INWIT e Legambiente insieme per il monitoraggio ambientale e della biodiversità

- di: Daniele Minuti
 

Sono sei comuni i comuni dell’Appennino centrale (Pescasseroli, Picinisco, Caramanico Terme , Roccaraso, Cappadocia e Pettorano sul Gizio), due parchi nazionali (Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise e Parco Nazionale della Maiella) e due riserve naturali (Riserva Naturale Zompo lo Schioppo e Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio) i luoghi da cui partirà l'opera di monitoraggio ambientale e della biodiversità di INWIT e Legambiente.
La collaborazione porterà all'installazione di device IoT su alcune torri di INWIT, collegati ai gateaway per la raccolta di dati che portino al monitoraggio di precisi parametri ambientali (
l’anidride carbonica, il biossido di azoto e le polveri sottili nelle aree naturali). 

INWIT e Legambiente insieme per il monitoraggio ambientale e della biodiversità

La partnership fra le due realtà è iniziata a febbraio e mira a promuovere l’approccio sostenibile delle tecnologie avanzate come i sensori IoT e i gateway, con INWIT che dà la disponibilità a fornire a fornire alle aree protette nazionali e regionali coinvolte nel progetto, supportate dall’ARTA Abruzzo, Agenzia Regionale per la tutela dell'ambiente, una serie di dati e di parametri ambientali registrati in un anno. 

Michelangelo Suigo,  Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT (nella foto), ha dichiarato: "“Questo progetto evidenzia il valore delle infrastrutture digitali perché le torri di telecomunicazione possono offrire al territorio una molteplicità di servizi, in una logica di tower as a service. Siamo orgogliosi di poter contribuire con Legambiente, i Parchi e le aree protette coinvolte, alla loro tutela. Digitalizzazione e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia, e le nostre infrastrutture sono anche al servizio dell’ambiente, generando un contributo tangibile nel contrasto dell’inquinamento e nella tutela di ecosistemi e biodiversità.”

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha concluso: "Con questo progetto che ci vede lavorare al fianco di INWIT vogliamo avviare un monitoraggio sperimentale nelle aree protette per valutare scientificamente la qualità dell’aria. Un monitoraggio che ci permetterà di fare il punto della situazione, scattare una fotografia puntuale dell’inquinamento atmosferico che ci permetterà anche di capire che tipo di impatti possa avere sulla biodiversità e quali azioni sarà necessario mettere in campo per tutelare maggiormente aree protette e biodiversità, raggiungendo gli obiettivi stabiliti dalla Strategia dell’UE per il 2030. Raggiungere questo obiettivo significa dare anche una risposta concreta rispetto a quanto chiede la Nature Restoration Law, approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 12 luglio".

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