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Meloni, il sostegno di Marina Berlusconi: "Stima e rispetto per il suo ruolo"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Meloni, il sostegno di Marina Berlusconi: 'Stima e rispetto per il suo ruolo'

Marina Berlusconi scende in campo a favore di Giorgia Meloni. In un’intervista rilasciata a Il Foglio, la presidente di Fininvest e Mondadori ha espresso parole di apprezzamento per l’operato della premier, sottolineandone il ruolo centrale nel contesto europeo e la capacità di mantenere "una posizione di equilibrio e piena adesione ai valori democratici".

Meloni, il sostegno di Marina Berlusconi: "Stima e rispetto per il suo ruolo"

Parole che suonano come un endorsement pesante, considerando che provengono da una delle figure più influenti dell’imprenditoria italiana, nonché figlia di Silvio Berlusconi, il leader che ha segnato la politica del centrodestra per tre decenni. Il suo intervento arriva in un momento cruciale per il governo Meloni, impegnato su più fronti: dalla gestione dei conti pubblici al difficile dialogo con Bruxelles, fino alle tensioni interne alla maggioranza e agli equilibri in vista delle elezioni europee.

Un messaggio di sostegno alla leader di FdI

"Oggi viviamo una fase storica molto difficile – ha dichiarato Marina Berlusconi – e il ruolo di Giorgia Meloni è decisamente complesso. Sono convinta che meriti stima e rispetto per quello che sta facendo".

Un riconoscimento che arriva dopo oltre un anno di governo, nel quale Meloni ha dovuto affrontare sfide delicate: la guerra in Ucraina, la gestione dell’immigrazione, l’aumento del costo della vita e la necessità di mantenere i conti pubblici sotto controllo senza rinunciare a misure di sostegno per famiglie e imprese.

Se fino a qualche anno fa il rapporto tra la famiglia Berlusconi e Giorgia Meloni era segnato da distanze politiche e strategiche, oggi sembra emergere una visione più convergente. Marina Berlusconi, pur non ricoprendo un ruolo politico attivo, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per il mondo imprenditoriale e finanziario vicino al centrodestra. Il suo apprezzamento per Meloni assume quindi un valore particolare, soprattutto alla luce della riorganizzazione del centrodestra dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi.

Europa e sovranità: l’importanza della cooperazione
Nell’intervista, la presidente di Fininvest ha voluto anche offrire una riflessione più ampia sul concetto di sovranità, uno dei temi chiave dell’agenda politica della premier e della destra europea. "Non può esserci sovranità nella solitudine – ha spiegato –. La vera sovranità è saper rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini". E ha aggiunto: "Penso alla difesa comune, alla politica estera comune, al debito comune, al mercato unico dei capitali: tutti casi in cui l'unione fa la forza".

Un messaggio che sembra rivolto non solo a Meloni, ma anche a quella parte della destra che ancora guarda con sospetto a un’Europa più integrata. Marina Berlusconi sembra suggerire che il vero realismo politico non è nell’isolamento, ma nella capacità di negoziare e trovare soluzioni comuni con i partner europei, senza rinunciare alla tutela degli interessi nazionali.

Il tema è di estrema attualità, soprattutto in vista delle elezioni europee del 2024, dove il centrodestra italiano si presenterà con una destra più strutturata e con una leadership riconosciuta a livello internazionale. Meloni, con il suo ruolo di presidente dei Conservatori europei (ECR), ha già avviato un processo di costruzione di una nuova destra continentale, cercando di trovare un equilibrio tra sovranismo e pragmatismo.

L’eredità di Berlusconi e il nuovo equilibrio nel centrodestra
L’uscita di Marina Berlusconi si inserisce anche in un quadro più ampio, quello della ridefinizione degli equilibri nel centrodestra italiano. Dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, Forza Italia ha dovuto riposizionarsi sotto la guida di Antonio Tajani, che ha scelto di mantenere una linea di forte europeismo, in continuità con il lascito del Cavaliere.

L’apertura di Marina Berlusconi verso Meloni potrebbe quindi essere letta come un segnale di continuità nella collaborazione tra le due forze politiche, ma anche come un invito alla premier a rafforzare la sua proiezione internazionale. Un messaggio che va nella direzione di un centrodestra capace di giocare un ruolo da protagonista in Europa senza cedere a tentazioni isolazioniste.

Se in passato Forza Italia era il punto di riferimento per il mondo imprenditoriale e per quella parte dell’elettorato moderato che guardava con fiducia all’Europa, oggi questa posizione è contendibile. Fratelli d’Italia ha ampliato la sua base elettorale, attirando anche una parte di quell’elettorato che un tempo si riconosceva nel berlusconismo.

Le parole di Marina Berlusconi rappresentano quindi un ulteriore tassello in questa evoluzione: un riconoscimento del ruolo centrale di Meloni, ma anche un’indicazione chiara sul fatto che il futuro del centrodestra e dell’Italia non può essere costruito fuori dal quadro europeo.

Un messaggio che, oltre alla politica, potrebbe interessare anche il mondo economico e finanziario, dove il pragmatismo e la stabilità restano due valori fondamentali. Meloni, per consolidare la sua leadership, dovrà dimostrare di saper coniugare il consenso elettorale con la credibilità internazionale, proprio come fece Silvio Berlusconi negli anni del suo governo.

In questo scenario, il sostegno di Marina Berlusconi potrebbe rivelarsi un segnale importante per chi, tra gli imprenditori e gli osservatori internazionali, guarda con attenzione all’evoluzione della destra italiana e alla sua capacità di governare con una visione di lungo periodo.

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