Cina positiva, Seul sopra 3.900. Mumbai frena. Dollaro tonico su yen e yuan, oro in assestamento. Futures europei cauti dopo la corsa del petrolio.
Chiusura d’Asia vivamente tonica nella seduta di oggi venerdì 24 ottobre: gli indici principali archiviano la settimana tra acquisti selettivi e prese di profitto, mentre il mercato prezza petrolio ancora alto e dollaro in rafforzamento. In controluce, la conferma di un faccia a faccia USA-Cina spinge il sentiment, ma non cancella la prudenza sulle prossime mosse di tassi e commercio globale.
Giappone
Nikkei 225 in progresso a 49.334,78 punti. Il listino resta su livelli storicamente elevati, sostenuto da tecnologia e consumi. Un gestore di Tokyo osserva: “La spinta politica si vede, ma a questi prezzi gli utili devono sorprendere in positivo”, ha detto, richiamando la necessità di risultati trimestrali solidi per consolidare il rally.
Cina e Hong Kong
Shanghai Composite in chiusura a 3.938,98, Shenzhen in lieve progresso; a Hong Kong l’Hang Seng archivia la sessione a 26.122,10. Dopo i segnali di continuità dalla pianificazione economica, il mercato scommette su stimoli mirati e su un parziale sollievo per il comparto immobiliare. Un analista locale riassume: “Gli investitori premiano i titoli con bilanci più puliti; il resto resta un cantiere”.
Corea del Sud
Kospi sopra quota 3.931,60, con tecnologia e auto in evidenza sulla scia del Nasdaq e dei segnali distensivi tra Washington e Pechino. Il superamento intraday dei 3.900 ha attirato acquisti sistematici.
India (Mumbai)
A Mumbai prevale la cautela dopo i massimi: Sensex in area 84.5 mila punti e Nifty 50 poco sotto 25.900, con prese di profitto su difensivi e consumi. Un trader ha spiegato: “Dopo sei sedute forti era fisiologico tirare il fiato; aspettiamo conferme su export e utili”.
Sud-est asiatico e Oceania
Straits Times (Singapore) chiude a 4.433. Thailandia in progresso con il SET a 1.314,54. Vietnam arretra a 1.669,76 sul VN-Index dopo i recenti rialzi. Australia in lieve calo: ASX 200 a 9.019. Taiwan oggi chiusa per festività.
Valute: dollaro in rimonta su yen e yuan
Il dollaro rafforza il passo: USD/JPY in area 152,88, con lo yen debole che favorisce il listino giapponese; USD/CNY a circa 7,124. L’indice del dollaro si muove verso 99. L’euro oscilla in un canale di consolidamento in attesa dei dati USA sull’inflazione.
Materie prime: petrolio alto, oro si assesta, gas stabile
Brent sul 65,7 $/bbl dopo la fiammata legata alle nuove sanzioni americane su colossi russi; WTI in scia. L’oro spot si assesta in area 4.116 $/oz dopo una settimana volatile. Il gas TTF europeo resta intorno a 32 €/MWh, con volatilità contenuta.
Futures sull’apertura europea
I futures indicano un avvio cauto per l’Europa: Euro Stoxx 50 poco sopra la parità, Dax invariato, Ftse 100 sui massimi storici relativi, Ftse Mib stabile dopo il rally della vigilia. Il momentum resta legato a energia, banche e tecnologia, con i desk che monitorano cambio euro/dollaro e curve dei rendimenti.
Perché conta per l’Europa
Asia solida su tech e auto, Cina in recupero tattico, India a trazione export: sono segnali che l’azionario europeo guarda con favore. Se il petrolio rimane alto ma non esplosivo e il dollaro non accelera, i listini UE partono con vento in poppa, a patto che gli utili confermino la narrativa.