Cambio di passo per il brand di Rosso: non-compete fino a fine anno, rotta su canali diretti e posizionamento premium.
Dopo mesi di attesa, Diesel prepara l’ingresso di Andrea Rigogliosi, oggi global head of retail and commercial di Miu Miu. L’operatività piena è attesa a inizio 2026, allo scadere del patto di non concorrenza. “Nessun commento ufficiale dalla maison”.
Un ceo “importato” dal lusso
Il profilo è quello del manager abituato a presidiare il valore: anni di guida commerciale in Dior tra Italia e Francia, quindi president Europe in Fendi e, dal 2024, responsabilità globali in Miu Miu. È la tessera che mancava nella strategia di posizionamento premium di Diesel: salire di livello senza tradire le radici pop e denim.
Un cantiere aperto da anni
Massimo Piombini aveva avviato il rilancio dal 2020, poi nel 2022 era subentrato Eraldo Poletto, uscito dopo pochi mesi. Da allora la poltrona di ceo era rimasta vacante. L’arrivo di Rigogliosi sarà il terzo cambio in cinque anni: segnale di un riassetto profondo, non cosmetico.
La rotta: più valore, più diretto
Nel 2024 il gruppo ha registrato 1,8 miliardi di ricavi e 1,7 miliardi di vendite nette, con flessione legata al wholesale e crescita dei canali diretti. In pratica: meno dipendenza dai multimarca, più controllo su esperienza e prezzo. È il terreno naturale per un manager formato nel lusso.
Martens alza l’asticella, l’esecuzione fa la differenza
Sotto la direzione creativa di Glenn Martens il marchio ha guadagnato attenzione con sfilate ad alto impatto, capsule e drop mirati. Ora servono margini: distribuzione selettiva, retail esperienziale, pricing power, CRM e community. Qui l’esperienza maturata tra Dior, Fendi e Miu Miu diventa leva concreta.
I prossimi snodi
Calendario: ingresso operativo dopo il non-compete, atteso nel primo trimestre 2026. Mercati chiave: focus su Giappone e Nord America, dove le performance più recenti sono state solide. Mix canali: spinta al direct-to-consumer con selezione del wholesale e investimenti in CRM.