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Verso leggi più inclusive e moderne: al via la Valutazione di impatto generazionale

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Verso leggi più inclusive e moderne: al via la Valutazione di impatto generazionale

Il Senato ha approvato un disegno di legge che promette di trasformare in profondità il modo in cui in Italia si produce legislazione. Si tratta del testo sulla semplificazione normativa e sul miglioramento della qualità della normazione, che introduce una serie di deleghe al Governo per riordinare, aggiornare e semplificare il corpo normativo in diverse materie strategiche. Al centro del provvedimento, strutturato in 23 articoli divisi in quattro capi, emerge la volontà di adottare un modello sistematico di revisione delle leggi, fondato su criteri di chiarezza, sostenibilità, equità intergenerazionale e attenzione ai giovani e alle donne.

Verso leggi più inclusive e moderne: al via la Valutazione di impatto generazionale

Tra le innovazioni più significative del testo si distingue la cosiddetta Vig, sigla che sta per Valutazione di impatto generazionale. Per la prima volta, tutte le leggi – con l’unica eccezione dei decreti legge – saranno sottoposte a un’analisi preventiva per misurarne gli effetti sulle nuove generazioni. Il principio guida è quello dell’equità tra le generazioni: ogni norma dovrà tenere conto dell’impatto che potrà avere nel lungo periodo, non soltanto sui cittadini attuali ma anche su quelli futuri. In questa prospettiva, la Vig rappresenta uno strumento informativo e strategico, in grado di orientare le scelte legislative verso una maggiore sostenibilità sociale e ambientale.

Un osservatorio per monitorare l’equità intergenerazionale
Per garantire che la nuova impostazione non resti solo sulla carta, il disegno di legge istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un Osservatorio nazionale dedicato all’impatto generazionale. L’organo avrà il compito di raccogliere dati, fornire indicatori e accompagnare il processo normativo con analisi puntuali e report sull’effettiva promozione dell’equità intergenerazionale. L’obiettivo non è solo misurare, ma anche promuovere una cultura politica che guardi al lungo periodo, incoraggiando il Parlamento e il Governo a legiferare con uno sguardo orientato alle sfide del futuro.

Semplificazione digitale e accessibilità
Il provvedimento contiene inoltre una serie di deleghe al Governo per aggiornare il codice dell’amministrazione digitale, il decreto legislativo 82 del 2005. In questo ambito si punta a rafforzare i processi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, migliorando la qualità dei servizi online per cittadini e imprese. Particolare attenzione è riservata alle persone con disabilità, per le quali è prevista la semplificazione delle procedure di rilascio e utilizzo della firma digitale e dell’identità digitale. L’accesso ai servizi dovrà essere garantito in forma pienamente accessibile, in linea con i principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Nuove regole per la navigazione
Un’altra importante delega riguarda il riordino del codice della navigazione. Il Governo è chiamato ad adottare uno o più decreti legislativi per semplificare, aggiornare e armonizzare la normativa statale in materia. Il lavoro di revisione toccherà in particolare la disciplina relativa alla navigazione ad uso privato e quella in conto proprio nelle acque interne e promiscue. Anche gli aspetti burocratici verranno rivisti, con interventi sulla semplificazione dell’iscrizione nelle matricole del personale navigante, sulla formazione e certificazione del personale nautico, nonché sulla gestione dei documenti di bordo come carte e libri. L’intento è quello di svecchiare un apparato normativo spesso considerato troppo rigido e poco adatto alle esigenze attuali.

Una riforma che guarda all’equilibrio tra generazioni
La filosofia che ispira il disegno di legge approvato al Senato è quella di un equilibrio più giusto tra presente e futuro. La semplificazione normativa non è presentata come un mero alleggerimento burocratico, ma come uno strumento per rendere le leggi più eque, trasparenti e capaci di rispondere ai cambiamenti della società. La sfida è quella di costruire un ordinamento giuridico che sappia essere dinamico e inclusivo, capace di favorire una partecipazione più equa e consapevole da parte dei giovani, delle donne e delle persone con disabilità. In quest’ottica, il testo approvato con 85 voti favorevoli, 54 contrari e nessuna astensione, rappresenta un primo passo verso una cultura legislativa nuova, che mette al centro la qualità e la responsabilità.

Il passaggio alla Camera e le prospettive di attuazione
Dopo il via libera del Senato, il disegno di legge passa ora alla Camera per il secondo passaggio parlamentare. Se approvato definitivamente, il Governo avrà dodici mesi per adottare i decreti legislativi previsti. Sarà a quel punto che la portata concreta della riforma potrà essere misurata. Il successo dell’intervento dipenderà dalla capacità dell’esecutivo di tradurre i principi enunciati in misure operative, mantenendo l’equilibrio tra esigenze tecniche e obiettivi sociali. La semplificazione normativa non è solo una questione di forma: è un tema di giustizia e lungimiranza istituzionale, che tocca il rapporto tra istituzioni e cittadini in modo diretto e profondo.

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