Come essere la sposa più trendy della stagione dei matrimoni 2023

- di: Barbara Bizzarri
 

Questo è un periodo eccellente per innamorarsi: non si sono mai visti abiti da sposa tanto favolosi da perdere la testa come in questo periodo, quindi meglio approfittarne, dopo i tre anni di penuria festaiola causa pandemia. 
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er la nuova ondata di spose attente alla moda, il Santo Graal non è più un abito pomposo ispirato da una principessa Disney (o da una meringa), ma una creazione del proprio stilista preferito: sembra proprio che le spose post-covid abbiano trascorso molto meno tempo a tormentarsi sulla lunghezza del loro strascico o sul numero di strati di taffetà nel loro abito, quanto piuttosto a decidere quale brand, fra i preferiti, merita di essere scritto sull'etichetta.

Come essere la sposa più trendy della stagione dei matrimoni 2023

L’ultimo esempio eclatante arriva dal recentissimo matrimonio royal avvenuto in Giordania: Al Hussein, figlio di Abdallah e della regina Rania, ha sposato Rajwa al Saif in una sontuosa cerimonia tradizionale a Palazzo Zahran. La sposa indossava un abito spettacolare dello stilista libanese Elie Saab, con lungo strascico e scarpe basse, una scelta di stile insolita ma molto classy.  Il trend attuale conferma che le spose stanno abbandonando le tradizionali boutique da sposa (ogni città ne ha una) a favore dei grandi nomi della moda: "La nostra cliente è alla ricerca di un approccio moderno all'abbigliamento da sposa che rifletta davvero il loro stile personale, che sia romantico, oppure da pioniere della moda", afferma Liane Wiggins, responsabile dell'abbigliamento femminile per il celeberrimo brand inglese Emilia Wickstead, per cui l'offerta da sposa spazia dal completely bespoke, per cui l’azienda collabora con i clienti per sviluppare tessuti unici, agli abiti prêt-à-porter che possono essere acquistati there and then.

È questo aspetto più economico (un abito da sposa lungo di Roksanda Ilincic, per esempio, può essere tuo per meno di duemila euro) a sedurre così tante spose moderne. Non solo perché rende un abito da sposa firmato una prospettiva molto più realistica, ma anche perché si tratta di una scelta veloce, senza stress e, soprattutto, senza i soliti, biblici, tempi di attesa.

Un’altra prova evidente del nuovo trend è il crollo di David's Bridal (il più grande rivenditore di abiti da sposa in America, con negozi anche nel Regno Unito), che ha presentato istanza di fallimento il mese scorso: citando l'aumento di "spose che optano per abiti da sposa meno tradizionali", il rivenditore ha confermato che i suoi classici abiti bianchi non sono più ricercati come una volta.

Naturalmente, la ‘fashion bride’ non è un fenomeno nuovo. Vivienne Westwood ha considerato il settore sposa una parte fondamentale della sua mission di star iconica della moda dal 1990, quando, con il suo compagno Andreas Kronthaler, è stata inondata dalle richieste di clienti in cerca di un abito da indossare il giorno del loro matrimonio. Il brand continua a offrire un servizio su ordinazione, con le future spose invitate a scegliere tra ben dodici abiti chiave da adattare alle proprie esigenze.

A questo punto, non resta che dare un’occhiata alle collezioni da sposa dei tuoi stilisti preferiti, dagli abiti ondulati vagamente vittoriani di Cecilie Bahnsen alle combo pantaloni e blazer infinitamente cool di Christopher Kane: questo nuovo approccio rende l'estetica da sposa più dinamica e carica di personalità. Per Kane, il focus è consentire alle donne di anteporre alla tradizione il proprio senso dello stile: "Io disegno per le spose che vogliono sentirsi sé stesse il giorno del loro matrimonio, donne che vogliono guardare le foto del matrimonio e provare gioia, non rimpianto" (ovviamente si parla di vestiti, per la scelta del coniuge decliniamo ogni responsabilità).

Stesso discorso per Nensi Dojaka, famosa per i suoi abiti "naked” (trend 2024: prendere nota), inconfondibilmente unici: "Se vuoi un look delicato, femminile ed elegante, allora questa collezione fa per te", ha detto la stilista albanese della sua collezione sposa, lanciata con il colosso dell’e-commerce Mytheresa. I bestseller includono abiti in pizzo e opzioni in paillettes, confermando che i moderni abiti da sposa sono disponibili in tutti gli stili e in tutte le forme.

Una tendenza ripresa da Dior che merita una menzione, pur non essendo una novità assoluta (quello creato da Versace negli Anni Ottanta resta un mito imprescindibile), è l’abito da sposa nero, nel più puro stile goth-chic: una rivisitazione molto interessante dello stile rinascimentale, caratterizzata da lussuosi ricami e una lunga gonna effetto panier aperta davanti. Lo spacco frontale è una delle tendenze top del 2024, mentre nel 2023 resiste ancora, ma per poco, lo spacco laterale.

Per le spose che vogliono dire ‘lo voglio’ soprattutto all'abito da sposa prêt-à-porter, un buon inizio è individuare i brand e i designer più amati, oppure quelli che hai sempre fantasticato di indossare, e individuare la proposta più allettante. La categoria si sta rivelando preziosa per tutti i brand (Wickstead ha addirittura affermato che gli abiti da sposa hanno tenuto a galla il marchio durante i tempi più difficili del Covid), e proporre una bridal collection è un ormai un must per ogni stilista: non resta che scegliere, senza dimenticare il vintage, altro protagonista indiscusso per le bride-to-be del 2023. Corsetti, spalline imbottite Anni Ottanta, piume e frange da Grande Gatsby sono assolutamente cool e lo saranno anche nel 2024. 

Tags: moda
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