Lusso e ospitalità Made in Italy

- di: Silvia De Vitis
 

Un nuovo stile di ospitare, un nuovo modo di interpretare le esigenze di chi viaggia. Nel 1995 nasce lungo il fiume Arno, il primo di quella che diventerà una collezione di alberghi all’insegna dell’ospitalità squisitamente italiana. Ne parliamo con Valeriano Antonioli, Amministratore delegato di Lungarno Collection.





Valeriano Antonioli, A.D. Lungarno Collection




Che cos’è la Lungarno Collection?
E’ la compagnia di gestione alberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo tra le poche famiglie impegnate nella moda che gestisce direttamente anche una catena alberghiera. Gli Hotel della Lungarno Collection sono cinque: l’Hotel Lungarno, l’Hotel Continentale, il Gallery Hotel Art, il Portrait Firenze e il Portrait Roma.Hanno tutti un proprio stile, ma sono accumunati dagli stessi valori: l’eleganza, l’autenticità, l’italianità. Tutti gli alberghi sono stati progettati dallo stesso architetto e interior designer, Michele Bönan, secondo uno stile “senza tempo”, attraverso un’eleganza sobria.  Anche se ogni struttura rappresenta una unicità, tutti mantengono di fondo una coerenza di design, un’attenzione all’uso dei colori e dei materiali, uno studio meticoloso dei dettagli.
Altro elemento importante è il servizio. Il nostro team non segue delle linee guida prestabilite, il comportamento è assolutamente naturale.
Ulteriore caratteristica è la personalizzazione. Ogni albergo è stato creato per rispondere alle esigenze di ciascun viaggiatore; si tratti di un viaggio romantico o di un viaggio di lavoro. Inoltre ogni albergo si trova in una location unica.  In questo modo tutti i viaggiatori si trovano a vivere la città in modo diverso, e con una esperienza diretta dei luoghi rispetto ad altre location.
Il brand Portrait ci sta dando grandi soddisfazioni, tanto che sta facendo un po’ scuola all’interno dei trend alberghieri. Ne abbiamo in cantiere un terzo, ma non possiamo ancora annunciarlo per scaramanzia, tra 3 mesi potremo dare notizia!

“Portrait”, come nasce questo nome?
Portrait significa letteralmente “ritratto”. Ritratto della città, l’essenza della città, Via Condotti a Roma e Ponte Vecchio a Firenze.  Ma anche ritratto del cliente.  Comunicando direttamente col cliente, cerchiamo di capire il motivo per cui viene da noi, cosa desidera fare, organizziamo direttamente per lui tutti i transfer, tutti i tour, cene, colazioni, visite ed esperienze in esclusiva, dichiarazioni di matrimonio. Ogni cosa che il cliente abbia in mente di fare, diventa la nostra mission.
Questa attitudine alla personalizzazione estrema ha portato i due Portrait in cima alle classifiche di Trip Advisor: Roma al 2° posto su 1250 alberghi; Firenze è al  3° posto su 540 alberghi. Inoltre ci ha fatto ottenere riconoscimenti importanti a livello europeo e mondiale, tra cui anche le 5 stelle da parte di Forbes Travel Guide, che negli USA vengono assegnate con criteri seri e concreti, più connessi al servizio che alla struttura fisica.
Per ottenere questi risultati, abbiamo fatto un esercizio di organizzazione aziendale, appiattendo l’organigramma ed eliminando l’impostazione gerarchica. La divisa è uguale per tutti, sono tutti padroni di casa a disposizione dell’ospite…dal guest assistant al direttore. Abbiamo scelto anche di investire in conoscenza per poter personalizzare le nostre recensioni, assegnando dei compiti formativi:  ogni membro del team mensilmente visita uno o due ristoranti, un museo  oppure una mostra cittadina, in modo che il suo bagaglio di conoscenze diventi talmente profondo che quando interagisce con il cliente può dare suggerimenti non solo perché li ha studiati ma perchè li ha vissuti, potendo così raccontare la città anche attraverso emozioni reali.
In ultimo i team Portrait  raccolgono un potpourri etnico in grado di rappresentare non solo la cultura locale, ma anche quella internazionale: accanto a romani e fiorentini, troviamo dunque ragazzi di origine americana, russa, cinese, brasiliana, tedesca o provenienti dal mondo arabo. In questo modo è ancora più semplice e naturale “tradurre” culturalmente molti aspetti delle esperienze che riusciamo ad offrire.

