Meghan punta in alto, ma che nessuno le tocchi Harry

- di: Barbara Bizzarri
 
Un recluso murato vivo nell’amore: questo è sembrato Harry agli stupefatti telespettatori che hanno visto l’improbabile scenetta avvenuta durante la premiazione della Royal Salute Polo Challenge che si è svolta in Florida per finanziare la charity Sentebale, con Meghan che dà praticamente una pedata  a Sophie Chandauka, chairwoman e co-fondatrice che voleva avvicinarsi per le foto di rito con Harry (ovvero, l’altro fondatore) e dopo averla apostrofata con un “non vicino a mio marito!” si affianca a favor di foto e telecamere al tapino in una mossa di velocità fulminea che ricorda quella di Letizia di Spagna quando ha defenestrato la suocera in senso metaforico proibendone de facto di essere fotografata con le nipoti, ovvero l’erede al trono e l’Infanta, in una umiliazione mediatica mondiale.

Meghan punta in alto, ma che nessuno le tocchi Harry

Abilità da lanciatrici di cristiani identica, comunque (mancava soltanto la sardina esperta di frisbee, l’effetto è quello), e così anche se magari il poverino voleva celebrare la sua vittoria sportiva con la partner di beneficenza nulla da fare, come dire ‘apri il becco solo con la mia benedizione altrimenti vige la consegna del silenzio’. Conclusione: dopo l’immagine del bacio tra i due a suggellare cotanto amore, l’immancabile foto di gruppo ma con Meghan in mezzo ai giocatori di polo con il trofeo vinto dal coniuge tra le manine sante per chi avesse ancora qualche incertezza su chi comanda.

Niente simpatiche chiacchiere, dunque, solo recriminazioni e piagnistei, molto probabilmente più lucrosi dato che ci si immedesima di più in due novelli sposini senza un centesimo da impiegare in sicurezza (leggere la principesca autobiografia Spare per credere) alla vita lussuosa di due (uno più uno, in realtà, ma perché formalizzarsi, visto che siamo brave persone) nababbi, spesa fra partite di polo e dolce far nulla pensando a quelli meno fortunati. Certo, ci si chiede perché secoli di beneficenza da parte dei rich and royals alla fine non abbiano mai sgominato la fame nel mondo, ma così deve essere, perciò lasciamo queste annose questioni agli analisti e torniamo alla turris eburnea dove il poverino langue privo di qualsiasi contatto umano che non sia la sua famiglia, roba che nemmeno Charles Ingalls nell’Ottocento stava messo così, e viveva pure in Minnesota, mica in California. Presumibilmente, i duchi si rifara(nno) grazie agli alti papaverelli di Netflix che, prima di metterli alla porta, li mettono alla prova con due nuove serie incentrate su lifestyle e polo (appunto), di cui saranno produttori esecutivi.

Secondo la società americana di streaming, infatti, la prima esplorerà "le gioie della cucina, del giardinaggio, dell’intrattenimento e dell’amicizia" (quale?), mentre l’altra darà "un accesso senza precedenti al mondo del polo professionistico" e al campionato US Open Polo in Florida. Gli episodi saranno realizzati dalla compagnia Archewell Productions, ovvero la loro, con Meghan che curerà entrambe le serie (qualche dubbio al riguardo?) e Harry che si occuperà in particolare di quella sul polo. Entrambe sono nelle prime fasi di produzione, mentre titoli e date di uscita saranno annunciati nei prossimi mesi: forse è per questo che la tizia non contemplata da un simile palinsesto doveva girare alla larghissima.

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