Collezione autunno-inverno, l’istinto secondo Prada: quando la moda riscopre l’umano

- di: Matteo Borrelli
 
In un’epoca sempre più dominata dal digitale e dall’intelligenza artificiale, Prada ha deciso di volgere lo sguardo verso ciò che è più primordiale: l’istinto umano. La collezione autunno-inverno 2025, presentata alla Fondazione Prada di Milano, rappresenta un omaggio alla spontaneità e all’autenticità, con creazioni che esplorano il legame tra logica e istinto.

Una visione umana e romantica
Miuccia Prada (nella foto con il marito Patrizio Bertelli), parlando nel backstage dopo la sfilata, ha spiegato la filosofia dietro questa nuova collezione. “Abbiamo deciso di fare ciò che ci sembrava giusto, partendo dal concetto di salvare l’istinto e rimanere attaccati alla nostra umanità,” ha detto la stilista, che ha lavorato a stretto contatto con Raf Simons per sviluppare il progetto. “L’istinto è come un computer interno: una risposta perfetta che tiene insieme logica e cultura. Non è agire a caso, ma piuttosto il risultato di tutto ciò che abbiamo vissuto, studiato e interiorizzato”.
Il romanticismo viene reinterpretato non come qualcosa di sdolcinato, ma come un’espressione di emotività e immediatezza. “È la creatività senza troppe riflessioni, profondamente umana”, ha aggiunto Prada.

Contrasti stilistici e materiali innovativi
La collezione si distingue per un’audace combinazione di materiali e stili, dove tradizione e modernità si incontrano in accostamenti inaspettati.
Tra gli outfit spiccano i montoni indossati a pelle, simbolo di una connessione primordiale con la natura, e i cappotti di tweed con colli di pelliccia tagliati a vivo, evocativi di un passato remoto. Le camicie a scacchi, i gilet di montone e i pantaloni sartoriali si combinano con stivali texani e bomber in nylon foderati di pelliccia, creando un dialogo tra casual e formale.
Anche gli accessori raccontano una storia: maglie decorate con amuleti metallici, patchwork in pelle per giacche e pantaloni, e stivali che mescolano dettagli floreali a un design deciso e robusto.
Raf Simons ha descritto il processo creativo come un viaggio per “liberare la spontaneità”, aggiungendo: “Ci piace abbinare le idee in modo insolito e nuovo, creando incontri tra elementi apparentemente opposti”.

Un set che racconta l’essenza del progetto

La sfilata si è svolta in un contesto che amplifica i contrasti della collezione: una struttura industriale realizzata con tubi innocenti si alternava a morbidi tappeti con fantasie floreali, creando un equilibrio tra rigore e calore. Gli spazi, progettati per essere intimi e accoglienti, invitavano gli ospiti a immergersi nell’atmosfera emotiva della collezione.

Una riflessione sulla moda e sul futuro
Questa collezione rappresenta un invito a riscoprire ciò che ci rende umani, in un momento in cui la tecnologia rischia di oscurare l’essenza delle emozioni. Prada celebra l’istinto come una forza creativa, capace di coniugare passato e futuro, logica e spontaneità.
“Stimolare il buono, mantenere idee e passioni vive: è questo il nostro obiettivo,” ha concluso Miuccia Prada. Con questa collezione, la maison dimostra che la moda può essere un linguaggio universale per esprimere ciò che è autenticamente umano.

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