Una caratteristica molto importante degli Hotel Lungarno Collection è l’attitudine artistica.
Si, è vero. L’attitudine artistica accomuna gli alberghi della Lungarno Collection e ci aiuta a declinare gli stili dei vari alberghi.
Il Gallery Hotel Art porta l’arte nel suo DNA. La sua lobby è stata pensata per ospitare mostre d’arte che inizialmente sono state  opere fotografiche  (ricordiamo le personali di Elliot Erwit o la mostra dedicata all’icone Marylin) , fino ad evolversi a installazioni di altro genere, come l’attuale esposizione di opere e cimeli di Andy Warhol. Da 4 anni a questa parte l’arte è anche uscita dal Gallery, invadendo il Vicolo dell’Oro e la facciata esterna dell’albergo sulla quale si sono arrampicate  biciclette (in occasione dei mondiali di ciclismo a Firenze),  enormi cucchiai (omaggio all’expo di Milano) o girandole giganti, simbolo di  energia pulita. Nel 2017, in concomitanza della presenza di Warhol nella lobby del Gallery, è arrivata anche un’altra icona Pop Vespa con scocche che hanno invaso la parete esterna dell’hotel. L’arte in questo caso ha contribuito a comunicare lo spirito giovane e internazionale del Gallery Hotel Art, creando anche un interessante contatto e dialogo con il pubblico locale che, ogni anno, aspetta con curiosità la prossima installazione d’arte di Vicolo dell’Oro.
L’hotel Lungarno accoglie invece nei suoi luoghi comuni e nelle camere una collezione privata di oltre 450 opere d’arte originali del 900, tra le quali spiccano lavori di Pablo Picasso, Jean Coucteau e Antonio Bueno.  Si tratta della più importante collezione d’arte moderna di Firenze, raccontata agli ospiti dell’Hotel attraverso 5 itinerari d’arte, accessibili su richiesta anche ai fiorentini.
Il Portrait di Firenze invece – grazie alla collaborazione con i più importanti archivi fotografici fiorentini – racconta il life style della città degli anni 50/60 attraverso una raccolta di bellissime immagini e ritratti in bianco e nero accolti nelle camere e luoghi comuni.

Il tempo, un bene prezioso per tutti, soprattutto per chi viaggia.
Verissimo! Al Portrait, per esempio, riusciamo a regalare tempo,  grazie all’altissima personalizzazione del servizio, diventiamo grandi facilitatori del tempo del nostro ospite, ottimizzando il suo soggiorno e le esperienze che desidera vivere. Al Continentale invece, tutto gira intorno ad un orologio che spicca sulla sua facciata. All’interno invece, nelle camere e spazi comuni, gli orologi diventano il quadrante di tavolini, riportando l’orario di città di tutto il mondo. Il messaggio è uno: take your time e vivi al meglio i tuoi momenti a Firenze, piccoli e grandi che siano.

In base alla sua esperienza come sono cambiati i clienti?
Trent’anni fa l’albergo classico di lusso se lo potevano permettere poche persone e le regole dell’abbigliamento e di bon ton erano rigide sia per il cliente che per il personale d’hotel. Il decoro era molto classico, all’epoca dominava lo stile impero dei Ciga Hotels. Poi negli anni ‘90 c’è stata una rivoluzione culturale incredibile: non era più il decoro classico che contava, ma il life style offert, ovvero le possibilità di creare il momento “wow” all’interno degli alberghi, veri centri di aggregazione in cui ristoranti, bar, terrazze, spa diventano ingredienti essenziali e primari nell’esperienza del soggiorno.
Poi intorno al 2010 arriva la share economy, dove improvvisamente le nuove generazioni si impongono creando dei concept alberghieri totalmente diversi: nascono alberghi sempre più specializzati ed esperienziali, come quelli totalmente dedicati al windsurf, alla montagna ecc. Penso, guardando al futuro, che la categoria più importante sarà però quella degli over 50 60, coloro che sono arrivati già ad un certo livello di standard di vita e che ora vogliono godersi molto di più il tempo a disposizione.

Il fatto che questi alberghi siano di proprietà di una famiglia come Ferragamo, nota in Italia e nel mondo cosa significa e cosa rappresenta?
Per noi è un onore:  condividiamo valori con una famiglia che ha nel suo DNA uno stile squisitamente italiano e noto in tutto il mondo, oltre che una cultura dell’ospitalità di cui lo stesso Salvatore Ferragamo si faceva portatore ospitando a casa propria celebrities internazionali in viaggio a Firenze. Ed è questo lo stile di ospitalità che ancora respirano i nostri clienti, a cui offriamo l’atmosfera giusta, l’alchimia perfetta degli ingredienti che possono rendere ogni momento un’esperienza indimenticabile:  dal design alla musica, dai profumi, all’offerta gastronomica, fino ad arrivare  al tono di voce con il quale tutto può essere presentato o al sorriso, che da noi non manca mai.

 

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