Powell frena l’idea di un nuovo taglio a dicembre. Futures piatti, big tech al varco tra utili e incertezze geopolitiche.
(Foto: Jerome Powell, presidente della Fed).
Dopo la decisione della Federal Reserve di ridurre di 25 punti base il tasso di riferimento nell’intervallo 3,75%–4,00%, il mercato statunitense ha scelto la cautela. I futures su S&P 500 e Nasdaq viaggiano in equilibrio, mentre il Dow Jones mostra un tono più debole. La parola d’ordine è attesa.
Un taglio senza euforia
Il presidente della Fed ha raffreddato le aspettative su un nuovo intervento a breve: “Un’ulteriore riduzione a dicembre non è affatto scontata”, ha dichiarato Jerome Powell. Il messaggio è chiaro: prima dei prossimi passi servirà valutare l’evoluzione di inflazione, crescita e lavoro.
Listini in equilibrio, volatilità sotto traccia
La seduta precedente ha consegnato un quadro misto: Dow in lieve calo, S&P 500 pressoché invariato e Nasdaq in moderato rialzo. Sul fronte obbligazionario, il Treasury decennale si muove poco sopra il 4%, riflettendo attese meno aggressive su nuovi allentamenti.
Big tech alla prova degli utili
La stagione delle trimestrali mette al centro i campioni della tecnologia. Alphabet ha stupito con ricavi sostenuti da pubblicità e cloud, mentre Microsoft ha evidenziato domanda robusta nei servizi cloud a fronte di costi in aumento. Meta ha indicato capex più elevati e una pesante voce straordinaria, innescando prese di profitto. A ruota sono attesi i numeri di Apple e Amazon, veri driver del sentiment nel comparto.
Inflazione e geopolitica restano fattori chiave
Il percorso di rientro dei prezzi non è lineare e il mercato del lavoro mostra segnali di raffreddamento. Sullo sfondo, i colloqui tra Washington e Pechino su dazi, tecnologia e catene di fornitura alimentano la sensibilità del mercato alle notizie geopolitiche.
Cosa guardano ora i gestori
Gli operatori cercano conferme da margini, guidance e capex dei colossi tech, con particolare attenzione ai progetti di intelligenza artificiale. In assenza di sorprese positive, la combinazione di valutazioni già piene e policy prudente può tradursi in range trading e selettività crescente.
Implicazioni operative
In questa fase la disciplina conta più dell’entusiasmo: diversificazione, monitoraggio della volatilità e attenzione alla qualità degli utili diventano leve decisive. La traiettoria dei tassi dipenderà dai dati: se l’atterraggio sarà morbido, il mercato potrà riaccendere i motori; in caso contrario, servirà riposizionarsi con rapidità.