Labomar entra ufficialmente nel capitale di Sphera Encapsulation, innovativa PMI veronese nata nel 2016 come spin-off del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona.
Labomar entra nel capitale di Sphera Encapsulation
In base a questa operazione, Labomar potrà utilizzare le tecnologie di Sphera per aumentare la biodisponibilità del principio attivo nel sito di assorbimento e favorire un rilascio controllato ottimizzando così i suoi benefici.
La spinta all’innovazione di Sphera si concretizza anche in una costante collaborazione con il mondo accademico, in cui affonda le proprie radici, e nell’attività brevettuale. Ulteriore elemento, quest’ultimo, che la accomuna con Labomar, da sempre impegnata ad implementare e brevettare nuove tecnologie.
Walter Bertin, Amministratore Delegato e fondatore di Labomar, ha commentato: “L’ingresso nel capitale di Sphera ci consentirà di ampliare il know how e la competitività del Gruppo, in un ambito strategico per il nostro business come quello della micro e nano incapsulazione. Da sempre, la crescita di Labomar procede di pari passo con l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni. Per tali ragioni abbiamo iniziato a dialogare con le fondatrici di Sphera, Martina Vakarelova e Francesca Zanoni, con le quali si è creata fin da subito una forte empatia nonché una comune visione d’intenti che, sono fiducioso, si tradurrà in progetti innovativi e in un’accelerazione del nostro sviluppo tecnologico”.
Martina Vakarelova e Francesca Zanoni hanno dichiarato: “Questa partnership rappresenta un riconoscimento del valore della nostra attività di ricerca e dei risultati che abbiamo raggiunto in diversi anni di lavoro. Con Labomar condividiamo una comune visione di innovazione e sostenibilità, che ci permetterà di integrare le nostre competenze e di esplorare nuove frontiere tecnologiche, aprendo la strada a soluzioni che puntano a migliorare il benessere e la salute delle persone”.