Nel 2021 le rimesse dei migranti toccheranno i 589 miliardi di dollari

- di: Redazione
 
Nel 2021 le rimesse dei migranti - il cui numero è diminuito a livello globale - ammonteranno a 589 miliardi di dollari. Secondo l'ultimo rapporto della Banca Mondiale i migranti dai Paesi poveri inviano tre volte più soldi di tutti gli aiuti ufficiali allo sviluppo spesi dai Paesi ricchi di tutto il mondo.

Migranti: secondo la Banca Mondiale, le rimesse a fine anno raggiungeranno quota 589 miliardi di dollari

Anche per questo la Banca Mondiale ne sottolinea "l'importanza" come baluardo contro la crisi economica che colpisce attualmente i Paesi a basso e medio reddito.
L'istituzione, che ha sede a Washington, invita i governi a "facilitare questi trasferimenti" per sostenere la ripresa globale, sottolineando che sono "un'ancora di salvezza essenziale per la spesa delle famiglie in cibo, salute e istruzione durante i periodi di difficoltà economica".

L'aumento delle rimesse è attribuito a due cause principali: in primo luogo, la vigorosa ripresa economica nei Paesi ospitanti, gli Stati Uniti e l'Europa, aiutata da importanti piani di sostegno dei rispettivi governi, e le esigenze delle famiglie dei Paesi poveri, duramente colpiti dalla pandemia di Covid-19.

I flussi di denaro stanno aumentando del 21,6% in America Latina e nei Caraibi, in particolare nei Paesi che hanno accolto migranti in transito verso gli Stati Uniti negli ultimi mesi, in particolare in Messico. Cosa che suggerisce che una parte del denaro sia stata utilizzata per pagare i trafficanti di esseri umani. L'altra ipotesi è l'arrivo massiccio in questi Paesi di lavoratori americani in regime di smart working durante il confinamento, che avrebbe comportato significativi trasferimenti di valuta.

Gli aumenti sono più specifici per alcune regioni, come quelle dei paesi del Golfo e della Russia, le cui economie stanno beneficiando dell'aumento del prezzo del petrolio, o per Paesi in crisi come il Libano o lo Yemen. Nel resto del mondo l'aumento è compreso tra il 5% e il 10%, fatta eccezione per l'Asia orientale (esclusa la Cina) dove dovrebbe aumentare solo dell'1,4%.
I trasferimenti dovrebbero continuare ad aumentare nel 2022, ma a un ritmo più lento a causa della fine dei piani di stimolo fiscale
I migranti vanno a lavorare all'estero nonostante costi esorbitanti. È stato accertato che un cittadino del Bangladesh paga l'equivalente di venti mesi del suo stipendio ad agenti in Arabia Saudita per trovare lavoro.
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