Moda italiana, export: Sace stima crescita di 3,7% medio nei prossimi tre anni

- di: Barbara Bizzarri
 
Sace, in occasione dell'imminente partenza del Micam e degli altri saloni di Fieramilano Rho, pubblica un focus sull’andamento dell’export della moda italiana, ovvero tessile, abbigliamento, pelli e accessori. Nei primi sei mesi dell’anno, il valore delle esportazioni del settore è aumentato del 5,6%, oltre l’accelerazione dell’export totale (+4,1%), trainato dai segmenti abbigliamento e pelli-accessori.

Moda italiana, export: Sace stima crescita di 3,7% medio nei prossimi tre anni

Secondo le stime dell’Ufficio Studi del Gruppo controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, la crescita dell’intero 2023 dovrebbe risultare del 4,6%: per il prossimo triennio Sace prospetta un +3,7% in media, «sostenuto dall’attenzione crescente delle imprese verso la qualità e la sostenibilità».

Si segnala, tuttavia, anche un lieve calo della produzione (-4,8%) nei primi sette mesi dell'anno. A livello di comparti, si osservano però delle eterogeneità, con l'abbigliamento che ha segnato un leggero incremento tendenziale (+1,6%). «In generale - commentano da Sace - la dinamica negativa sta risentendo del raffreddamento del ciclo manifatturiero, che riflette a sua volta sia un calo fisiologico, dopo la forte ripresa post-Covid, sia la perdita del potere d’acquisto dei consumatori, causato dall’inflazione elevata».

Nella prima metà dell’anno il fatturato del fashion nazionale ha proseguito la crescita: +7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che però mostra un rallentamento, dopo gli incrementi a doppia cifra di un anno prima. La performance positiva, superiore alla media del manifatturiero (+3%), è stata particolarmente vivace per l’abbigliamento (circa +17%), che ha compensato la dinamica più debole delle pelli e del tessile.

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