Medio Oriente: continuano gli attacchi nel nord di Israele

- di: Redazione
 
Mentre Israele e Hezbollah continuano a scambiarsi attacchi, IDF prevede nuovi attacchi su obiettivi "in tutto il Libano". Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha avvertito i residenti del confine libanese che sono previsti altri attacchi contro "l'infrastruttura terroristica" di Hezbollah, in particolare contro le case che nascondono missili. In una dichiarazione, Hagari ha accusato Hezbollah di aver utilizzato proprietà residenziali per ospitare e lanciare missili da crociera.

Medio Oriente: continuano gli attacchi nel nord di Israele, voci sulla presunta sparizione di Sinwar

Intanto non trovano conferma le voci, che si rincorrono da ieri sera, sulla presunta morte del leader di Hamas Yahya Sinwar, di cui non si hanno notizie da tempo. Sinwar si è nascosto nei tunnel di Gaza sin dalle ore successive all'attacco del 7 ottobre, riuscendo a sfuggire alla caccia di Israele. Da mesi Sinwar, utilizzando intermediari, mantiene i contatti con i suoi agenti all'esterno dei tunnel e, indirettamente, con i Paesi che stanno mediando un accordo sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi ancora in mano di Hamas.

Ma di recente, tuttavia, le comunicazioni tra Sinwar e il mondo esterno sarebbero state interrotte, cosa che ha complicato le negoziazioni già difficili. Le autorità di sicurezza israeliane stanno indagando per scoprire se Sinwar sia rimasto ferito in uno dei pesanti attacchi aerei contro il sistema di tunnel di Gaza o se abbia deliberatamente interrotto i contatti per ridurre le probabilità di essere preso di mira.
Negli ultimi mesi, l'IDF e lo Shin Bet hanno ucciso gran parte della leadership militare di Hamas, tra cui Mohammed Deif , Marwan Issa e Ayman Nofal. Sinwar e suo fratello Mohammed restano ancora ricercati. Funzionari della sicurezza hanno detto al quotidiano Haaretz che Israele ha bombardato i tunnel nelle aree in cui si ritiene che Sinwar si nasconda.

L'esercito israeliano ieri mattina, mentre era in corso una trasmissione in diretta, ha fatto irruzione negli uffici dell'emittente televisiva Al Jazeera a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, ne ha confiscato l'attrezzatura e ordinato la chiusura per un periodo iniziale di 45 giorni.
Secondo l'esercito israeliano, un parere legale e una valutazione dell'intelligence hanno stabilito che gli uffici venivano utilizzati "per incitare al terrore" e "sostenere attività terroristiche" e che le trasmissioni del canale mettono a repentaglio la sicurezza di Israele.

Al Jazeera ha condannato "con veemenza" la chiusura e "le accuse infondate presentate dalle autorità israeliane per giustificare queste incursioni illegali", e ha definito la mossa un "affronto" alla libertà di stampa.
L'Associazione della Stampa Estera si è detta "profondamente turbata" da tale sviluppo, che secondo lei costituisce anche una minaccia per la libertà di stampa.
"Limitare i giornalisti stranieri e chiudere i canali di informazione segnala un allontanamento dai valori democratici", ha affermato l'organizzazione.
Chi era collegato ieri su Al Jazeera hanno hanno assistito alla consegna dell'ordine di chiusura da parte delle truppe al capo dell'ufficio, Walid al-Omari, che lo ha letto in diretta.

"Prendere di mira i giornalisti in questo modo ha sempre lo scopo di cancellare la verità e impedire alle persone di ascoltarla", ha affermato al-Omari. Il giornalista di Al Jazeera Mohammad Alsaafin, con un post sui social media, ha affermato che i militari israeliani hanno anche rimosso un poster di Shireen Abu Aqla, una reporter dell'emittente qatarina uccisa mentre copriva un raid delle forze israeliane in Cisgiordania.
Gli uffici sono stati sigillati e le attrezzature confiscate, ha aggiunto l'IDF.

Ad aprile , il parlamento israeliano ha approvato una legge che conferisce al governo il potere di chiudere temporaneamente le emittenti straniere considerate una minaccia per la sicurezza nazionale durante la guerra.
All'inizio di maggio, gli uffici di Al Jazeera a Nazareth e nella Gerusalemme Est occupata sono stati oggetto di raid separati.
Le forze israeliane stanno "attualmente conducendo attacchi su vasta scala" contro obiettivi di Hezbollah in Libano, ha affermato l'IDF in un comunicato diffuso nelle prime ore di lunedì mattina. I caccia dell'aeronautica militare israeliana "hanno intercettato con successo" un drone lanciato dall'Iraq e che si stava avvicinando al suo territorio nelle prime ore di lunedì mattina, ora locale, hanno affermato le Forze di difesa israeliane in una nota.
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