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Lego, boom di vendite: +14% nei primi sei mesi del 2020

 
Lego, boom di vendite: +14% nei primi sei mesi del 2020
Dire che la quasi totalità delle aziende di tutto il mondo stia ancora soffrendo per lo shock economico portato dalla pandemia globale è decisamente riduttivo, ma una delle maggiori eccezioni in questa situazione sembra essere Lego.

Il colosso del mondo dei giocattoli infatti ha appena annunciato numeri da record per quanto riguarda la prima metà dell'anno in corso, con le vendite in tutto il pianeta che sono aumentate di circa il 14% e il fatturato salito addirittura dell'11% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Come si spiega questo successo nel primo semestre 2020? I fattori sono molteplici e va sempre considerato che si parla di un vero e proprio colosso del comparto ludico, un marchio diventato iconico nel mondo e che è un simbolo. In più a pesare ci sono stati i mesi di lockdown e le restrizioni per rallentare i contagi da Coronavirus, cosa che ha portato bambini e bambine lontani dalla scuola e quindi costretti a trovare modi per divertirsi in casa.

E se si cerca un gioco da poter fare nella propria abitazione, magari insieme al resto della famiglia, difficile andare più a colpo sicuro: l'azienda danese ha registrato un ennesimo boom di acquisti anche grazie a strategie mirate come la partnership con Nintendo, la creazione di una linea di prodotti per le persone non vedenti e quindi adattate al linguaggio Braille.

La dimostrazione dell'eccellenza di Lego è anche nei risultati meno esaltanti di altri leviatani del settore di giochi e giocattoli come Mattel e Hasbro, che hanno sofferto soprattutto sotto il pnto di vista della produzione che per larga parte è localizzata nell'estremo oriente. Mentre il notissimo brand di mattoncini e costruzioni non solo ha una grossa fetta di produzione situata nel continente europeo ma ha anche un rapporto più stretto con progettisti e creativi che da anni sfornano in continuazione nuove idee che si rivelano successi di vendita.

Le parole dell'amministratore delegato dell'azienda danese, Niels Christiansen, sono ovviamente cariche di soddisfazione: "L'aumento del nostro fatturato solamente nei primi sei mesi dell'anno equivale a 622 milioni di dollari, un risultato increedibile di cui andiamo fieri. Naturalmente la maggioranza delle vendite in più è arrivata grazie al commercio via internet a causa della pandemia, così bambini e famiglie non devono andare in un negozio di giocattoli con mascherine e rimanendo a distanza".
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