“Memorabile. Ipermoda” al MAXXI: una celebrazione della moda contemporanea
- di: Barbara Bizzarri
Nell’iconica cornice del MAXXI di Roma, a dieci anni dalla mostra Bellissima, si inaugura Memorabile. Ipermoda, un progetto curato da Maria Luisa Frisa, critica e studiosa della moda, in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. L’iniziativa stabilisce un ponte simbolico tra Roma, culla dell’Alta Moda, e Milano, capitale della moda contemporanea, colmando un vuoto espositivo nel panorama culturale italiano dedicato alla moda.
“Memorabile. Ipermoda” al MAXXI: una celebrazione della moda contemporanea
Il titolo della mostra, Memorabile, richiama il desiderio di meraviglia che caratterizza la moda odierna. Come sottolinea la curatrice: "Memorabile è l’emozione per quei manufatti che costituiscono l’architettura più prossima al nostro corpo. Memorabile è il dialogo tra Ordinario e Straordinario, la costante riattivazione della moda e delle sue rappresentazioni".
L’esposizione, attraverso abiti, accessori, materiali d’archivio e video, esplora la moda come specchio e strumento di riflessione sui cambiamenti sociali, politici, economici e culturali. I temi centrali includono la relazione tra moda e tempo, la gestione degli archivi, il ruolo strategico dei direttori creativi nei grandi gruppi del lusso e la sfida cruciale della sostenibilità.
Maria Luisa Frisa, nel presentare il progetto, ha dichiarato: "Memorabile. Ipermoda cerca di restituire uno spaccato della ricchezza immaginativa e progettuale della moda degli ultimi anni. Sono onorata che questa mostra sia nel segno di una significativa azione di sistema tra MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e Camera Nazionale della Moda Italiana. In Italia, che la moda entri nel Museo assume un significato particolare: vuol dire riconoscere il valore che la moda ha nel sistema culturale contemporaneo".
Il percorso espositivo: architettura e moda in dialogo
La mostra si sviluppa nella Galleria 5 del MAXXI, uno spazio che guida il visitatore con una leggera pendenza, suggerendo un percorso fluido e continuo. L’allestimento sfrutta le particolarità architettoniche del museo, alternando prospettive e materiali contemporanei come teli lucidi simili al latex, in tonalità morbide ispirate al make-up. Questa combinazione crea un’atmosfera che unisce architettura e moda, in cui gli abiti si rivelano gradualmente al visitatore.
Le creazioni esposte rappresentano un dialogo tra haute couture e moda indipendente, senza gerarchie. Tra i protagonisti si trovano capi di Christian Dior sotto la direzione di Maria Grazia Chiuri, le interpretazioni di Schiaparelli di Daniel Roseberry, e quelle di Balenciaga guidate da Demna Gvasalia. Le esplorazioni concettuali di Jonathan Anderson e le proposte di Virgil Abloh per Louis Vuitton si affiancano alle visioni maschili di Thom Browne e Craig Green.
L’esposizione rende omaggio alla moda italiana con opere di Giorgio Armani, Miuccia Prada – ora affiancata da Raf Simons – e Dolce & Gabbana, che riattivano l’archivio collaborando con Kim Kardashian. Le nuove generazioni di designer trovano spazio con ACT N°1, Marco Rambaldi e le creazioni di Francesco Risso per Marni.
Un oggetto straordinario che cattura l’attenzione è il carapace in bronzo e ottone, decorato con monete d’argento e gemme, ideato dall’artista Francesco Vezzoli e realizzato da Bvlgari. Questo pezzo riflette sull’eterno oscillare del gusto tra massificazione e individualismo radicale.
Maria Luisa Frisa: moda tra teoria e narrazione
Oltre alla sua attività curatoriale, Maria Luisa Frisa è autrice del recente saggio I racconti della moda, edito da Einaudi. Nel libro, l’autrice esplora la moda come una forma d’arte complessa e contraddittoria. Come afferma Frisa: «La moda è un prisma: cultura e industria, sogno irraggiungibile e necessità quotidiana, haute couture e fast fashion. In tutti questi anni, come l’ha raccontata la letteratura? E cosa ne sappiamo noi, veramente?».
La mostra Memorabile. Ipermoda rappresenta dunque un’occasione unica per indagare la moda come fenomeno culturale e creativo, in costante dialogo con le dinamiche del presente.