Istat: "Produzione industriale in moderato recupero nel primo trimestre 2021"
- di: Jean Aroche
Secondo i dati raccolti dall'Istat, nella media del primo trimestre del 2021 è possibile notare un lieve recupero congiunturale per quanto riguarda la produzione industriale: "Alla crescita consistente vista a gennaio" - spiega l'Istituto - "è seguita una sostanziale stazionarietà nei due mesi successivi, in termini tendenziali l'indice corretto per gli effetti di calendario mostra un fortissimo incremento per marzo dovuto al confronto con i livelli incredibilmente bassi relativi allo stesso mese del 2020, quando entrarono in vigore le prime misure che imposero la chiusura a tantissime attività per via dello scoppio dell'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia".
Le rilevazioni mostrano che a marzo nel 2021 l'indice destagionalizzato è rimasto inferiore dell'1,2% rispetto al valore calcolato nel febbraio dello scorso anno, ultimo mese prima dell'emergenza pandemica. L'Istat ha calcolato che l'indice della produzione industriale sia diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto a febbraio: nella media del primo trimestre, il livello di produzione sale invece dello 0,9% rispetto ai tre mesi che lo hanno preceduto. L'indice mensile mostra una salita congiunturale forte per quanto riguarda l'energia, minore per i beni intermedi e minima per quelli strumentali (rispettivamente +1,8%, + 0,5% e +0,2%), calano invece i beni di consumo dell'1,5%.
L'Istat spiega che a marzo 2021 "l'indice complessivo, corretto per gli effetti di calendario, sale in termini tendenziali del 37,7% anche a causa dei 23 giorni lavorativi di calendario di quest'anno rispetto ai 22 del marzo dell'anno scorso. Forte incremento tendenziale per tutti i comparti come beni strumentali (+58,1%), beni intermedi (+40,8%) e beni di consumo (+28,1%) mentre l'energia sale solo del 6,9%".
Praticamente ognuno dei settori principali di attività economica registra una crescita su base tendenziale (escluse le attività astrattive), con gli incrementi più forti che riguardano la fabbricazione dei mezzi di trasporto (crescita addirittura del 102,1%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+66,4%), la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (+59,7%), altre industrie manifatturiere (+56,6%), la fabbricazione nel campo dei macchinari (+52,4%) e il comparto industriale nel campo del tessile, abbigliamento, pelli e accessori (+51%).