È morto Marino Golinelli, geniale industriale e visionario filantropo

- di: Redazione
 
Se n'è andato a 101 anni. Ma Marino Golinelli di vite ne ha vissute tante, da industriale a filantropo, da coraggioso imprenditore a convinto sostenitore di una formazione che uscisse dagli schemi ingessati della consuetudine.
Marino Golinelli ha sempre ricordato le sue origini (i genitori erano agricoltori: ''hanno lavorato sodo per fare studiare noi quattro fratelli) quasi a volere spiegare la caparbietà e la determinazione che lo hanno sempre accompagnato. Anche quando, ritiratosi dall'attività lavorativa (è stato il fondatore del colosso farmaceutico Alfasigma), si è dedicato agli altri, a costruire un mondo migliore, convinto che gli imprenditori non possono chiudersi nel loro mondo, ma devono dialogare con la società civile per renderla migliore.

Si è spento l'industriale e filantropo, Marino Golinelli

A lui si deve, tra le altre iniziative di cui è stato promotore nel tempo, la costruzione a Bologna dell’Opificio Golinelli, una cittadella della scienza dedicata soprattutto ai più giovani.
La sua storia è quello di un uomo dotato di una solida preparazione accademica, messa al servizio di non comuni capacità imprenditoriali. Nel giro di pochi anni, dopo la laurea di Farmacia, conseguita all'università di Bologna, ebbe l'intuizione e il coraggio di rilevare, nella città felsinea, un piccolo laboratorio (che avrebbe avuto inizialmente un solo dipendente, lui stesso) che, nel giro di pochi decenni, ha fatto portato a diventare un colosso mondiale della farmaceutica, l'Alfasigma, che oggi ha 2.800 dipendenti in 18 Paesi e ha un miliardo di fatturato.
Facendosi lui stesso rappresentante dello sciroppo che aveva cominciato a produrre, Golinelli cominciò a tessere rapporti con alcuni docenti dell'università di Bologna, con uno dei quali, Gaetano Salvioli, avvio la produzione del vaccino antitubercolare italiano.


Nominato Cavaliere del Lavoro nel 1979, nel 1988 ha costituito la Fondazione che porta il suo nome, con l’obiettivo di promuovere l’educazione e la formazione, di diffondere la cultura, di favorire la crescita intellettuale, responsabile ed etica dei giovani, i cittadini del futuro in un mondo globale.
Negli anni la Fondazione ha investito decine di miliardi di euro e lui, Marino Golinelli, spiegava il suo impegno a favore degli altri sostenendo - come disse in una intervista al Corriere della Sera - che ''ci sono ricchi che nascono pensando di avere solo diritti e invece avrebbero più di molti altri il dovere di restituire, aiutare. La cultura è un’azione verso gli altri, non verso se stessi''.

"Sulla mia pelle" - ha detto ancora - "ho potuto sperimentare quanto la formazione e le esperienze educative influiscano sul percorso evolutivo di un giovane: senza la passione per la chimica e per le scienze in generale, oggi forse non esisterebbe nulla di ciò che con impegno e determinazione ho contribuito a creare. Per tale motivo desidero rivolgermi prima di tutto a voi, ai giovani, per dirvi con forza di abbracciare senza paura la vita e partecipare attivamente alla costruzione del mondo che verrà, apportando fattivamente il vostro contributo".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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