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L'Italia come ponte tra Usa e Ue: Tajani contro la guerra dei dazi

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
L'Italia come ponte tra Usa e Ue: Tajani contro la guerra dei dazi

L'Italia si propone come mediatrice tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea per evitare un conflitto commerciale che potrebbe avere ripercussioni pesanti sulle economie di entrambe le sponde dell'Atlantico. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha sottolineato come il governo italiano stia già lavorando per prevenire una crisi economica legata all'aumento dei dazi annunciato dall'ex presidente americano Donald Trump.

L'Italia come ponte tra Usa e Ue: Tajani contro la guerra dei dazi

Tajani ha evidenziato come l'Italia sia pronta a giocare un ruolo di primo piano in questo delicato equilibrio geopolitico, sfruttando i solidi rapporti costruiti nel tempo con Washington e la sua storica capacità diplomatica. Il ministro ha ribadito che il governo non si farà trovare impreparato e che l'Italia sta già studiando possibili soluzioni per proteggere le imprese e il tessuto produttivo nazionale, in particolare quei settori che più dipendono dagli scambi commerciali con gli Stati Uniti.

Le dichiarazioni di Trump hanno sollevato preoccupazione in tutta Europa. L'eventuale introduzione di nuovi dazi sulle importazioni europee potrebbe infatti danneggiare gravemente il commercio internazionale e penalizzare le aziende italiane, già alle prese con sfide economiche globali. Tajani ha spiegato che una guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea non farebbe altro che danneggiare entrambe le economie, sottolineando come le imprese europee impieghino milioni di lavoratori negli Stati Uniti e come una parte significativa dei posti di lavoro americani dipenda dagli scambi commerciali con l'Europa.

Di fronte a questa situazione, il ministro degli Esteri ha posto l'accento sulla necessità di negoziare e di trovare un punto di equilibrio che possa soddisfare entrambe le parti. Guardando al recente accordo raggiunto tra Washington e Città del Messico, Tajani ha individuato un segnale positivo che potrebbe indicare una volontà di dialogo da parte dell'amministrazione Trump. Per l'Italia, quindi, il compito sarà quello di sfruttare ogni spazio di mediazione possibile per evitare una crisi commerciale su larga scala.

Tajani ha poi evidenziato come il libero commercio si basi su un principio fondamentale: la libera circolazione di beni, servizi, idee e persone. Introdurre nuove barriere, siano esse materiali come i muri o immateriali come i dazi, rischierebbe di bloccare la crescita economica e di rallentare gli investimenti. Il ministro ha sottolineato l'importanza di preservare un mercato aperto, essenziale per la competitività delle imprese europee e americane.

L'Italia, con il suo ruolo di ponte tra Stati Uniti e Unione Europea, vuole quindi agire da mediatore per trovare una soluzione condivisa. Tajani ha ricordato che ogni Paese ha i suoi interessi commerciali da difendere, ma ha ribadito che un approccio unito e coordinato a livello europeo risulterebbe più efficace rispetto a strategie isolate. Secondo il vicepremier, la chiave per evitare il conflitto commerciale è proprio questa: fare squadra, dialogare e costruire un percorso che permetta di tutelare le imprese senza compromettere gli equilibri economici globali.

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