Volano i profitti di Meta, più che raddoppiati nel primo trimestre

- di: Redazione

26/04/2024

I profitti nel primo trimestre del 2024 di Meta, la società madre di Facebook e Instagram, sono più che raddoppiati, grazie a maggiori ricavi pubblicitari e ad un aumento del 6% sul prezzo medio degli annunci sulle sue piattaforme. Meta Platforms ha guadagnato 12,37 miliardi di dollari, ovvero 4,71 dollari per azione, nel periodo gennaio-marzo.

Volano i profitti di Meta, più che raddoppiati nel primo trimestre

Si tratta di un aumento rispetto a 5,71 miliardi di dollari, o 2,20 dollari per azione, nello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono aumentati del 27% a 36,46 miliardi di dollari da 28,65 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano in media utili di 4,32 dollari per azione su un fatturato di 36,14 miliardi di dollari.

Per quanta riguarda il secondo trimestre dell'anno, Meta pensa di registrare ricavi compresi tra 36,5 e 39 miliardi di dollari. Meta, inoltre, ha anche reso noto di prevedere che le spese in conto capitale, per l'anno in corso, saranno maggiori delle previsioni per i suoi investimenti nell’intelligenza artificiale. Più in particolare, si prevedono spese tra 35 e 40 miliardi di dollari, quando, secondo la precedente previsione, sarebbero state comprese tra 30 e 37 miliardi di dollari.

La previsione conferma quindi la scelta dell'azienda di puntare sull'Intelligenza artificiale per quello che il CEO Mark Zuckerberg definisce ''l’assistente AI più intelligente che puoi utilizzare liberamente''.
Un altro dato importante è relativo al numero delle persone che utilizzano le app di Meta e che continua ad aumentare. Le app che coinvolgono Facebook, Instagram. WhatsApp e Messenger a marzo contavano una media di 3,24 miliardi di utenti. Prosegue intanto il piano di dimagrimento della forza lavoro di Meta che a marzo aveva 69.329 dipendenti, con un calo del 10% su base annua.

Tags: meta, economia

Notizie dello stesso argomento

Trovati 113 record

Pagina

...

Economia e Finanza

15/12/2025

Settimana decisiva per i mercati: banche centrali e dati chiave