Medio Oriente: Israele conferma l'uccisione del capo militare di Hamas, Mohammed Deif

- di: Redazione
 
Nell'attacco aereo israeliano del 13 luglio, contro postazioni di Hamas, a Khan Younis, è rimasto ucciso il capo del braccio armato del movimento islamista, Mohammed Deif. Ad affermato è stato oggi l'IDF, le forze armate israeliane, confermando le voci che si inseguivano da giorni, ma senza che ci fosse ancora la certezza che il ''cervello'' delle azioni militari di Hamas fosse morto.
L'esercito ha affermato che solo nelle ultime ore ha ricevuto ulteriori informazioni che confermano con assoluta certezza la morte di Deif, tenendo conto che nelle ultime due settimane l'apparato della difesa era stato convinto che l'attacco aereo lo avesse ucciso.

Medio Oriente: Israele conferma l'uccisione del capo militare di Hamas, Mohammed Deif

Alle domande dei giornalisti, i portavoce delI'DF non hanno voluto rivelare quali fossero le nuove informazioni di conferma e neanche voluto condividere a quale categoria appartenessero (intelligence, esami)
Già il 21 luglio , l'esercito aveva rivelato che Deif si trovava con assoluta certezza nella stessa stanza del comandante della brigata Khan Yunis di Hamas, Rafah Salame, quando sono state sganciate le bombe che hanno ucciso quest'ultimo.

Il fatto che Salame fosse stato effettivamente ucciso e la dimensione delle bombe avevano già reso praticamente certo che anche Deif fosse stato ucciso, sebbene fino a oggi fonti dell'IDF avessero avvertito che in uno dei precedenti falliti tentativi di ''neutralizzarlo'' Dief, sebbene si trovasse in una stanza colpita da un proiettile o un razzo, si era salvato in modo assolutamente fortuito, schermato da alcuni oggetti.
Trapelano, intanto, altri particolari sull'operazione che ha portato all'uccisione di Deif e Salame.

L'aeronautica militare aveva utilizzato una serie di cinque diverse coppie di aerei e droni, in modo da librarsi e passare vicino alla residenza dove Deif avrebbe dovuto incontrare Salame, in modo tale che nel momento in cui il gabinetto di guerra avesse approvato un'operazione, l'aeronautica militare sarebbe stata in grado di aprire il fuoco in pochissimo tempo.
Questa è una situazione diversa da quella standard in cui gli aerei decollano per colpire un bersaglio solo dopo aver ricevuto l'autorizzazione, il che crea un certo intervallo di tempo durante il quale il bersaglio potrebbe sfuggire.
Le unità dell'aeronautica rimasero in cielo per più di un giorno e mezzo, in attesa dell'ordine di attaccare, nonostante l'intelligence israeliana avesse seguito Salame sul posto per settimane.
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