Medio Oriente: Israele propone piano per evacuare i civili dalla Striscia

- di: Redazione
 
Le forze armate di Israele hanno elaborato un piano per evacuare i civili dalle zone della Striscia di Gaza dove sono in corso combattimenti, mentre il primo ministro Benjamin Netanyahu non sembra volere fare passi indietro rispetto alla sua intenzione di lanciare un'offensiva militare contro la città di Rafah, dove sono ammassati centinaia di migliaia di palestinesi sfollati.
Nonostante i molteplici avvertimenti internazionali, Netanyahu vuole lanciare un'operazione di terra contro Rafah (anche ieri colpita da bombardamenti) che per il premier è ''l'ultimo bastione'' di Hamas.
L'offensiva, i cui preparativi sono in fase avanzata, potrebbe essere fermata solo se gli sforzi della diplomazia di arrivare ad una tregua avessero esito positivo.
Secondo Washington è stato trovato un ''terreno comune'' per uno stop ai combattimenti. Ieri rappresentanti di Egitto, Qatar Stati Uniti, così come di Israele e Hamas, hanno ripreso Doha i negoziati. A questi incontri, ne dovrebbero seguire altri nella capitale egiziana.

Medio Oriente: Israele propone piano per evacuare i civili dalla Striscia

Secondo il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, in un recente incontro a Parigi tra i rappresentanti di Israele, Stati Uniti, Egitto e Qatar è stato trovato un "terreno comune" per un possibile accordo relativo al rilascio degli ostaggi e ''un cessate il fuoco temporaneo'' .

Tra domani e mercoledìè atteso a Parigi anche l’emiro del Qatar, Tamim ben Hamad Al-Thani, per discutere dei negoziati in corso con il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron.
Secondo una fonte di Hamas, le discussioni riguardano la prima fase di un piano elaborato a gennaio dai mediatori, che prevede una tregua di sei settimane associata al rilascio degli ostaggi e dei prigionieri palestinesi detenuti da Israele, nonché all'ingresso a Gaza di una grande quantità di aiuti umanitari.

Ma per raggiungere un accordo, Israele richiede prima il rilascio di tutti gli ostaggi e ha avvertito che una pausa nei combattimenti non significa la fine della guerra. Hamas, da parte sua, chiede un cessate il fuoco completo, il ritiro delle truppe israeliane da Gaza, la rimozione del blocco imposto da Israele dal 2007 e un rifugio sicuro per le centinaia di migliaia di civili sfollati a causa della guerra.
Continua, intanto, a restare drammatica la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, anche perché gli aiuti internazionali, che arrivano in grande quantità dall'Egitto attraverso Rafah, sono soggetti al via libera di Israele e la loro consegna al nord è quasi impossibile a causa delle distruzioni e dei combattimenti.

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