico sul tema delle offerte in chiesa e delle regole fiscali che ne regolano il trattamento, Giorgetti ha centrato il cuore del messaggio: “Quando profit e non profit si uniscono, si arricchiscono entrambi. Da questo punto di vista Nexi ha dimostrato di saper fare una grande cosa”.

Una frase che riassume l’anima del progetto: abbattere le barriere tra mondi solo apparentemente lontani, costruendo strumenti condivisi, semplici e trasparenti. Perché il dono, per restare vivo, ha bisogno anche di infrastrutture solide. E il cuore, anche quando è un QR-code, può battere più forte se sostenuto dalla tecnologia giusta.

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