IPERVOX: la Startup che crea applicazioni vocali per un futuro voice-first

- di: Redazione
 
Nel mondo digital la voce è protagonista di una vera e propria rivoluzione, non solo per gli aspetti legati alle tecnologie di ricerca vocale, ma anche per il cambiamento nei comportamenti degli utenti, sempre più interessati a un’interazione diretta e semplice attraverso la voce. La voice technology, infatti, è un settore di mercato in forte crescita. Se già oggi il 50% delle ricerche online viene effettuato utilizzando la voce, si stima che entro il 2024, il mercato globale degli smart speaker possa raggiungere i 30 miliardi di dollari, mentre lo shopping online basato sulla voce è previsto superi il valore di 40 miliardi di dollari entro il 2022.

Start Up  IPERVOX fondata da 2 under italo-albanesi


Per intercettare questo trend in ascesa a livello globale è nata IPERVOX, startup, fondata da due under 35 italo-albanesi nell’acceleratore Uplift e poi accelerata da LUISS EnLabs, l’acceleratore di startup di LVenture Group, che ha dato il boost decisivo al progetto imprenditoriale. IPERVOX ha sviluppato una piattaforma online che permette a chiunque, anche a chi non ha alcuna esperienza di programmazione, di creare applicazioni vocali (Skills) in pochi minuti, abbattendo quasi totalmente le barriere di ingresso di un settore in cui sono richieste competenze specifiche e tempi e costi elevati.
Grazie a IPERVOX imprenditori e content creator che intendono puntare sulla voce possono concentrarsi esclusivamente sulla qualità dei loro contenuti, senza preoccuparsi della complessità dell’infrastruttura tecnica. IPERVOX, inoltre, aiuta le aziende a raggiungere i propri clienti aumentando l’engagement su piattaforme vocali come Amazon Alexa, Google e Siri.

“Il 94% dei brand vuole investire nelle voice app. il problema che riscontro più frequentemente, parlando con piccole e grandi aziende, è che molte non sanno ancora come integrare le tecnologie vocali in una strategia di business efficace. Grazie alla nostra piattaforma aiutiamo le aziende a creare un impatto significativo grazie a quello che si prevede essere il canale di comunicazione dominante dei prossimi anni: la voce. Siamo orgogliosi di essere tra le prime startup voice-first a voler anticipare i tempi: la nostra mission è quella di contribuire a portare l’Italia a raggiungere un primato anche in questo settore”, spiega Juxhin Radhima, CEO di IPERVOX. A credere nella tecnologia abilitante di IPERVOX e nel suo potenziale in un trend di mercato in forte espansione, CDP Venture Capital e LVenture Group, che hanno sostenuto la startup con un primo round di investimento da 300 mila euro. La startup sta procedendo con investimenti in R&D per ottimizzare la piattaforma. “Investire in ricerca e sviluppo in un settore come quello del Conversational AI è la strategia migliore per la nostra startup. Grazie a questa strategia stiamo sviluppando Alexa Skills di alto livello che rendono la vita più semplice ai consumatori e aumentano il ritorno d’investimento dei nostri clienti”, continua Juxhin Radhima.

Start Up Voice IPERVOX: IL TEAM


Il team di IPERVOX inoltre ha sviluppato la prima applicazione vocale al mondo per Clubhouse, a dimostrazione della grande attenzione ai nuovi trend di mercato, con lo scopo di rendere l’accesso al social network al 100% voice.  Il progetto vuole abbattere le barriere di utilizzo del social network del momento, rimuovendo le frizioni che ha l’interfaccia visiva dell’app su smartphone, per rendere l’accesso a Clubhouse un’esperienza basata totalmente sulla voce. Gli utenti già registrati su Clubhouse potranno interagire in modo del tutto naturale, attraverso un’esperienza conversazionale, tramite i comandi vocali impartiti all’assistente vocale Amazon Alexa, seguendo un flusso che inizia con l’autenticazione vocale, la richiesta dell’aggiornamento sullo stato del proprio profilo, l’ascolto delle “room” consigliate e la scelta della “room” alla quale partecipare. Questo tipo di interazione consentirà agli utenti di svolgere più attività contemporaneamente, liberandosi dall’obbligo di guardare uno schermo per eseguire un’operazione. Una novità molto apprezzata, in base ai primi feedback che IPERVOX sta ricevendo.

“Clubhouse, con la sua storia, la sua crescita e gli investimenti che ha ricevuto, sta dando un forte segnale di cambiamento a tutto il mercato. L’interazione vocale è da sempre esistita, ed è sempre stata al centro del rapporto tra consumatore e azienda, perché è il modo più naturale che abbiamo per interagire tra di noi e soprattutto per condividere esperienze. Sebbene, fino ad ora, nell’universo digitale ha predominato la parte visiva, adesso i canali voice tra cui social network voice-first come Clubhouse, il mondo dei podcast con Spotify, e le applicazioni vocali realizzate da IPERVOX sta guadagnando sempre di più quote di mercato e soprattutto l’attenzione dei consumatori. Le aziende, quelle più attive e attente ai clienti, hanno compreso da tempo questo cambiamento e si stanno muovendo per integrare l’esperienza vocale nella loro strategia di business. In IPERVOX siamo orgogliosi di essere stati scelti da alcune delle più grandi aziende italiane per sviluppare questo processo di cambiamento e per questo investiamo molto in tecnologia e formazione per diffondere le potenzialità del mondo voice”, conclude Juxhin Radhima.
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